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European Affairs Roma - page 5

Benjamin Clementine: intrappolati nelle emozioni

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Roma 2 agosto 2023

Articolo e immagini: Ginevra Baldassari

Conclude il suo breve tour italiano a Roma, nella splendida Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il cantautore, poeta, e polistrumentista Benjamin Clementine.

Un set scarno, in cui fa da protagonista il pianoforte a coda Steinway, dietro il quale un palco rialzato ospiterà un quintetto di archi.

Elegante e minimale come suo solito, Benjamin Clementine sale sul palco a piedi nudi, vestito di pantaloni grigi e una bellissima camicia bianca con volant attorno al colletto e suona il piano seduto su uno sgabello da bar.

E’ un artista completo, profondo, la cui immagine, sia nei video, che nelle copertine e nell’abbigliamento è sempre stata curatissima.

Acclamato dalla critica Francese, paese che lo accolto ai suoi esordi, quando si esibiva per strada o in piccoli locali e viveva quasi come un clochard, Benjamin è sicuramente uno degli artisti più interessanti, versatili e inclassificabili della sua generazione. Se i brani si tingono di blues, di jazz, di soul, di poesia, di opera e musica classica, è davvero complicato, e forse anche inutile, cercare di ascrivere i suoi brani a un genere preciso.

Sul palco porta il nuovo album “And I have been” oltre a molti brani del disco d’esordio “At Least for now”, l’amato singolo “I won’t complain” e “God save the Jungle” dal secondo album “I tell a fly”.

Decisamente più toccante dal vivo, accompagnata nella maggior parte dei brani dal solo pianoforte, la sua voce si tinge di mille tonalità e fa vibrare l’intera platea. Testi con contenuti sociali, forti ma contemporaneamente malinconici e poetici, scanditi con chiarezza, e persino con un accenno di Italiano nel brano Condolence, che Benjamin fa intonare in coro alla platea, “Am sending my condolence to paura, am sending my condolences to insicurezza”. E ancora più protagonista l’affezionato pubblico lo diventa nel brano Genesis, ripetendo per ben cinquanta volte la frase “we are trapped in free”.

Un concerto intimo, unico nel suo genere, che ha messo in luce l’essenza creativa ed espressiva di questo incredibile artista. Bello imponente, statuario, elegante, selvaggio, sofisticato, è riuscito a intrappolarci nell’ emozione di un concerto indimenticabile.

 

 

La galleria delle immagini

Diodato a Roma con il suo tour “Così speciale”

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Nella serata di Giovedì 27 Luglio la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato il cantautore Antonio Diodato.

L’artista tarantino ha portato a Roma il tour che prende il nome dal suo ultimo lavoro discografico, “Così speciale”, uscito lo scorso Febbraio per Carosello Records.

Un album che è stato pensato e scritto per lo più nella capitale, per stessa ammissione del cantautore, e quindi una data romana live che rappresenta una sorta di ritorno a casa.

Diodato, con la sua grazia ed eleganza di altri tempi, e con i suoi brani sempre poetici e coinvolgenti, riceve sorridendo l’abbraccio ideale del pubblico presente.

Il concerto inizia con “Ci vorrebbe un miracolo” e prosegue lungo una scaletta che, oltre a presentare i pezzi del nuovo album, include anche brani dei suoi lavori precedenti.

Un viaggio lungo quasi due ore, con picchi emozionali altissimi, come la sua “Fai rumore” intonata a piena voce dal pubblico dell’Auditorium in un canto corale.

Una serata magica e suggestiva per un giovane cantautore che ha moltissimo da dare e da cui ci aspettiamo ancora tanta altra poesia ed ottima musica negli anni a venire.

Tornano a Roma i Marlene Kuntz con il loro strepitoso “Karma Clima Tour”

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Fanno tappa finalmente di nuovo a Roma i Marlene Kuntz, dopo l’anteprima invernale al Monk ed il tour nei teatri che li ha visti in giro per l’Italia.
Tornano nella capitale, all’interno della kermesse estiva dell’Eur Social Park, per una nuova tappa del loro “Karma Clima Tour”, e lo fanno con l’energia e il carisma indiscutibili, che da sempre li rendono cari al pubblico.

