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Grazia Menna - page 7

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma  – Parresia

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma  – Parresia

“Non c’è linguaggio senza inganno..” [da : “Le città invisibili”, Italo Calvino]

Roma 09 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

Letterature Festival Internazionale di Roma giunge alla terza serata della sua ventiduesima edizione e continua con il filo conduttore imperniato sulla figura e l’opera di Italo Calvino, mai come questa sera presente alla rassegna e tra il tantissimo pubblico; probabilmente ancora un sold-out che fa registrare lo Stadio Palatino situato all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, che ospita il Festival.

Parresia, il vocabolo che Burhan Sönmez pone all’attenzione del pubblico; dal greco : “παρρησία” , l’unione di “pan” tutto e “rhema” discorso, in sintesi “Dire tutto”, ma anche “Libertà di parola”. E questa serata trova in questa parola la sintesi di quanto ascoltato e veduto, ascoltato dalle letture degli autori ospiti, ascoltato dai brani eseguiti  dall’ensamble di  Teho Teardo e visto, nei gesti armonici e atletici di Valeriya Davydenko

Nella programmazione della serata il Festival ha tra i suoi protagonisti:

La vincitrice/vincitore del Premio Strega 2023, Jeanette Winterson, Burhan Sönmez, Katja Petrowskaja

L’onore dell’apertura di questa terza serata, sarebbe riservato alla vincitrice/vincitore del Premio Strega 2023 e grande commozione quando viene presentata Daria Deflorian, per leggere alcuni brani dell’opera vincitrice quest’anno 2023: Come d’aria  di Ada D’Adamo , romanzo autobiografico la cui stesura è iniziata tra il 2013 e il 2014.

Il premio è stato assegnato lo scorso 6 giugno nello splendido spazio che storicamente ospita il Premio Strega, il Ninfeo di Villa Giulia. Un premio postumo, come pochi altri, così ricorda alla platea il Direttore della Fondazione Bellonci : Stefano Petrocchi.

Una notte che rimarrà nella storia del premio in quanto annovera la presenza, per la prima volta, di quattro autrici su cinque in finale, e che premia l’autrice di un memoir straziante, Come d’aria (edito da Elliot),che purtroppo ci ha lascito troppo presto lo scorso 31 marzo, a soli 55 anni, dopo una malattia. Ada D’Adamo ha contestualmente vinto anche il  Premio Strega Giovani 2023 e lo Strega Off

La lettura che Daria Deflorian esegue di alcune pagine dell’opera della D’Adamo , scuote e non poco l’uditorio; Elena Stancanelli nel proporre il romanzo alla selezione del premio Strega 2023 scrive: “Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. …”

E’ quindi la volta di ascoltare, a seguire, lo scritto inedito di Jeanette Winterson, una amplissimo scritto nel quale l’autrice ci ricorda, se mai ne avessimo bisogno, la figura, gli scritti , le idee che Calvino difendeva con la sua libertà di parola.

L’autrice inglese si è imposta a venticinque anni con il suo primo romanzo “Non ci sono solo le arance” , edito da Mondadori; servono ancora ventisette anni alla  Winterson per rielaborare il materiale del suo primo romanzo e produrre il bestseller “Perché essere felice quando puoi essere normale?” , sempre edito Mondadori. Jeanette Winterson ha inoltre scritto dieci romanzi per adulti, oltre a libri per bambini, saggistica e sceneggiature. È docente di Nuova scrittura all’Università di Manchester e crede fermamente che l’arte sia per tutti e di questo credo ne fa la sua missione di vita.

Il terzo ospite Burhan Sönmez, è colui che propone al pubblico che gremisce lo Stadio Palatino, il vocabolo. Parresia; e non poteva essere diversamente! Dal suo scritto inedito ed attraverso la sua voce, si diffonde l’idea ed il concetto forte della parresia, della libertà nell’esporre e nel difendere i propri ideali che troviamo anche in tutte le sue opere letterarie.

