“ BREVE RIFLESSIONE SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA & SVILUPPO SOSTENIBILE”

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L’articolo di oggi vuole essere una breve riflessione sulla tematica di stretta attualità della transizione energetica, a partire dai temi trattati dall’interessante e recente convegno dal titolo “Transizione energetica & Sviluppo sostenibile” organizzato da EUSOLAG European Solar AG e che ha visto la presenza di relatori sul tema tra i più qualificati esperti internazionali.

Il convegno che ha avuto luogo lo scorso 19 ottobre, si è tenuto nei saloni secenteschi di Palazzo Falletti a Roma e ha avuto anche la sponsorship di importanti partners come AM ADVISOR, Serendipity Capital, ESG Portal e Global Wealth Planning – Independent Multi Evolved Family Office.

 

 

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Figura1- Il convegno in Palazzo Falletti

 

E’ stato un incontro qualificato e approfondito di esperti ambientali, economici e finanziari che hanno analizzato i vantaggi e gli scenari nazionali ed internazionali della transizione energetica, che rappresenta un’occasione unica per iniziare a cambiare anche il paradigma economico e sociale del nostro pianeta.

Tra i relatori intervenuti tra gli altri al convegno citiamo con piacere: Mario Antonio Scino (Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Maria Siclari (Presidente  Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale), Letizia Macrì (VicePresidente ESG European Institute), Ivan Sirakov (Presidente Eusolag), Giovanni Padula (Generale B. Guardia di Finanza), Alessandro Toschi (CEO AM Advisor), Karim Sghaier (Direttore Capital Market Eusolag).

Il convegno è stato organizzato per dare delle prime risposte importanti alle tematiche e problematiche del settore dell’energia, rese ancora più attuali dalla pesante crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina.

Tematiche del settore energia strettamente legate a quelle della sostenibilità ambientale, la cui sempre maggiore consapevolezza ha dato impulso a politiche nazionali ed europee volte ad un’economia più sostenibile e rispettosa della salvaguardia dell’ambiente.

In tal senso l’Unione Europea ha ampliato le proprie ambizioni in materia di clima per il 2030, spingendo ad una riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990, al fine di raggiungere la neutralità carbonica prevista entro il 2050.

Traguardo del raggiungimento delle Zero Emissioni nel 2050 per il quale, come affermato da più relatori nel corso del convegno, occorrerà investire a livello globale peer ciascun anno la cifra ragguardevole di almeno 9.200 miliardi di $.

E se consideriamo che nel 2021 sono state investite a livello globale circa 1.300 miliardi di $, è facile concludere che sarà necessario per il futuro per raggiungere il traguardo di cui sopra incrementare il budget degli investimenti di ben circa 7 volte e da qui l’importanza della funzione di volano della finanza green (altro tema centrale dibattuto nel corso del convegno) per il raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni CO2 a livello globale.

In tale contesto le energie rinnovabili pulite, economiche e altamente performanti rappresentano certamente la risposta necessaria e inevitabile, per scongiurare la minaccia alla stessa sopravvivenza del genere umano e sono diventate una componente irrinunciabile per un’economia sostenibile e più forte e per una transizione energetica sana ed efficace.

Pertanto il futuro non solo a livello europeo vedrà progressivamente la produzione elettricità realizzata con un mix energetico sempre più alimentato da fonti rinnovabili, come unica strada per un sistema energetico veramente pulito.

In particolare Karim Sghaier, direttore Capital market di Eusolag European Solar ha portato in tal senso, nel corso del convegno, come esempio di strada virtuosa da percorrere quello che è stato in modo sorprendente realizzato dalla Grecia, che in 5 anni è diventata del tutto autosufficiente nella produzione di energia.

 

 

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                                        Figura 2 – Karim Sghaier Direttore Capital Market Eusolag

 

Infatti la Grecia è di fatto già oggi indipendente e autonoma da un punto di vista energetico, grazie agli enormi investimenti realizzati in fonti rinnovabili, solare in primis.

Dicevamo traguardo sorprendente realizzato da un paese come la Grecia negli scorsi anni in grave difficoltà economica, conseguentemente ai piani di austerità e alla ristrutturazione del debito e che come l’Italia ha sofferto a causa della pandemia Covid.

Grecia che però è stata in grado di attrarre capitali dall’estero e attuando nel contempo decisioni politiche importanti in tema di energia ha realizzato tutte le potenzialità che offrono le tecnologie delle energie rinnovabili e soprattutto del fotovoltaico, diventando come detto indipendente e autonoma sul piano energetico, con zero emissioni CO2 e con costi contenuti di produzione dell’energia.

L’Italia come evidenziato nel corso del convegno, essendo anch’essa una terra ugualmente ricca di esposizione solare, sarebbe in grado realizzare un progetto simile a quello portato a termine in questi anni dalla Grecia, purchè si attuassero anche da noi a livello governativo e di sistema paese le medesime politiche energetiche e finanziarie virtuose del paese ellenico.