Cristiano Godano, il frontman, sale sul palco senza esitazioni, affiancato dalla band di eccellenti musicisti che costituisce i Marlene: Riccardo Tesio alle chitarre, Luca “Lagash” Saporiti al basso, Davide Arneodo alle tastiere e violino, e Sergio Carnevale alla batteria. Il pubblico presente li accoglie col calore di chi segue questo gruppo, icona del rock italiano, da sempre, e da sempre sa che un concerto dei Marlene non è solamente spettacolo, ma esperienza.

La scaletta della serata ovviamente presenta i pezzi nuovi dell’ultimo concept album “Karma Clima”, grido poetico di attenzione verso i rischi del riscaldamento globale, ma  include anche brani cari al pubblico dei fedelissimi come “Ineluttabile”, e “Nuotando nell’aria”.

Dall’alto del palco proviene un’energia contagiosa, Cristiano e i suoi non si risparmiano, e, nonostante il caldo torrido della serata, regalano musica e si regalano a piene mani, per donare ai loro fans il ricordo di uno spettacolo indimenticabile.

A voler prendere in prestito le parole di una delle loro canzoni, i Marlene, con la loro musica, le parole e la generosità nell’approccio al pubblico sono la rappresentazione di quelle “anime belle e salve che cantava De Andrè” ed andare ad ascoltarli diventa un imperativo per chi abbia ancora voglia di ascoltare musica buona, vera e profondamente emozionante.

 

Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona sul palco del Womad Festival di Villa Ada

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Si è conclusa ieri a Villa Ada la prima edizione romana del Womad Festival ideato da Peter Gabriel. Una kermesse lunga tre giorni che ha visto avvicendarsi sui palchi artisti di tutto il mondo, da Fanfara Station ad Enzo Avitabile, passando per i Modena City Ramblers, Daniele Sepe e Emilia Zamuner fino ad arrivare alle sonorità orientali di Dongyang Gozupa.

All’interno di questo lungo viaggio nella world music, coniugata come strumento di unione fra i popoli all’insegna della pace, la partecipazione di Stefano Saletti e della Piccola Banda Ikona, ha regalato al pubblico dei presenti un momento particolarmente suggestivo e simbolico.

Stefano Saletti e la sua band, nel mescolare all’interno della loro produzione musicale, sonorità e melodie provenienti da ogni angolo del mediterraneo, hanno dimostrato quanta ricchezza possa scaturire dal contatto fra popoli diversi e tradizioni solo apparentemente lontane.

Il concerto di ieri ha rappresentato un percorso musicale lirico e poetico attorno al Mediterraneo, percorso che ben si sposa con i principi del Womad Festival, e che ha coinvolto i presenti con una carrellata di brani folk-world-mediterranei.

Il successo della band è dovuto indubbiamente anche alla preparazione dei suoi eccellenti musicisti: Stefano Saletti in primis, che conduce il viaggio come un eccellente capitano e coinvolge gli astanti con la sua verve, affiancato dalle voci melodiose di Barbara Eramo, Gabriella Aiello e Yasemin Sannino , da Gabriele Coen al clarinetto e sax, Mario Rivera al basso acustico, Giovanni Lo Cascio al drum set e percussioni, e Arnaldo Vacca alle percussioni.

Una formazione ricca di sonorità differenti che ha eseguito, tra gli altri, brani tratti da Mediterraneo ostinato, ultimo lavoro discografico di Banda Ikona, finalista alle Targhe Tenco nella sezione dialetto e lingue minoritarie, dopo aver conquistato il 2° posto della World Music Charts Europe la classifica internazionale stilata dai giornalisti del circuito EBU essersi posizionato tra i primi 20 posti della Transglobal Music Chart, e che si è piazzato 11° tra i 20 migliori dischi di world music al mondo usciti nel 2021.

