Alla ricerca dell’estrema bellezza…

in Adrenalina Affairs by

VALDIR è un culturista brasiliano che si inietta olio di Synthol, questo prodotto consente di gonfiare i muscoli introducendolo direttamente in questi ultimi ma questa pratica può avere delle conseguenze fatali. Con braccia di 58 centimetri e un girovita di 119 centimetri, Valdir è soggetto a gravi infezioni. L’uomo ha sviluppato una vera e propria dipendenza, ma adesso rischia la vita per le conseguenze gravissime che la sostanza ha sul corpo umano… ma cosa lo differenzia dalle performance dell’artista francese ORLAN se non la ricerca dell’ESTREMA BELLEZZA o della BELLEZZA ESTREMA ? Forse l’inconsapevolezza del primo al compimento di un’arte ASSOLUTA rispetto alla pigmalione francese. 

ORLAN, pseudonimo di Mireille Suzanne Francette Porte, è un’artista francese nata nel 1947, esponente della Body Art e nota per le sue ricerche post-organiche. Ha iniziato la sua carriera nel 1965 con performance di strada e ha proseguito con iniziative provocatorie che le valsero l’espulsione dall’Accademia di belle arti di Lione.

L’artista ha scelto come materiale per le sue performance se stessa e la sua identità.

L’arte carnale è una trasformazione fisica, una mutazione del corpo, ispirata a non convenzionali criteri di bellezza, che mira a distruggere l’idea stessa di identità. Si distingue dalla body art perché non fa riferimento al dolore come strumento di redenzione. Essa trasforma il corpo in linguaggio, si propone come una nuova forma di autoritratto, coniugando deformazione e rifigurazione.

ORLAN puntando l’attenzione sul momento dell’intervento chirurgico-performance e del corpo modificato, afferma la libertà individuale dell’artista contro le pressioni sociali che si esercitano tanto sul corpo umano quanto sul corpo delle opere d’arte.

Dal maggio del 1990 si è sottoposta a una serie di operazioni chirurgiche con lo scopo di trasformarsi in un nuovo essere. Le sue fonti di ispirazione sono stati i modelli classici come Venere, Diana, Europa, Psyche e la Monna Lisa di Leonardo.  Con queste performance ribalta il concetto aristotelico per cui l’arte imita la natura, imitando lei stessa l’arte.

Durate l’operazione di New York del 1993 inizia un processo di negazione dei canoni di bellezza. Fino ad allora gli interventi estetici avevano donato all’artista tratti somatici di icone femminili artistiche. Da qui c’è un’inversione di rotta, le due protesi di silicone che dovevano essere impiantate per rialzare gli zigomi vengono poste sulla fronte. Azzerando ogni stereotipo di bellezza desiderabile fanno assumere all’artista sembianze inquietanti.

Siamo di fronte a dei Narcisi contemporanei  partoriti dalla stessa Cefiso ?

Chi può dirlo…forse sarà per entrambi utile seguire il consiglio dell’oracolo Tiresia, non conoscere se stessi per non correre il rischio di specchiarsi nelle acque di un grande lago che la nostra società ha reso enorme attraverso  la vetrina dei social …specchiarsi nello stesso per poi autoinnamorarsi perdutamente e morire affogati magari di synthol o di silicone …

 

www.adrenalinaproject.com

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Bookreporter Settembre

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