Conclusa la Conferenza permanente, redatto documento con le priorità politiche

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Nuova centralità Italiani all’estero: conclusa la Conferenza permanente, redatto documento con le priorità politiche

Continuità di azione della Conferenza permanente tra una convocazione e l’altra; partecipazione formale del CGIE alla Conferenza Stato – Regioni; revisione e integrazione delle forme di rappresentanza degli italiani all’estero, alla luce dei cambiamenti intervenuti nel tessuto dell’emigrazione italiana; potenziamento del Sistema Paese in Italia e all’estero attraverso il coinvolgimento nei tavoli di lavoro di tutti i soggetti della Conferenza permanente, stake holder del successo del Sistema Italia.

 

Sono questi gli obiettivi prioritari evidenziati nel documento finale che è stato approvato, al termine dei tre giorni di lavori, dalla IV Assemblea Plenaria della Conferenza Permanente Stato, Regioni, Province Autonome e CGIE, che ha avuto come oggetto privilegiato i temi di nuova emigrazione; internazionalizzazione, diritti civili e politici.

 

“È compito della Conferenza permanente – si legge nel documento- trovare e realizzare il delicato equilibrio fra l’integrazione a pieno titolo e diritto nel Paese di accoglienza e la tutela dell’identità di origine”.

Nel corso della Conferenza, le Consulte Regionali delle Emigrazioni hanno chiesto un impegno da parte del Governo a dare maggiore visibilità al loro operato, a riconoscere il codice Ateco per le associazioni presenti in Italia che si occupano delle comunità italiane all’estero, a riportare tutti i progetti nazionali sul turismo delle radici sotto la direzione della Digit. Infine è stato chiesto al Governo di intercettare – assieme agli altri soggetti che si occupano degli italiani all’estero – finanziamenti che consentano di portare avanti progetti strategici, che possano incidere davvero sul benessere dei nostri connazionali fuori dell’Italia.

“Solo un intervento corale dello Stato e delle Autonomie territoriali, con la collaborazione costante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – ha sottolineato il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova – può realizzare questi ambiziosi obiettivi”. 

Ha evidenziato l’impegno ecomiabile del Cgie e la necessità di una Conferenza con cadenza regolare, che ne valorizzi ruolo e contenuto programmatico, anche il Ministro del Lavoro Orlando nel suo intervento. “Dobbiamo riflettere su riforme adeguate del sistema di rappresentanza – ha affermato il Ministro – e riconoscere la comunità degli italiani nel mondo, cresciuta negli ultimi 10 anni da circa 4,6 milioni a circa 6,5 milioni -, come la XXI regione italiana. Non c’è contraddizione tra l’adottare misure per favorire il “rientro” di coloro che desiderano mettere a valore le esperienze acquisite all’estero e le misure di tutela e sostegno per chi parte e vive all’ estero. Occorre in tal senso cogliere tutte le opportunità offerte dal PNRR. L’analisi dei numeri e dei profili degli italiani nel mondo, ma anche degli immigrati in
Italia, – si è letto nell’intervento del Ministro – merita un’attenta riflessione sull’importanza di una gestione intelligente della
mobilità. La disponibilità di adeguate conoscenze e qualifiche professionali è infatti un elemento decisivo per far fronte alle sfide poste dai trend demografici e dai processi di transizione ecologica e digitale in riferimento alla sostenibilità anche dei nostri modelli sociali. In questa prospettiva, e di fronte alla crescente specializzazione delle economie avanzate, è importante per l’Italia presidiare un mercato del lavoro che sta diventando sempre più globale, anche grazie alla diffusione di tecnologie che, applicate al lavoro, rendono più fluidi e meno rigidi i confini fisici tra Paesi”.

A tirare le somme di questa tre giorni è stato il Segretario generale CGIE Michele Schiavone: “Con la Conferenza permanente gliItaliani che vivono nel mondo hanno ritrovato una centralità e un riconoscimento nelle istituzioni italiane. Il Governo, le Regioni e le Province autonome hanno partecipato, contribuendo a indicare le linee programmatiche per la resilienza e la ripresa delle attività degli italiani che vivono all’estero. A loro è stata dedicata questa assemblea e con loro l’Italia conta di ritornare protagonista sulla scena mondiale”

Bookreporter Settembre

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