Il lavoro discografico della Banda Ikona, cantato in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo che Saletti ha riportato in vita dall’oblio della storia per farla rivivere nelle sue composizioni originali, è diventato così una sorta di manifesto di una nuova possibile identità e anima mediterranea nel nome di un passato fatto di arte, cultura, porti aperti, incontri, scambi che come una grande rete si sono intrecciati creando nuovi percorsi e storie condivise.

Sul palco di Villa Ada ieri sera ha preso magicamente vita una sinergia corale fra i musicisti, creando una performance che coinvolge e trascina. Un concerto davvero unico, per una band che speriamo di poter avere il piacere di riascoltare di nuovo live molto molto presto.

 

I Modena City Ramblers al Womad Festival di Villa Ada

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Il Womad festival di Peter Gabriel approda finalmente a Roma, a Villa Ada, e lo fa in grande stile con artisti provenienti da tutto il mondo che  da ieri 9 giugno hanno calcato i due palchi della villa romana portando una ricchezza di sonorità nuove e multiformi nella capitale. I

l cartellone che va dal 9 all’11 giugno, e che segue il concerto apripista di Carmen Consoli e Mariza all’Auditorium Parco della Musica, prevede anche una collezione di attività collaterali, come workshop per adulti e bambini, laboratori di musica e arte, enogastronomia e tanto altro, il tutto all’insegna della multiculturalità, dell’attenzione per l’ambiente e della salvaguardia della pace.

Fra gli altri a salire sul palco nella giornata del 9 Giugno, anche i Modena City Ramblers, freschi di pubblicazione nuovo album Altomare, e con una nuova formazione che vede Diego Scaffidi, sostituito da Enrico Torreggiani ad affiancare gli altri membri della band capeggiata da Davide “Dudu” Morandi.

I Modena hanno coinvolto il pubblico con una scaletta serrata, pochi pezzi del nuovo album e tutti i loro più grandi successi, da Il cielo d’Irlanda, a I cento passi, passando per Mia dolce rivoluzionaria ed Ebano. In chiusura, già ben oltre il tempo limite assegnatogli, il gruppo ha poi affidato il compito di cantare l’immancabile Bella ciao al pubblico presente, che con entusiasmo ed affetto si è lanciato in un canto corale che è salito alto e prorompente sopra il cielo di Villa Ada.

Zerocalcare presenta “Questo mondo non mi renderà cattivo” alla Città dell’Altra Economia

in CINEMA e TV/CULTURA/PHOTOCALL/PHOTOGALLERY/PROMO by

È stata presentata Giovedì 8 Giugno, presso La Città dell’Altra Economia, all’interno dell’ ex mattatoio di Testaccio a Roma, Questo mondo non mi renderà cattivo, la nuova serie animata di Zerocalcare, divisa in sei episodi e in uscita il 9 giugno su Netflix.
Dopo il successo di Strappare lungo i bordi, Michele Rech è tornato a lavorare con Movimenti Productions e BAO Publishing per una seconda serie, stavolta completamente originale. Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre a Zerocalcare, anche Giorgio Scorza (CEO di Movimenti Production), Michele Foschini (produttore esecutivo per BAO Publishing) e Ilaria Castiglioni (Manager delle serie originali italiane Netflix).

In occasione della presentazione in anteprima dei due primi episodi, la Città dell’Altra Economia ha visto i suoi spazi popolarsi di una serie di attrazioni a tema: l’ immancabile Armadillo  dal quale, mettendogli una mano fra le fauci a mo’ di bocca della verità, è possibile ascoltare lapidari consigli di vita pronunciati dall’inimitabile voce di Valerio Mastrandrea, al Gabinetto degli Orrori del Dottor Calcare, popolato da mostruose creature immaginarie, alla Pesca delle Ansie e al Labirinto Esistenziale, fino al supermercato Todin, alle casse del quale si possono ritirare gadgets gratuiti al termine dei vari giochi. Un mini parco a tema a disposizione di tutti i fan dei fumetti e della serie che ha fatto giocare adulti e bambini fianco a fianco per tre giorni.

