Secondo quanto riportato da un comunicato stampa del U.S Africa Command datato 29 novembre 2017, il raid aereo avvenuto il 25 agosto scorso per mano delle forze armate congiunte somalo-americane, non avrebbe causato la morte di nessun civile. In quella data fu effettuato un attacco nei pressi di Bariire, in Somalia, con l’intento di colpire il gruppo terroristico Al-Shaabab.
Diverse notizie, uscite nei giorni successivi, parlavano dell’uccisione di almeno 10 civili. Un articolo pubblicato dall’Ansa, il 26 agosto 2017, riporta le dichiarazioni del capo dei militari somali, affermando che il blitz mirato in Somalia, in quello che credevano fosse un campo di addestramento dei terroristi islamici di Al-Shaabab, era invece una tranquilla fattoria, ed ha causato la morte di 10 civili, tra cui tre bambini. La notizia in quei giorni fu confermata da diverse agenzie di stampa e testate, nazionali ed internazionali. Reuters ha fatto riferimento ad alcune testimonianze oculari sull’accaduto, riportando anche le parole di cordoglio del parlamentare Mohamed Ahmed Abtidon, verso le famiglie delle vittime. “I dieci civili sono stati uccisi accidentalmente, il governo e i parenti adesso discuteranno del risarcimento. Inviamo le condoglianze alle famiglie”.
La smentita. A distanza di tre mesi dal giorno del raid aereo il comando degli Stati Uniti in Africa smentisce il coinvolgimento di civili. Nel comunicato da cui si apprende la notizia si legge espressamente che; “ Una valutazione approfondita da parte delle forze ufficiali somale, a seguito delle indiscrezioni che parlavano dell’uccisione di 10 civili, nell’operazione guidata dall’esercito, lo scorso 25 agosto nei pressi di Bariire, ha portato alla conclusione che tutte le vittime facevano parte dei combattenti nemici armati” . Si tende a specificare inoltre che “prima di ogni operazione, si conduce una pianificazione dettagliata e un coordinamento per ridurre al minimo la probabilità di incidenti civili, e per garantire il rispetto della legge nel conflitto armato”.
Il contesto. Al-Shabaab, fondato in Somalia nel 2006 e affiliata ad al-Qaeda, è una delle organizzazioni terroristiche più letali al mondo. Il gruppo mira a rovesciare il governo internazionalmente riconosciuto di Mogadiscio, per imporre la “Sharia”, la legge islamica, in tutto il paese.
Negli ultimi due anni, la cooperazione militare tra l’Unione Africana, le autorità locali e il governo americano, ha costretto i terroristi ad abbandonare importanti roccaforti urbane. Tuttavia, i militanti, attivi soprattutto nel sud della Somalia, continuano a compiere attacchi sistematici contro hotel, check-point militari e palazzi presidenziali, causando la morte di decine di civili.
Da quando il presidente americano Donald Trump è stato eletto alla Casa Bianca, il comando degli Stati Uniti in Africa ha intensificato i raid aerei nel territorio, con l’intento dichiarato di eliminare i miliziani di Al-Shaabab.