Nato in Turchia proviene da una famiglia curda ed è cresciuto parlando turco e curdo. Ha lavorato come avvocato a Istanbul prima di essere rifugiato politico in Inghilterra per un decennio circa. Autore di cinque romanzi pluripremiati e tradotti in quarantadue lingue, dal 2021 è presidente del Pen International. Ha ricevuto il Václav Havel Library Award e il Premio EBRD per la letteratura. scrive per varie testate, tra le quali figurano «The Guardian», «Der Spiegel» e «la Repubblica». È una delle rivelazioni del panorama narrativo contemporaneo, con la casa editrice nottetempo nel 2021 pubblica “Nord” (2021), ma in precedenza aveva pubblicato una raccolta di saggi: Strongmen (2019)., con il capitolo “A norman Man” dedicato a Erdogan

Ed infine l’ultima autrice Katja Petrowskaja, la scrittrice e giornalista tedesca d’origine ucraina. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro: “Die Auserwählten. Ein Sommer im Ferienlager in Orlionok”, un reportage di un campo estivo di Orljonok , corredato dalle immagini della fotografa Anita Back. Nel 2015 vince sia il Premio Strega Europeo sia il premio Schubart-Literaturpreis, con il romanzo “Forse Esther”, opera in parte autobiografica che ripercorre l’odissea di una famiglia ebrea dall’impero asburgico a quello sovietico.

La serata è stata impreziosita dalla performance di Valeriya Davydenko, artista ucraina che ha presentato “Equilibrio in contorsione”. L’artista ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, basti citare il premio al “Festival del Circo di Domani” di Parigi, manifestazione tra le più rilevanti nel panorama in internazionale di quelle dedicati alle nuove forme ed ai talenti emergenti del circo mondiale.

Gli Intermezzi musicali tra le letture sono state eseguite dall’ensamble musicale di cui fanno parte: Teho Teardo/elettronics, Giovanna Famularial  violoncello, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Gabriele Coen al clarinetto, con brani di loro produzione.

LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – Emozione e Meraviglia

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – Emozione e Meraviglia

“Anche ad essere si impara.” [da : “Il cavaliere inesistente”, Italo Calvino]

Roma, 05 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

Continua l’omaggio ad Italo Calvino, nell’ambito della ventiduesima edizione di Letterature Festival Internazionale di Roma, ospitata sempre all’interno del Parco Archeologico del Colosseo nello Stadio Palatino,  detto anche Stadio di Domiziano o Ippodromo Palatino.

Rimanendo sul filo conduttore delle opere e della figura di Italo Calvino, del quale ricorre il centenario della nascita, la seconda serata vede tra i suoi ospiti eccellenti:

Margaret Atwood, Paolo Giordano, Valeria Luiselli

L’onore dell’apertura di questa seconda serata, è riservato a Margaret Atwood, tra gli esponenti di spicco della poesia e della narrativa canadese; ha iniziato giovanissima esordendo a 19 anni con la pubblicazione di romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Le sue opere le hanno permesso di essere candidata più volte al Nobel per la Letteratura; con l’opera L’assassino cieco le viene assegnato il Booker Prize nel 2000, premio che è tornata a vincere nel 2019 con I testamenti. Tra gli ultimi lavori, la raccolta di saggi Questioni scottanti(2022), edito da Ponte alle Grazie.

Il secondo ospite Paolo Giordano, autore molto ben conosciuto in Italia, per aver vinto nel 2008 con La solitudine dei numeri primi, edito da Mondadori, sia il Premio Strega sia il Premio Campiello Opera Prima e sempre con Mondadori, nel  2012 ha pubblicato Il corpo umano. Passato poi ad Einaudi, ha pubblicato: Il nero e l’argento (Einaudi 2014), Divorare il cielo (Einaudi 2018), Nel contagio (2020) e Le cose che non voglio dimenticare (2021) . Tra le ultime opere si menziona Tasmania (Einaudi 2022). Il suo lavoro di scrittore si estende anche verso il teatro (Galois e Fine pena: ora) e la collaborazione con il «Corriere della Sera».