Un pubblico foltissimo di fan si è raccolto la sera nel cortile dell’ex-Mattatoio per assistere alla proiezione in anteprima dei primi due episodi di Questo mondo non mi renderà cattivo, e grandi e piccini hanno partecipato con attenzione a questo primo assaggio della serie, per poi scatenarsi con la musica live di Giancane, che ancora una volta ha firmato la sigla della serie, ed ha voluto contribuire al lancio della stessa con un mini concerto per tutti i presenti.

L’attesa per questa nuova serie è stata lunga, e le aspettative erano altissime, ma già da questo primo assaggio ci sentiamo di poter dire che anche questa volta per Zerocalcare e Netflix sarà un successo assicurato.

 

Si riaccendono a Largo Venue “Le Luci Della Centrale Elettrica”

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A cinque anni dall’ultimo concerto, Vasco Brondi torna finalmente live con LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA e lo fa per festeggiare i 15 anni dalla pubblicazione del primo album, quel CANZONI DA SPIAGGIA DETURPATA che ha segnato un vero spartiacque per la musica italiana indipendente.
Un disco epocale e per molti anche generazionale che ha cambiato le regole del gioco: un ragazzo poco più che ventenne, senza major discografiche nè promozione, irrompe sulla scena musicale con dieci canzoni che conquistano l’attenzione e lo catapultano sulle copertine delle riviste musicali, alla vittoria della Targa Tenco come miglior opera prima e sui palchi dei club più importanti.


Vasco Brondi sale sul palco di Largo Venue accompagnato da Giorgio Canali, produttore dell’album, e da Andrea Cabeki Faccioli alle chitarre, Angelo Trabace alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso e Niccolò Fornabaio alle percussioni.

Il concerto è coinvolgente, a tratti poetico e quasi mistico, ed il pubblico segue rapito la scaletta, che oltre ai brani dell’album a cui è dedicato il tour, include anche pezzi più recenti. Un ritorno sulle scene graditissimo per un cantautore sempre molto particolare che sa farsi amare senza dover scendere a compromessi.

La terza edizione del ROMA BAR SHOW al Palazzo dei Congressi

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/SOCIETA’ by
Roma Bar Show

TERZA EDIZIONE PER IL ROMA BAR SHOW
il 29 e il 30 maggio al palazzo dei congressi prende vita l’unico evento italiano
dedicato al mondo del beverage e della miscelazione

Sta per tornare l’unico evento in Italia esclusivamente dedicato all’industria del beverage e al mondo della mixology.  Il 29 e il 30 maggio il Roma Bar Show riempirà le sale dello storico Palazzo dei Congressi dell’Eur di migliaia di brand e di operatori della miscelazione nazionale e internazionale. Una due giorni di esperienze, masterclass, seminari, talk, degustazioni, e – novità assoluta di questa terza edizione – la finale della prima edizione dei Roma Bar Show Awards, un riconoscimento nato per valorizzare l’eccellenza italiana nell’industria dei bar, celebrandone la maestria e offrendo un’importante opportunità di visibilità per i bar e i bartender più talentuosi. 

(iscrizioni aperte fino al 19 maggio, per candidarsi: https://romabarshow.com/awards/).

Primo e unico appuntamento italiano del settore, il Roma Bar Show si rivolge a tutto il mondo dell’hospitality e dei consumatori consapevoli e accoglierà migliaia di addetti ai lavori e di appassionati. Si potrà visitare Piazza Italia, l’aerea espositiva interamente dedicata al nostro Paese, che vanta una tradizione secolare come quella della Spirit Industry che ha saputo conquistare i mercati di tutto il mondo; conoscere i brand che fanno della tradizione un tratto distintivo del proprio lavoro, a distillerie riconosciute in ambito internazionale, fino ad arrivare alle ultimissime new entry che si stanno posizionando nel mercato italiano, tutto questo sarà compreso nello spazio espositivo che celebrerà la nostra ricchissima tradizione liquoristica.

