Sassoli in Macedonia del Nord: “Il Parlamento europeo è con voi”

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Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli nella sua prima visita ufficiale al di fuori dell’Unione Europea si è recato in Macedonia del Nord, nelle giornate del 4 e 5 novembre. Tale viaggio sarò seguito da quello in Albania che si terrà i primi di dicembre. A Skopje, il presidente ha incontrato il Primo Ministro della Macedonia del Nord, Zoran Zaev, e il Presidente Stevo Pendarovski, per poi tenere un discorso al Parlamento. A tal proposito, sono stati tenuti anche dei colloqui con i leader dei partiti politici del parlamento e con il Presidente dell’Assemblea. Inoltre, all’inizio della sua visita, Sassoli ha inaugurato la Casa dell’Europa presso la Delegazione dell’UE nella Repubblica della Macedonia del Nord, partecipando poi ad un incontro con gli studenti.

La visita di Skopje risulta essere fatta in un particolare momento storico, in quanto proprio nel Consiglio europeo di ottobre si è nuovamente rinviata l’apertura dei negoziati per l’adesione all’UE.

In particolare, il presidente del Consiglio europeo Tusk a seguito della riunione del 17-18 ottobre scorso, ha commentato l’accaduto affermando che il dibattito sull’allargamento tenuto dai leader è stato molto difficile; la Commissione europea ha fatto una chiara raccomandazione a tal proposito, ed infatti un’ampia maggioranza di Stati membri era favorevole ad avviare i negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania. Ciononostante, Tusk ha dovuto sottolineare che in sede di Consiglio europeo non è stata raggiunta l’unanimità necessaria per l’apertura dei negoziati: “A mio avviso si è trattato di un errore, come ho detto ai leader (e in quell’occasione l’ho fatto in maniera leggermente più diretta). Ora posso solo sperare che traggano le giuste conclusioni quando discuteranno del processo di adesione prima del vertice di Zagabria del maggio 2020”.

A bloccare l’avvio dei negoziati è stato il veto di Francia, contraria ad entrambi i paesi, e di Paesi Bassi e Danimarca, nei confronti dell’Albania. Nonostante i ripetuti e numerosi appelli fatti dalla Commissione e dal Parlamento UE, il presidente francese non ha cambiato la propria idea. Prima di procedere con l’allargamento, Macron chiede di riformare l’intera macchina decisionale, così da dare maggior credibilità all’allargamento stesso: “Non è l’Europa che voglio. L’Europa non funziona a 27. Come spiegare che funzionerebbe meglio a 28, 29 o 32?”

Il premier italiano Giuseppe Conte ha definito la decisione dei paesi che hanno posto il veto “un errore storico”, argomentando poi che “non era necessario aprire, sarebbe bastato avviare la procedura”; infine, si è detto molto vicino all’Albania e alla Macedonia del Nord. Anche la cancelliera austriaca Bierlein ha definito “deplorevole” il comportamento dei paesi che hanno votato contro, esprimendo la sua delusione direttamente ai primi ministri di entrambi i Paesi. Dello stesso avviso è anche la Germania, anche se si riconosce che probabilmente dovrebbero essere poste condizioni più stringenti ai due paesi. Considerando le varie visioni differenti, il premier belga Michel ha constatato che, alla fine, è proprio l’unanimità a venir meno, fondamentale per le decisioni del Consiglio europeo.

La visita di Sassoli è stata importante principalmente perché dopo questo rifiuto da parte dell’UE si vuole continuare comunque a lavorare per l’allargamento europeo. “Ho visitato la Macedonia del Nord per esprimere il sostegno del Parlamento europeo per l’avvio dei negoziati di adesione. Sono convinto che la recente decisione del Consiglio europeo sarà presto corretta” scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo Sassoli, aggiungendo “la Macedonia del nord e l’Albania, dove andrò a dicembre, appartengono alla famiglia europea”.

Il presidente dell’Eurocamera ha riportato la profonda delusione dei cittadini di entrambi i paesi, Macedonia del Nord e Albania, per la mancanza di un accordo che possa portare al loro ingresso nell’UE. “Comprendiamo e condividiamo questa delusione. L’Albania e la Macedonia del Nord hanno portato a termine le riforme che abbiamo chiesto e ora meritano di essere ricompensati per i loro sforzi straordinari. Vorrei quindi rivolgermi ai cittadini e soprattutto alle giovani generazioni: non rinunciate alla speranza, vi prego di rimanere sul binario europeo. Il Parlamento europeo è con voi.” – così ha dichiarato il presidente Sassoli. Il Parlamento europeo, votando a maggioranza, ha ribadito il pieno sostegno all’apertura dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania, esortando gli stati membri a prendere una decisione unanime a favore dei negoziati nella prossima riunione. Nel frattempo, si afferma l’importanza di proseguire con le riforme per i due paesi, con l’intento di non sprecare questo tempo di attesa ma di portare avanti quante più riforme possibili nell’interesse dei paesi e dei cittadini che ne potranno beneficiare, a partire dalle giovani generazioni. Nelle parole di Sassoli emerge la volontà di avere con entrambi i paesi un futuro comune nell’UE; non si può ancora parlare di una certezza, tuttavia si sottolinea che non si è in presenza di un vero e proprio blocco ma solo di un piccolo arresto in attesa della prossima riunione.

Bookreporter Settembre

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