Ed infine come terza ospite Valeria Luiselli la cui produzione editoriale la vede autrice, con la casa editrice La Nuova Frontiera, di numerose opere: Carte false (2013), Volti nella folla (2015), La storia dei miei denti (2016), Dimmi come va a finire (2017) e Archivio dei bambini perduti (2019). La laurea in Filosofia presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico ed il successivo trasferimento a New York le aprono le porte sia per conseguire il dottorato di ricerca in Letteratura comparata alla Columbia University, quanto alla collaborazione con riviste e quotidiani quali il «New York Times», «New Yorker», «El Pais», «Granta», «The Guardian» ed altri. Il pubblico italiano ha avuto modo di conoscerla proprio attraverso Il suo romanzo più recente, Archivio dei bambini perduti, con il quale Valeria Luiselli ha vinto il Rathbone Folio Prize 2020 e il Dublin Award 2021.

Un grande momento di emozione per tutti i presenti quando Paolo Giordano ha ricordato la figura della scrittrice Victoria Amelina recentissimamente scomparsa a causa del bombardamento filorusso in Ucraina.

Tutti gli autori hanno proposto al foltissimo pubblico presente anche per questa seconda serata, dei propri inediti ad omaggiare la figura di Italo Calvino, ricordando a tutto il pubblico che ha riempito con un sold-out lo Stadio Palatino e  come scrive Margaret Atwood: “…raccontare storie ci aiuta a capirci a vicenda, superando abissi sociali, storici ed evolutivi…”

La serata è stata animata da Anton Monastyrsky con il suo “ Acrohula hop”, deliziando il pubblico con una performance notevole. Anton Monastyrsky fa parte della quanrta generazione delle grande dinastia circense dei  ‘Monastyrsky’.

Ad intercalare le letture sono state eseguite musiche composte dall’ensamble musicale di cui fanno parte: Teho Teardo/elettronics, Giovanna Famularial  violoncello,
Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Gabriele Coen al clarinetto

LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – “…E poi non sapevo più cosa guardare e guardai il cielo…”[da “Gli amori difficili”, Italo Calvino]

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – “…E poi non sapevo più cosa guardare e guardai il cielo…”[da “Gli amori difficili”, Italo Calvino]

Italo Calvino e la Roma di Domiziano protagonisti della 22° edizione di Letterature Festival Internazionale di Roma

Roma 03 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

 

Il palcoscenico naturale e di una bellezza disarmante dello Stadio Palatino, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, è il sito che ospita il Festival, che quest’anno festeggia la sua ventiduesima edizione.

Il Festival omaggia Italo Calvino nel centenario della sua nascita ed il filo conduttore della prima serata , l’opera che conduce gli spettatori nella scoperta-riscoperta di Calvino, è “La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche”, uscito in prima edizione nel 1975 edito da Einaudi, Torino. L’universo più i comics, cioè i fumetti, era la formula-base di quelle storie; come Calvino scrisse nella premessa all’opera:  “Combinando in una sola parola i due aggettivi cosmico e comico ho cercato di mettere insieme varie cose che mi stanno a cuore. […] Nell’uomo primitivo e nei classici il senso cosmico era l’atteggiamento più naturale; noi invece per affrontare le cose troppo grosse abbiamo bisogno d’uno schermo, d’un filtro, e questa è la funzione del comico»”

Con questa rilettura il pubblico verrà portato ad una narrazione contemporanea sull’origine dell’universo, con una molteplicità di visioni ponendo una riflessione sulla trasmissione del sapere e il racconto della letteratura.

Tutte le cinque serate prevedono letture di testi letterari inediti nei quali autrici e autori  del panorama internazionale , ospiti del Festival,  declineranno il tema in una suggestiva commistione di parole, immagini e suoni.

Questa prima serata ha tra i suoi ospiti: Luigi Lo Cascio, Fernando Aramburu, Julie Otsuka e Jean-Baptiste Del Amo

Si apre con Luigi Lo Cascio, attore e regista noto al tantissimo pubblico presente per le interpretazioni magistrali in pellicole quali: I cento passi (David di Donatello), oppure La meglio gioventù e tanti ancora se ne potrebbero citare. Lo Cascio nella sua immensa bravura ha deliziato gli spettatori con una lettura, che si potrebbe definire interpretata,  de: La memoria del mondo

Il secondo ospite Fernando Aramburu, scrittore spagnolo lo si conosce in quanto autore del romanzo Patria, che ha ottenuto, oltre ad un grande successo di critica e di pubblico in Spagna, il Premio de la Crítica, sempre in spagna ed è stato tradotto in 34 lingue. Nel 2017 Guanda lo pubblica in Italia dove vince il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

La terza ospite Julie Otsuka è l’autrice, anche lei nota al grande pubblico italiano, del romanzo Venivamo tutte per mare (2012 e 2022) edito da Bollati Boringhieri. La scrittrice californiana annovera tra i suoi tanti premi quello del PEN/Faulkner Award for Fiction e del Prix Femina Étranger nel 2012 e l’Asian American Literary Award nel 2003.

