La guerra interna, che si protrae dalla primavera del 2011, non è l’unico fattore che rende la Siria una delle peggiori crisi umanitarie dei nostri giorni. La pandemia, le dirette conseguenze che la guerra in Ucraina ha avuto sul mercato globale e i problemi dovuti al cambiamento climatico hanno contribuito a peggiorare ulteriormente le condizioni di vita della popolazione siriana.
Per di più, la Siria continua ad essere il campo di battaglia dove potenze internazionali con aspirazioni regionali e/o globali si contendono il primato. Con la Russia sempre più impegnata in Ucraina e “indebolita” dalle sanzioni occidentali, gli spazi di manovra sul territorio siriano per forze come Iran, Israele e Turchia sono molto più ampi. In particolare, l’ex impero ottomano si mostra sempre più assertivo e minaccia un massiccio intervento nel nord della Siria, per gran parte in mano ai curdi.
Pace, stabilità e progresso sono tutti concetti che continuano a non trovare spazio tra il popolo siriano.
Di Carlo Costantino Porcu, analista Centro Studi Roma 3000
Report Siria Giugno 2022