Tra i partner del Roma Bar Show – che da quest’anno godrà del patrocinio dell’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma -, anche ATAC, l’azienda per la mobilità di Roma Capitale, per sostenere gli spostamenti green e responsabili, grazie alla quale sarà possibile raggiungere la location con bus e metropolitane brandizzate, e i possessori di Metrbus Card potranno accedere con una riduzione del biglietto.

«Roma Bar Show non è semplicemente un evento – commenta Andrea Fofi, uno dei soci fondatori insieme a Giuseppe Gallo, Fabio Bacchi e Jerry Thomas Project – Roma Bar Show è un’intuizione, un progetto, una filosofia, uno stile di vita. In due giornate si racchiudono gli sforzi di un anno, le idee e le iniziative che animano tutto il team di lavoro affinché diventino il punto di riferimento dell’industria del beverage e del mondo della mixology su scala nazionale e internazionale. Il Roma Bar Show – spiega concludendo Fofi – è diventato leader non solo nell’ambito della  bar industry, ma anche nella formazione di settore, con masterclass di alto livello che attirano protagonisti di calibro mondiale – tra aziende e barman -, e ponendosi quale apripista di segmenti e tematiche di interesse sociale trasversale, come l’inclusione e la sostenibilità».


Diverse le aree espositive e di intrattenimento, a partire da Piazza Italia, interamente dedicata al nostro Paese e alle sue eccellenze; il Mexican Village e il suo stage che per quest’anno accoglieranno i visitatori nella splendida terrazza del Palazzo. Non mancheranno gli appuntamenti con i brand nelle tasting room, un’area dedicata alla mondo del caffè con il Coffee Village e ovviamente un’ampia offerta di food.

E poi l’Educational Program di RBS2023, che vedrà ospiti internazionali affrontare tematiche di attualità nella bar industry quali inclusività e sostenibilità, ma anche l’evoluzione della miscelazione e del mondo dei bar.

Tantissimi i nomi di spicco da Julie Reiner, mixologist e bar owner conosciuta per il suo contributo nell’innovazione della miscelazione in USA, nonché giudice della serie Netflix “Drink Masters”; Simon Ford di Ford Gin, Shingo Gokan, mixologist e bar owner giapponese di diverse realtà tra New York e Shangai. I ragazzi del Maybe Sammy di Sidney premiati come “Best International Bar Team Award”. E ancora, Giacomo Giannotti e Margarita Sader del Paradiso “Best Bar Award 2022” accompagnati da Martin Hudak e Stefano Catino ci parleranno di cosa occorre per diventare il miglior bar al mondo mentre Monica Berg, Alex Frezza e Lydia Soedadi ci parleranno di “Lessons of a Bar owner”. 

Ricca di nomi la tavola rotonda dedicata all’”Agave Spirit” (coinvolte anche le Ambasciate di Messico e Guatemala e i relativi Ambasciatori), con ospiti del calibro di Ivan Saldagna, Stefano Francavilla, Esteban Morales, Jesse Este, Sophie Decobecq e tanti altri. La RBS Academy by Perrier verrà invece interamente dedicata ai bar e ai loro progetti vedendosi alternare sul palco locali del calibro del Paradiso e l’Essentia (SIPS) di Barcellona, il Line di Atene, il Gibson di Berlino, il Limantour di Città del Messico, il Maybe Sammy di Sidney e l’SG Club di Tokyo.

Roma Bar Show sarà anche per questo 2023 la location che ospiterà la finale italiana del World Class, in programma martedì 30 maggio nell’Auditorium del Palazzo dei Congressi, e la finale mondiale del contest Art of Italicus che inaugurerà il Bar Show con un pre-opening party nella serata di domenica 28 maggio.