Ed infine, come quarto ospite Jean-Baptiste Del Amo, anche lui notissimo ai lettori nostrani attraverso le opere Regno Animale (Neri Pozza 2017) e Un’educazione libertina (vincitore del Prix Goncourt du Premier Roman, Neri Pozza 2019). Nel 2021 con l’opera Il figlio dell’uomo (Neri Pozza 2023) si è aggiudicato il Prix du Roman Fnac

La serata è stata animata dalla presenza della formazione circense di Giacomo Costantini del Circo El Grito,  che  attraverso la sua arte circense, coadiuvato da un’assistente d’eccezione, ci racconta la parola di Calvino proiettandoci nei suoi immaginari impossibili.

Ad accompagnare le letture ed il dibattito sono state eseguite musiche composte dall’ensable musicale di cui fanno parte: Teho Teardo/elettronics, Giovanna Famularial  violoncello,Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Gabriele Coen al clarinetto

La prima serata ha visto il tutto esaurito, con più di 900 persone presenti all’evento curato ed introdotto da Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature delle Biblioteche di Roma.

Roma Unplugged Festival – Achinoam Nini

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Roma Unplugged Festival –  Achinoam Nini

Semplicemente NOA

Roma 30 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

Nel magnifico, da togliere il fiato, scenario del Parco Archeologico dell’Appia Antica, al V miglio romano dal centro dell’Urbe dell’Appia Antica,  per precisione nella Villa dei Quintili,  la seconda edizione di questo “Roma Unplugged Festival” regala al pubblico un’apertura davvero speciale, con un’artista per la quale non servono e non serviranno mai aggettivi, perifrasi o paragoni per definirla; come si diceva una volta in Italia: basta la parola!

In questo caso: basta il nome! NOA

Il pubblico ha imparato a conoscerla grazie alla notorietà datale, nel 1997, dall’esecuzione del  brano “Beautiful That Way, canzone principale della colonna sonora del film “La vita è bella”  di Roberto Benigni.

Ma la carriera di Noa parte ben prima del 1997, precisamente nel 1991 quando muove i primi passi nella musica, quella seria, grazie all’incontro con il chitarrista Gil Dor con il quale incide nel 1993 il primo album.  Da questo momento in poi, Gil Dor lo troviamo quasi sempre al fianco di Noa, come anche questa sera.

L’artista israeliana oltre ad impegnarsi nella sua carriera artistica si impegna nella vita pubblica e diventa “ambasciatrice di pace” e come dicevano i romani “Nomen omen”.

Gli anni successivi a “Beautiful That Way sono ricchi di pubblicazioni e successo. Nel 2009 fa coppia con la connazionale Mira Awad all’Eurovision Song Contest ed eseguono il brano “There Must Be Another Way” interpretandolo in inglese, ebraico e arabo. Il messaggio al mondo è chiaro: la musica non ha e non vuole avere confini di razza, religione, politica.

Noa mette in scena la vita attraverso l’esecuzione dei brani più rappresentativi e significativi per lei, trasportando il pubblico astante e numerissimo, in un viaggio tra passato e presente, dagli ultimi album fino ai primi, indimenticabili, successi.

In questa serata romana l’’artista israeliana si è esibita in quartetto, con lo straordinario amico, chitarrista e collaboratore musicale di lunga data Gil Dor e i musicisti Gadi Seri alle percussioni e Omri Abramov al sassofono ed EWI (Electronic Wind Instrument).

Prima di salutare defintivamente Noa regala il bis proprio con il  brano “Beautiful That Way, cantata con il tantissimo pubblico presente, con un inno alla vita per rimanere nel solco dei padri latini del “carpe diem”.

A fare gli onori di casa, l’intervento del Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici e il presidente del”Ottavo Municipio di Roma Amedeo Ciaccheri

 

“Venere in Musica” – E’ qui la FESTA!

