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AGCOM, Nicita, necessariaa una strategia italiana per intelligenza artificiale

INNOVAZIONE di

“Una strategia complessiva italiana per la governance dell’intelligenza artificiale è necessaria per uno sviluppo concorrenziale del settore digitale, un uso trasparente e consapevole dei dati personali e un pluralismo 2.0 contro la manipolazione e la disinformazione on-line”. Lo ha affermato Antonio Nicita, Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto oggi a Bruxelles all’IIC Telecommunications and Media Forum sull’impatto dell’Intelligenza artificiale.

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Agcom: Interviene Martusciello “garantire anche online imparzialità e correttezza dell’informazione politica”

POLITICA di

Quello delle “Fake News”, è sicuramente in questo momento un tema molto caldo. Sull’argomento si sono accesi i riflettori, in particolar modo, durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali statunitensi. In questo ambito si è tenuto a Trieste, lo scorso 22 novembre, un seminario dal nome “Chi vincerà le elezioni: giornali, televisioni o web? La campagna elettorale nell’era di Internet in vista dell’appuntamento del 2018” promosso dal Corecom Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Consiglio Regionale.

Qui tra gli altri ha preso la parola il Commissario dell’Agcom, Antonio Martusciello: “Le ultime presidenziali americane hanno segnato un punto di svolta nel modo in cui i social media sono stati utilizzati come strumenti per la formazione del consenso, al punto che una giornalista per offrire un’immagine evocativa di questo fenomeno ha definito Donald Trump come il primo Facebook President

Martusciello ha voluto sottolineare quanto, arrivati a questo punto, sia necessario un intervento regolatorio sulle notizie online; “Nell’era delle fake news e della post-verità, è necessario evitare il farweb e garantire i principi di una informazione veritiera e plurale, su qualsivoglia piattaforma, inclusi i nuovi media. È auspicabile un’azione coordinata a livello nazionale ed europeo volta ad estendere i principi previsti per i media tradizionali anche alle piattaforme digitali, preso atto dell’ormai decisivo ruolo di queste ultime nella formazione del consenso”.

In riferimento al ruolo dell’Agcom, ha assicurato che si è istituito un “tavolo tecnico” per la garanzia delle notizie online. In questa sede si studieranno le metodologie per rilevare contenuti online potenzialmente lesivi all’imparzialità e alla correttezza dell’informazione.

La preoccupazione per le Fake News c’è ed è diffusa. A confermarlo il recente sondaggio condotto dalla BBC su 18 paesi,  secondo il quale 8 utenti su 10 restano allarmati da quello che può essere vero o falso online. Sebbene la maggior parte dei soggetti del sondaggio si dichiarino riluttanti all’idea di un intervento politico a riguardo, il web non è considerato un posto “sicuro”.

Intanto a livello europeo, ha concluso Martusciello: “l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha recentemente approvato la risoluzione su media e giornalismo online, al fine di avviare discussioni sulle misure necessarie per prevenire il rischio di distorsione delle informazioni o manipolazioni dell’opinione pubblica attraverso i social media e la Commissione Europea ha appena lanciato una consultazione pubblica su fake news e disinformazione on line”.

 

 

Agcom; pubblicato il rapporto dell’osservatorio sulle comunicazioni

ECONOMIA di

L’autorità per le garanzie delle comunicazioni rilascia il periodico rapporto per quanto riguarda i dati sulla navigazione in Internet degli Italiani, per i collegamenti a rete fissa e mobile, sull’audience televisivo e nel settore postale. Gli Italiani, tra i social network, prediligono ancora Facebook. Infatti pur considerando l’espansione di Instagram e Linkedin, che registrano entrambi almeno 4 milioni di utenti in più rispetto a giugno 2016, il colosso di Mark Zuckerberg, con i suoi 25 milioni di utenti, si posiziona ancora primo in questa speciale classifica.

Resta comunque Google la piattaforma più cliccata. Per quanto concerne le telecomunicazioni mobili, un interessante dato deriva dalla tecnologia “machine 2 machine”, le Sim M2M infatti sono sempre più in rapida espansione. E’ dovuto al loro utilizzo l’incremento complessivo di schede telefoniche nell’ambito delle reti mobili, bilanciando la crescita di 3,6 milioni di unità di queste ultime, con il calo di 2,2 milioni delle sim tradizionali, si ha infatti un aumento su base annua di 1,4 milioni di unità. Il termine M2M nel particolare ambito delle reti mobili, è l’acronimo di “mobile 2 mobile” ed indica le comunicazioni che non coinvolgono le linee terrestri. Prosegue costante la diffusione della banda larga mobile. Ormai almeno il 90% della popolazione Italiana si collega ad Internet attraverso il proprio dispositivo, sono 52 milioni le sim che nel secondo trimestre dell’anno solare hanno effettuato il traffico dati.

Un dato che potrebbe essere considerato quantomeno influente sul calo degli Sms inviati, complessivamente il 76% in meno rispetto a giugno 2013. Se sulle comunicazioni mobili è “Wind Tre” il leader del mercato, non si può dire lo stesso per le reti fisse. Qui i dati diffusi dall’Agcom parlano di un aumento degli accessi dovuto anche e soprattutto all’andamento delle linee a banda larga che, nella prima metà dell’anno, toccano i 16,2 milioni e di un quadro competitivo che vede Tim consolidare la prima posizione, seguito da Fastweb, Wind Tre e Vodafone. Nel mercato televisivo, rispetto a giugno 2016, in ribasso gli ascolti della Rai di circa un punto percentuale, mentre l’audience di Mediaset cresce dal 29,1% al 30,1%. Nel settore postale, infine, sono aumentati del 3,8% i ricavi complessivi nel primo semestre dell’anno, con i servizi di corriere espresso in crescita e quelli postali in flessione.

Redazione
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