Un appuntamento imperdibile che è diventato negli anni il punto di riferimento non solo per gli operatori professionali e per il marketplace privilegiato, permettendo ai partecipanti di fare business di qualità, ma anche per tutta la città di Roma, Capitale indiscussa di un indotto e di un’immagine del vero Made in Italy.

roma bar show

29/ 30 maggio 2023
palazzo dei congressi
Piazza John Kennedy, 1

orari di apertura

lunedì 29 maggio – 11:30 – 21:00

martedì 30 maggio – 11:30 – 21:00

info: info@romabarshow.com
press inquires: press@sccomunicazione.com

“1000 Beautiful Faces” – Simone Cecchetti in mostra allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio

in CULTURA/MOSTRE/PHOTOGALLERY by

Ha inaugurato a Roma lo scorso 21 Aprile, una mostra davvero unica nel suo genere:  “1000 Beautiful Faces” di Simone Cecchetti. Ad ospitarla all’interno della sua splendida cornice, è lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio nel rione Monti.

“1000 Beautiful Faces” è molto di più di una semplice mostra fotografica, si tratta di un’esposizione in continuo divenire che omaggia al contempo l’espressione musicale e quella visiva.

Visitatrice assorta

L’idea è nata dal sodalizio ormai consolidato fra il curatore, Marco Dionisi Carducci, e Simone Cecchetti, fotografo musicale affermato, con alle spalle una carriera ventennale, più di una mostra già all’attivo e un documentario dedicato al suo lavoro su Sky Arte.

Grazie ai tanti anni passati a scattare sotto ai palchi e nei backstage di artisti di fama mondiale, Cecchetti ha messo assieme una collezione infinita di ritratti, momenti rubati, immagini in movimento, attraverso le quali sembra di poter percepire l’energia stessa della musica. Un archivio immenso da cui attingere per mettere insieme una narrativa di ampio respiro.

Da qui nasce l’idea di un concept di mostra diverso, fatto di ben mille fotografie, stampate in formato cartolina e appese una accanto all’altra a formare un coloratissimo patchwork di immagini. Un viaggio lunghissimo tra “1000 Beautiful Faces” che si muove nello spazio e nel tempo per raccontare la scena musicale di quasi due decenni.

Alcuni degli scatti in mostra

Lo sguardo di Simone Cecchetti è sempre riconoscibile e gli permette di catturare suggestioni e dettagli che sfuggirebbero ai più, ma che rappresentano significativamente l’essenza della performance live ed artistica.

L’unicità di questa mostra, tuttavia, non risiede unicamente nel numero di foto scelte per l’esposizione, ma soprattutto nel fatto che le immagini stesse possono essere staccate ed acquistate dai visitatori della mostra, per poi venire sostituite da altre che non necessariamente saranno uguali o verranno collocate negli stessi spazi.

Un’esposizione in continuo divenire quindi, all’interno della quale i visitatori possono perdersi, alla ricerca del volto dell’artista preferito, o semplicemente nella scoperta di un’immagine particolarmente suggestiva. Non di rado peraltro, capita di scorgere anche artisti del panorama musicale contemporaneo, i quali, attenti e divertiti, scorrono con lo sguardo le foto appese in cerca della propria immagine.

Vinicio Capossela

Le stanze dello Spazio Field si popolano così di appassionati di musica e fotografia, che vagano tra i vari luoghi della mostra attraversando eteree tende con immagini di Springsteen, Capossela, Roger Waters, ed altri giganti della musica, per poi fare capolino in nuove stanze ancora da scoprire.

All’interno di una di queste è rappresentato, ma non ancora svelato nella sua interezza, il nuovo progetto di Cecchetti, ultima idea scaturita dalla sua “Music Photography Academy”.

Il progetto prende il nome di MONO ed appare come un solido contenitore in legno nero dalle linee minimaliste. Difficile poter dire cosa potrebbe arrivare a contenere, ma di sicuro si tratterà di qualcosa di eccezionalmente unico.