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“Venere in Musica” – E’ qui la FESTA!

La Nuova Compagnia di Canto Popolare (NCCP) ed Enzo Avitabile chiudono la Rassegna “Venere in Musica” con una “Festa Popolare”

La 4° ed ultima serata di “Venere in Musica” chiude con i fuochi d’artificio veri e musicali, che la N.C.C.P. ed Enzo Avitabile regalano al tantissimo pubblico che ha gremito e riempito completamente lo spazio ospitante la rassegna che il direttore artistico Simone Prattico ha pensato e realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, rappresentato dal suo presidente la Dott.sa Alfonsina Russo.

Apre la serata la NCCP che con le voci storiche di Fausta Vetere e Gianni Lamagna emoziona il pubblico eseguendo i pezzi storici che li hanno resi famosi dal quel lontano 1967 anno in cui il gruppo si formò, con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano. Di premi e riconoscimenti l’NCCP in questi oltre 50 anni di carriera ne ha ricevuti, sia in Italia quanto all’estero, riuscendo così a portare avanti l’intento originale che si erano proposti. Nel 2021 l’NCCP ottiene il Premio MEI alla carriera. Tra i ranghi del gruppo, un artista caro al cuore di Fausta Vetere: Luca Rossi, che si appresta ad ereditare e continuare la tradizione musicale della Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Come pezzo di commiato la NCCP ha deliziato gli ascoltatori con la “Tammurriata Nera”.

Da una band campana ad un’altra quando sul palco viene accolto dagli applausi del pubblico e da veri fuochi d’artificio partiti alle spalle del Colosseo, Enzo Avitabile che presenta il suo nuovo progetto Acoustic World Project, ideato con lo scopo di rivisitare il suo repertorio degli ultimi quindici anni di carriera, adattando i tanti brani ad una versione acustica ed eseguiti in trio. Con Avitabile, che alla fine ha regalato al pubblico quasi due ore di concerto, attraverso album come Salvamm ‘O Munno, Sacro Sud, Festa Farina e Forca, Napoletana e Black Tarantella, Soul Express sono stati ripercorsi i migliori brani di uno dei più importanti artisti di world music attivi oggi; Avitabile è e si conferma un artista sempre proiettato verso la ricerca musicale e con una inesauribile attenzione verso gli ultimi della società e verso il Sud. Come lui stesso ha ricordato, fu tra i primi, se non il primissimo ad adattare un pezzo mitico di James Brown “It’s A Man’s Man’s Man’s World “  in dialetto napoletano, così aprendo la strada a nuove esplorazioni sonore. Le collaborazioni artistiche di Enzo Avitabile sono molteplici, tra gli artisti italiani piace ricordare Pino Daniele, mentre tra gli artisti internazionali la memoria non può che tornare sia James Brown, quanto a Randy Crawford, Mory Kante e tanti, tantissimi altri. L’ecletticità di Enzo Avitabile ad inizio 2023 su Netflix, lo porta a curare le musiche delle serie TV : “La vita bugiarda degli adulti”.

Il pubblico ha accompagnato, ballato e cantato per quasi un’ora con un Avitabile veramente instancabile che generosamente ha dato tutto sé stesso ai tantissimi fans presenti.

“Venere in Musica” – Magnetismo, Rapimento, InCanto

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“Venere in Musica” – Magnetismo, Rapimento, InCanto

Sandra Nkakè  & La Chica rapiscono ed incantano la platea di “Venere in Musica”

E’ una serata dove anche “le stelle” si fanno da parte, velandosi con una sottile coltre di nubi agli occhi del pubblico presente  per non far distogliere l’attenzione sulle due artiste protagoniste della 3° serata di “Venere in Musica”: Sandra Nkakè  e La Chica, che fanno il regalo più bello che un artista possa fare al proprio pubblico: farlo entrare nel proprio intimo attraverso l’ascolto dei propri brani.

Entrambe le protagoniste di questa serata sono accumunate dalla stessa passione, dallo stesso magnetismo e dallo stesso attivismo culturale, con un occhio di riguardo alla produzione ed ai movimenti femministi.

