Frontiere esterne dell’UE: + 10.000 guardie di frontiera e maggior cooperazione

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Il 17 aprile, il Parlamento europeo ha deciso di rafforzare l’Agenzia europea di guardia costiera e di frontiera con un corpo permanente di 10.000 guardie di frontiera entro il 2027. L’Agenzia avrà inoltre un mandato più forte in materia di rimpatri e coopererà più strettamente con i paesi terzi, compresi quelli oltre l’immediato vicinato dell’UE. Questo rafforzamento darà all’Agenzia il giusto livello di sviluppo necessario per rispondere alle sfide comuni che l’Europa deve affrontare nella gestione della migrazione e delle sue frontiere esterne.

La decisione del Parlamento europeo deriva dalle proposte presentate dalla Commissione europea nel settembre 2018: nel suo discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Juncker ha presentato tre nuove proposte per assicurare la piena solidarietà dell’UE in materia di migrazione e una migliore protezione delle frontiere esterne dell’Europa: la Commissione ha proposto di rafforzare ulteriormente la Guardia costiera e di frontiera europea e dargli il giusto livello di ambizione, corrispondente alle sfide comuni che l’Europa deve affrontare nella gestione delle migrazioni. Dunque, si intende facilitare un compromesso globale sulla riforma in corso del sistema di asilo dell’UE, stabilendo un nuovo livello di ambizione per la Guardia costiera e di frontiera europea e l’Agenzia dell’UE per l’asilo, rafforzando entrambi per garantire che gli Stati membri possano contare su un pieno supporto operativo dell’UE in ogni momento. L’ Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), aiuta i Paesi membri UE e quelli dell’area Schengen a gestire le loro frontiere esterne, contribuendo anche ad armonizzare i controlli alle frontiere in tutta l’Unione Europea ed agevolando la collaborazione tra le autorità di frontiera dei singoli paesi dell’UE fornendo assistenza tecnica.

Sulla base di quanto proposto dalla Commissione, gli eurodeputati hanno approvato in via definitiva – con 403 voti favorevoli, 162 contrari e 44 astensioni – la normativa che rafforza la Guardia di frontiera e costiera europea, per garantire una migliore protezione delle frontiere esterne UE. Con l’approvazione del regolamento, diverse sono le novità introdotte. In primo luogo, sarà istituito un nuovo corpo permanente per sostenere i Paesi membri dell’Unione Europea nel controllo delle frontiere e nei rimpatri, nonché nella lotta alla criminalità transfrontaliera. Con un organico operativo di 5.000 persone nel 2021, il corpo permanente sarà pienamente operativo entro il 2027 con 10.000 unità. A tal proposito, il corpo permanente è stato attentamente progettato – comprese le dimensioni e la composizione – per essere in grado di rispondere alle esigenze attuali e future degli Stati membri: saprà svolgere compiti esecutivi come controlli di identità e autorizzare o rifiutare l’ingresso con il consenso dello Stato membro ospitante. Inoltre, sarà creato un pool di intervento rapido per le emergenze. L’Agenzia acquisterà ed avrà a disposizione le proprie attrezzature, come navi, aerei e veicoli, disponibili per essere dispiegate in ogni momento. Per sostenere le attività logistiche operative dell’Agenzia europea della Guardia costiera e di frontiera, potranno essere istituiti gli “uffici antenne” negli Stati membri e nei paesi non membri UE (soggetti ad un accordo sullo status).

Molto importante è il ruolo dell’Agenzia nell’ambito di rimpatri e cooperazione con i Paesi terzi: sosterrà le procedure di rimpatrio negli Stati membri, anche identificando i cittadini non UE che non hanno il diritto di soggiornare, l’acquisizione di documenti di viaggio e la raccolta di informazioni necessarie per l’emissione di decisioni di rimpatrio, nonché l’organizzazione e il finanziamento delle operazioni di rimpatrio; le nuove norme rafforzeranno inoltre la cooperazione con l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO). L’Agenzia sarà in grado di avviare operazioni congiunte e impiegare personale in paesi al di fuori dell’UE e al di fuori dei paesi limitrofi al fine di fornire supporto alla gestione delle frontiere e della migrazione: sarà infatti rafforzata la cooperazione con i Paesi terzi, consentendo nuovi accordi basati sul rispetto dei diritti fondamentali e la protezione dei dati personali. Infine, per garantire un controllo efficace da parte del Parlamento Europeo dell’Agenzia e dai parlamenti nazionali delle autorità nazionali, l’accordo introduce una maggiore cooperazione interparlamentare; la direzione dell’Agenzia dovrà inoltre partecipare alle riunioni congiunte dei parlamenti europei e nazionali.

Tutte le operazioni dell’Agenzia europea delle guardie costiere e di frontiera si svolgeranno sotto il comando e il controllo dello Stato membro ospitante. Allo stesso tempo, il regolamento europeo specifica che una più forte Agenzia europea di guardia costiera e di frontiera non diminuirà la sovranità nazionale; non assumerà la responsabilità degli Stati membri in materia di protezione delle frontiere; non sostituirà le guardie di frontiera nazionali; non lancerà in modo unilaterale le operazioni alle frontiere degli Stati membri.

Il testo del regolamento approvato dal Parlamento europeo deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio; entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.

Bookreporter Settembre

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