La crisi sanitaria in Francia: i numeri, la strategia e i punti di crisi

in EUROPA by

La situazione epidemiologica in Francia è piuttosto fragile. Con 143 325 nuovi casi tracciati la settimana scorsa, la circolazione del coronavirus si è stabilizzata a un livello molto alto, come rilevato dal bollettino giornaliero della Santé publique France (SpF).L’esecutivo ha adottato nuove misure restrittive al fine di scongiurare un terzo confinamento, ma i punti di crisi restano gravosi.

Lo scenario. Il 2021 è iniziato da poche settimane e già da molti è stato ribattezzato come l’Anno del Vaccino e di una nuova rinascita sotto l’aspetto umano, economico e sociale. La speranza è quella di un ritorno a una vita normale a seguito di una vaccinazione di massa. E’ per questo che la notizia di ritardi nella fortnitura delle dosi annunciate dalle aziende farmaceutiche di Pfizer/Biotech e Oxford-Astra-Zeneca (arrivato questo weekend) è stata accolta con grande apprensione dalla comunità europea e dai governi degli Stati membri. Ulteriori tensioni sorgono per l’affacciarsi di nuove varianti provenienti da Regno Unito, Brasile e Sud-Africa, sulle quali si teme che i vaccini abbiano meno efficacia. A darne l’allarme è il Direttore Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS), Hans Kluge, il quale lancia un appello all’Europa affinchéacceleri la campagna di vaccinazione a fronte dell’impatto delle varianti sull’efficacia dei vaccini. (Fonte: sito ufficiale dell’OMS, Ufficio Regionale per l’Europa https://www.euro.who.int/en/home).

Focus Francia. I numeri. Presso i nostri vicini transalpini, il virus continua a circolare in maniera elevata. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Sanità, ogni giorno sono diagnosticati poco più di 20 000 nuovi casi (durante la seconda ondata dello scorso autunno se ne contavano 50 000quotidianamente). Il principale timore è rappresentato dall’aumento del numero di persone risultate infette dalle varianti del virus che presentano un alto tasso di contagiosità (il numero di500 nuovi casi al giorno di pazienti infetti da varianti di inizio gennaio è passato ad oggi a 2 000). (Fonte: Sito ufficiale del Ministero della Sanità https://solidarites-sante.gouv.fr/)

Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, ammonta a 2 milioni il numero complessivo di vaccinati nel paese. Dopo un lento avvio delle prime operazioni che poneva la Francia come fanalino di coda rispetto agli altri Stati europei, la Direzione generale della Sanità ha annunciato venerdì che più di 2 milioni di persone sono state vaccinate. A partire da questo weekend, inoltre, le dosi del terzo vaccino disponibile nell’Unione, quello di AstraZeneca, saranno destinati agli operatori sanitari al di sotto dei 65 anni.

La strategia. Dopo giorni di attesa in cui si ventilava la possibilità di un terzo lockdown per far fronte all’emergenza sanitaria, il Primo Ministro Jean Castex ha alla fine annunciato che non ci sarà un nuovo confinamento, ma ha introdotto nuove misure restrittive che sono entrate a partire dal 31 gennaio. Gli sforzi delgoverno sono diretti soprattutto a scongiurare un terzo confinamento che comporterebbe gravi ridacute economiche e sociali per tutto il paese. Riassunti in punti qui l’elenco delleprincipali misure:

obbligo a tutti i viaggiatori provenienti dall’Unione europea di effettuare un test virologico biologico (RT-PCR) per COVID-19 con risultato negativo entro le 72 ore dalla partenza;
chiusura delle frontiere ai paesi al di fuori dell’Ue, salvo inderogabili necessità;
chiusura dei centri commerciali non alimentari di dimensioni superiori a 20.000 m²;
rafforzamento dei controlli sull’osservanza del coprifuoco(dal 15 genaio il coprifuoco è stato esteso a tutto il paese e scatta a partire dalle ore 18);
maggiori incentivi allo smartworking;

Ultimi ggiornamenti sui punti di crisi.

Protocollo di sicurezza rinforzato nelle scuole. È di ieri la notizia della decisione della Direzione generale della Sanità di procedere al rafforzamento del protocollo di sicurezza nelle scuole, soprattutto per far fronte alle varianti. Tra queste, una quarantena di dieci giorni e lo stop delle lezioni alla classe con anche un solo studente sospetto di caso contatto.

Variante inglese. Poco confortanti le parole dell’epidemiologo Arnaud Fontanet, membro del Consiglio scientifico, secondo il quale, la variante inglese diventerà maggioritaria ad inizio marzo con una grave degradazione della situazione sanitaria in tutto il paese.

Variante Sud-Africana. Particolarmente allarmante è il propagarsi della variante sudafricana nel dipartimento d’oltremare di Mayotte, il governo francese ha decretato un lockdown generalizzato per almeno tre settimane.

Pressione dei reparti di rianimazione. Il Ministro della Sanità, Olivier Véran, ha sottolineato l’allarmante situazione dei reparti di rianimazione degli ospedali che stanno subendo forti pressioni a causa della virulenta cirolazione delle varianti. Negli ospedali « il 60% dei letti di reanimazione è occupato da pazienti Covid » riferisce il Ministro.

Serena Esposito

Bookreporter Settembre

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*