Sandra Nkakè artista francese dalle origini camerunensi fa della sua poliedricità come attrice, cantate, autrice di testi l’arma per arricchire ognuna delle sue espressioni artistiche.  Le Monde, Les Inrocks, Telerama hanno accolto il suo ultimo album “Scars” con degli apprezzamenti osannanti, Flip ha recensito l’album e l’artista : “…Un timbro straordinario la rende un caposaldo della scena soul…”, ELLE ha scritto di lei: “…Un tourbillon rock”

Rock, Jazz, Pop, l’Indie non sono solo stili musicali attraverso i quali Sandra Nkakè condivide con il pubblico le sue emozioni, essi sono anche un mezzo per definirsi e riconoscersi come unicità e nel rispetto dell’altro, come mezzo di relazione fra se stessi e l’intera comunità.

La seconda parte della serata ha come protagonista La Chica, la “sciamana”, come lei ama definirsi, franco-venezuelana. L’artista vive nella multietnica Parigi e da questa multietnicità trae la forza per creare brani di crude emozioni, di forti introspezioni, brani eseguiti sia con voce sola quanto al pianoforte, strumento che lei dichiara essere “l’amore della sua vita”.

Per la sua formazione musicale ha scelto, tra i tanti artisti, Debussy, ma anche Horowitz e da questi tra spunto per creare nuovi brani miscelando  la “cumbia”, l’hip-hop , gli stati emotivi e religiosi che le fanno vivere con rispetto il tempo passato e con tensione il tempo che verrà. Nel suo ultimo album “La Loba”, scritto dopo la scomparsa del fratello minore ed a lui dedicato,  si percepisce tutto questo;  si percepisce la magia, la ritualità, l’esperienza di dover affrontare la nuova avventura del quotidiano vivere senza avere accanto chi si ama. Nei brani che compongono questo album, sono attraversati i tanti stati emozionali della tristezza, della rabbia, dell’amore assoluto.

L’alchimia, la magia ed il magnetismo che rapisce ed incanta il pubblico presente, unisce le due artiste e si fa tangibile quando La Chica invita Sandra Knakè sul palco per eseguire un brano assieme.

Due voci, due corpi, una sola anima.

“Venere in Musica” – Pernambuco-Caserta: andata e ritorno!

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“Venere in Musica” – Pernambuco-Caserta: andata e ritorno!

Dal Brasile di Renata Rosa all’Italia della “Piccola Orchestra Avion Travel” come è facile unire i continenti

Nella magia del Parco Archeologico del Colosseo per la Rassegna “Venere in Musica” la seconda serata propone, al foltissimo pubblico presente, l’accostamento musicale, espressivo ed emozionale tra le sonorità brasiliane interpretate da Renata Rosa con la sua band e quelle prettamente italiane proposte dalla Piccola Orchestra Avion Travel che ha sempre in Peppe Servillo il suo “lead vocalist”.

Renata Rosa torna ad esibirsi in Europa e riparte dal palco di “Venere in Musica”; si presenta al pubblico con la sua vocalità e la sua maestria nel suonare la “rabeca” brasiliana, un suono che trasmette un’incredibile forza di comunione festosa unita al ritmo guidato dalla sezione percussioni.

L’artista brasiliana reinterpreta la tradizione del Pernambuco, una regione collocata nel nordest brasiliano. Nella sua lunga carriera Renata e la sua band hanno tenuto più di 200 concerti in tutta Europa, esibendosi in rinomati festival tra i quali Sziget (Ungheria), Førde (Norvegia), Ethnoport (Polonia).

Zunido da Mata”  rappresenta il suo debutto nel 2004 e subito le è valso uno dei premi più importanti della world music internazionale: il Choc de l’Année assegnato dalla rivista francese “Le Monde de la Musique”; con la seconda uscita “Manto dos Sonhos”, ancora un ulteriore premio come miglior cantante ai “Brazilian Music Awards” ed è stata nominata per il miglior album di musica mondiale di World Music Central 2012.

Aspettiamo con entusiasmo il suo prossimo album, “Rainha de Fogo” che in italiano si può tradurre in “regina del fuoco” , programmato per la fine di questo 2023 per immergerci di nuovo con lei , intorno ad un fuoco magico nel ritmo delle comunità in festa brasiliane.