MONO

A MONO ed alle “MONO Weekly Exibitions” è poi dedicata un’intera parete  della sala stessa, sulla quale di settimana in settimana verranno esposte alcune immagini di altri fotografi musicali in gruppi di quattro. Si tratta di uno spazio che Simone Cecchetti ha voluto condividere e mettere a disposizione di chi come lui scatta sotto ai palchi, con l’intento di promuovere la voglia di collaborazione e di confronto costruttivo, in completa antitesi con la competizione spesso spiacevole che tende a crearsi nell’ambiente.

MONO Weekly exibitions

Ma ancora le peculiarità di questa mostra così variegata non finiscono qui. La collaborazione tra Dionisi e Cecchetti, coadiuvata dagli ampi ambienti dello Spazio Field, fa sì che di tanto in tanto “1000 Beautiful Faces” ospiti anche veri e propri eventi musicali. Il primo ha avuto luogo lo scorso 10 Maggio, nel ventennale del famoso concerto di Paul McCartney al Circo Massimo.

A far rivivere ai presenti le emozioni di quella serata memorabile, Emanuele “Manny” Angeletti, leader degli “Apple Pies”. Seduto al pianoforte ed avvolto da luci soffuse, Manny ha regalato al suo pubblico una serata davvero magica, la prima di molte altre che seguiranno nei mesi a venire.

Emanuele “Manny” Angeletti

“1000 Beautiful Faces” resterà momentaneamente chiusa da domani 14 Maggio fino al 15 Giugno ed in questo periodo sarà visitabile esclusivamente previa prenotazione.

Per info e prenotazioni
📩 info@spaziofield.com

Riaprirà e sarà poi visitabile gratuitamente, salvo chiusure per eventi speciali, fino al 5 Settembre. Una mostra per tutti coloro che amano la fotografia, la musica ed il piacere della continua scoperta.

Dove: Spazio Field – Palazzo Brancaccio

Via Merulana 248

Dal 21 Aprile al 5 Settembre 2023

Orari: dal Martedì al Sabato 12:00-23:00

Per info aggiornate: https://www.spaziofield.com, www.simonececchetti.com e tenete d’occhio le relative pagine Instagram e Facebook)

Dente live al Monk per presentare il nuovo album “Hotel Souvenir”

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A tre anni dall’uscita dell’omonimo “Dente”, torna di nuovo in tour Dente, al secolo Giuseppe Peveri, per presentare il nuovo album “Hotel Souvenir”. L’artista di Fidenza sceglie il Monk per la sua tappa romana, e si riconferma senza alcuno sforzo come una delle migliori voci cantautoriali degli ultimi anni.


Dente non sembra aver interesse nel produrre brani da classifica, né nell’andare incontro a temi e sonorità del corrente mainstream musicale. Dimostra invece di voler continuare a portare al suo pubblico brani dai testi profondi, spesso introspettivi e malinconici, sovrapponendoli però a melodie e ritmi spesso leggeri, che portano gli ascoltatori a riconoscersi nei temi delle canzoni, ad accoglierle e farle proprie.


“Hotel Souvenir” è un viaggio tra passato, presente e futuro, una collezione di riflessioni, pensieri, ed immagini messe in musica, come un album fotografico che rappresenti frammenti del vissuto.
La sinergia fra Dente e il suo pubblico è qualcosa di magico. Esponenti di almeno tre generazioni diverse accolgono l’artista quando appare sul palco, con lo stesso calore che si riserverebbe ad un caro amico. Cantano canzoni vecchie e nuove con il sorriso stampato in volto, si lasciano stregare dalle sue melodie e seguono il concerto con un’attenzione più unica che rara.


Un concerto davvero particolare, per un artista che non scende a compromessi, ma rimane sempre fedele a sé stesso ed alla vena poetica che lo contraddistingue. Oggigiorno davvero una rarità.

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Chiara Lucarelli
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