Certamente quanto sopra darebbe sollievo al nostro Paese tormentato dall’aumento vertiginoso delle bollette oltre che consentire di garantire la sostenibilità ambientale della nostra produzione di energia elettrica e con essa una maggiore cura della salute dei nostri cittadini. 

La guerra in Ucraina in tal senso facendo esplodere la crisi energetica, ha reso urgente e strettamente necessario la realizzazione di quanto sopra anche da parte del nostro paese.

Italia che secondo quanto affermato da molti investitori professionali internazionali presenti al convegno se si realizzassero le condizioni politiche e finanziarie di cui sopra, potrebbe seguire in tutto e per tutto l’esempio virtuoso della Grecia in campo energetico e vedere nel nostro paese un nuovo fenomeno di vero e proprio “Golden Solar Rush”.

Per finanziare la realizzazione di progetti finalizzati alla sostenibilità ambientale sono già disponibili in tal senso gli strumenti finanziari ad hoc dei Green bond ovvero le cosiddette obbligazioni verdi.

Proprio come le classiche obbligazioni i Green bond sono titoli di debito pensati appositamente, per finanziare progetti finalizzati alla sostenibilità ambientale, in primis per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Inoltre l’Italia come affermato da più relatori nel corso del convegno tra fondi PNRR, Fondi Strutturali e residui di altri Fondi Europei scaduti ma ancora capienti, risulterà beneficiaria di circa 390 miliardi di euro per i prossimi 5 anni.

Fondi di finanziamento importanti che come nel caso di quelli del PNRR hanno fra le loro mission prioritarie proprio la rivoluzione verde e transizione ecologica. 

Ma per cogliere fino in fondo tali importante opportunità di finanziamento (vedi PNRR e strumenti green bond) e anche ambientali (vedi notevole esposizione solare del nostro paese) e per effettuare completamente la transizione energetica verso le rinnovabili anche per l’Italia sarà necessario realizzare come detto adeguate politiche energetiche e finanziarie ma anche sanare alcuni anomalie e ritardi del nostro sistema paese.

Ad esempio il preoccupante fenomeno delle frodi finanziarie, che come argomentato da Giovanni Padula, Generale di Brigata della GdF citando il fatto che i controlli effettuati  dalla GdF sulla correttezza delle procedure in ambito dei bonus edilizi (ex 110 in primis, nati proprio per migliorare l’efficientamento energetico degli immobili del nostro paese) ha permesso di scoprire fino a dicembre 2021 un grave fenomeno di truffe per oltre 10 miliardi di euro di fatture false ( dei quali 6 mld bloccati, ma 4 mld di euro purtroppo gia’ liquidati).

Infine circa il 90% delle imprese italiane (micro, PMI e Grandi) risulta essere ancora non in linea con i parametri ESG e questo può’ mettere seriamente a rischio la loro possibilita’ di intercettare i fondi messi a disposizione dal PNRR, Garanzia SACE
e Bandi Regionali e Comunitari non solo per la transizione energetica ma anche per lo sviluppo e crescita delle stesse imprese.

Alessandro Toschi, amministratore delegato di AM Advisor e consigliere di ESG Portal piattaforma digitale che fornisce un servizio online di rating ESG alle PMI, ha poi concluso, spiegando che ”per le imprese piccole, medie o grandi, adottare politiche Esg costituirà sempre più un’attività imprescindibile in un’ottica della loro pianificazione finanziaria a medio-lungo termine.

 

 

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                                               Figura 3 – Alessandro Toschi CEO di AM Advisor

Anche alla luce del fatto che rispettare i criteri ESG sarà fondamentale per le imprese per avere accesso con successo e alle migliori condizioni sia al mercato dei capitali che a quello dei finanziamenti bancari.

Questo perché sin da ora ad esempio i principali fondi di venture capital e private equity nei loro criteri di selezione degli investimenti da finanziare privilegiano in via preferenziali le imprese in linea con il rispetto dei criteri ESG, perché tale condizioni non solo garantiscono nel tempo la loro sostenibilità ambientale e sociale e una corretta governance ma di conseguenza anche quella finanziaria.

Allo stesso modo le nuove linee guida Eba sulla Concessione del Credito ha concluso lo stesso Alessandro Toschi impongono alle banche di incorporare i fattori ESG e i rischi ad essi associati con un approccio olistico, nelle loro procedure di valutazione del rischio credito, ai fini della concessione di finanziamenti bancari alle imprese.

E’ possibile consultare il video integrale dell’evento qui: https://lnkd.in/dSkYrsVs

Franco Tallarita (Responsabile comunicazione AM Advisor – società di consulenza strategica focalizzata nel Management Consulting ed esperta nei settori del Fintech, Corporate Finance ed ESG – https://amadvisor.it/)

Guido Massimiano (Senior Analyst iFINTECH – la new company di consulenza innovativa https://www.ifintech.it/)

Bookreporter Settembre

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