Il testimone della serata musicale viene passato alla Piccola Orchestra AvionTravel , ensamble casertana che nei suoi oltre 40 anni di carriera, ha sperimentato molteplici linguaggi musicali passando dal pop al rock, alla new wave e che a buon titolo può essere annoverata tra i gruppi della WORLD music.

Forse si deve all’album “Bellosguardo” del 1992, che va ricordato per il percorso di ricerca artistica presente nei pezzi che lo compongono, la connotazione di quella che è oggi la cifra stilistica della Piccola Orchestra Avion Travel.

Sono gli incontri artistici che consentono all’ensamble casertana di essere e rappresentare quello che oggi abbiamo davanti agli occhi ed amiamo ascoltare; Caterina Caselli, Lilli Greco, Fabrizio Bentivoglio, Arto Lindsay sono solo alcuni dei tanti ed innumerevoli artisti che hanno condiviso il percorso musicale con gli Avion Travel.

Il front men del gruppo è sempre un mai instancabile Peppe Servillo, che oramai a distanza di quasi 40 anni ancora con la sua mimica e il suo volto che si plasma sulle emozioni interiori, ci racconta e ci fa emozionare con versi di una poeticità unica, ad accompagnare Peppe Servillo, abbiamo al sax Peppe D’Argenzio, alle tastiere Flavio D’Ancona, al pianoforte Duilio Galioto, al contrabbasso Ferruccio Spinetti e Mimì Ciaramella alla batteria, con un ricordo affettuoso per il mai dimenticato chitarrista storico della band Fausto Mesolella, scomparso nel 2017.

“Venere in Musica” – Magia tribale e Cosmopolite sonorità

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“Venere in Musica” – Magia tribale e Cosmopolite sonorità

La magia del Solstizio d’estate sulle note dei Votia e della BGKO Barcelona Gipsy balKan Orchestra

Roma 21 giugno 2023

Foto e articolo di Grazia Menna

Nel solstizio d’estate di questo 21 giugno 2023, data magica che nell’antica Roma si ipotizza venisse celebrato il giorno di San Giovanni ossia il 24 Giugno, si inaugura la seconda edizione di “Venere in Musica”.

Luogo d’elezione lo splendido spazio antistante il Tempio di Venere e Roma, adiacente al Colosseo; qui si svolgeranno le 4 serate della Rassegna.

Come il solstizio fin dall’antichità, rappresenta il momento in cui il Sole “si ferma”. nel suo moto apparente rispetto alla Terra e smette di salire rispetto all’equatore celeste dando l’impressione di fermarsi, così ci si deve fermare per vivere la sonorità, le emozioni e l’incanto che le due band, rispettivamente i Votia e la BGKO Barcelona Gipsy balKan Orchestra regalano al foltissimo pubblico presente.

Votia sono una band proveniente dall’isola de La Réunion e sono guidati da Marie-Claude Lambert-Philéas, figlia del leggendario musicista Gramoun Lélé; questa band,  che ha tra le sue partecipazioni rilevanti quelle ai festival internazionali di World Music di Afrika Festival Hertme e Festival d’été de Montréal  tanto per citarne alcuni, porta e trasporta il pubblico con tutta l’energia possibile, le sonorità ed i ritmi della musica tradizionale “Maloya”.

La “Maloya” risente delle tante influenze sudafricane e indiane; nasce come la musica “tribale” negli stati di trance raggiunti durante le celebrazioni in omaggio agli antenati, ma poi si trasforma e diventa simbolo e sonorità della musica degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero. L’esecuzione dei brani avviene in creolo malgascio e reunionese.

La band dei BGKO ovvero la Barcelona Gipsy balKan Orchestra, che può vantare circa 90 milioni di visualizzazioni sul canale Youtube, propone invece delle sonorità che rispettano l’equilibrio tra tradizione e contemporaneo. Il mix musicale spazia della musica balkan, rom, klezmer  per convergere in un unico stile che si avvale anche delle influenze portate dai diversi componenti della band provenienti da Italia, Spagna, Francia, Grecia, Serbia,Ucraina.

Sia quella dei Votia, quanto quelle della BGKO è la musica dei sentimenti, della vita di ogni giorno, è la musica che abbiamo imparato a conoscere anche attraverso il genere “blues”. La sinergia tra percussioni ipnotiche e profonde quanto intense melodie vocali, ci immergono nella magia di questo solstizio d’estate 2023 facendoci ballare sui ritmi del cuore

GEOLIER infiamma e trascina il pubblico del “Rock in Roma” con la forza del rap in napoletano

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GEOLIER infiamma e trascina il pubblico del “Rock in Roma” con la forza del rap in napoletano

Roma 18 giugno 2023

Foto e articolo di Grazia Menna

Nella serata del 18 giugno 2023 nello splendido scenario dell’Ippodromo di Capanelle, finalmente si torna a vivere la musica in modalità Live! Il ROCK IN ROMA Festival ci riporta a vivere le emozioni di un suono ascoltato e visto, le emozioni di un artista da ammirare sotto il palco ed al quale far sentire la presenza del pubblico.

Sul palco, indicato come uno deii talenti emergenti, Geolier al secolo Emanuele  Palumbo, il rapper italiano cresciuto nel quartiere di Secondigliano, a Napoli.

Il rapper si fa subito notare e giovanissimo appena diciottenne  nel 2018 pubblica sulla piattaforma Youtube, assieme a Nicola Siciliano, il singolo “P Secondigliano” ; il brano diventa in poco tempo virale sul web e consente a Geolier di affrontare la nuova sfida pubblicando ancora su Youtube il pezzo “Mercedes”, assieme a NIKO Beatz. A seguire esce ancora con il singolo “Queen”.

La strada e lo stile scelto da Geolier è quello di  rappare in dialetto napoletano e questa scelta gli consente di tenere sempre desta l’attenzione su di lui e sul suo personaggio.  Il 2018 è un anno prolifico difatti a ottobre ancora un nuovo singolo “Mexico” che anticipa l’uscita finalmente del suo primo album.

Ma l’attività artistica di Geolier non si circoscrive solo alla stesura di sue canzoni, è attivo nelle collaborazioni con altri artisti quali Christian Revo, con Emis Killa, MV Killa , Rocco Hunt. Anche il 2019 è ricco di partecipazioni e collaborazioni artistiche , difatti l’entrata in BFM Music la label di Luchè che punta sui talenti campani, gli apre la porta a numerovoli collaborazioni artistiche; bisogna attendere il mese di ottobre per avere finalmente la possibilità di ascoltare il primo album ufficiale di Geolier: “Emanuele”. In questo album diretto artisticamente da Dat Boi Dee, sono ospiti LuchèGuéMV Killa e Lele Blade.

La sua attività artistica continua con importanti collaborazioni e partecipazioni in album di atisti quali, Clementino, Anna Tatangelo, Sfera Ebbasta,Rocco Hunt , Lazza , ed i tantissimi altri che animano la scena musicale nazionale; nel 2020 prende parte al progetto di Gigi D’AlessioBuongiorno” volto alla valorizzazione di artisti napoletani. La sua partecipazione come featuring si dipana per tutto il 2020 ma non tralascia mai di lavorare per il suo nuovo album; si arriva così fino al 6 Gennaio 2023, quando produce il suo secondo album ufficiale, intitolato “Il Coraggio dei Bambini” .

All’ultimo censimento, il sito ufficiale di Geolier su Youtube conta 644Mila iscritti!!! Un gran numero per un talento che non si può più indicare come emergente, ma solamente come: AFFERMATO!

Qeusta la scaletta dei brani eseguiti:

  • 2 secondi
  • so fly
  • M vulev fa ruoss
  • narcos /Maradona meta
  • nun s ver
  • capo
  • Hermes
  • Chiagne
  • Na catena
  • Monday
  • Moncler
  • L’ultima canzone
  • Come Vuoi
  • Amo ma chi t sap
  • Cadillac
  • Extendo
  • Fuego
  • P Secondiglian
  • X Caso
  • M Manc
  • Soldati
  • Il male che mi fai
  • Money
  • Give you my love

Con il bis concesso sulle note di “Come vuoi

I SIERRA aprono la loro stagione musicale al Monk di Roma

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

I SIERRA aprono la loro stagione musicale al Monk di Roma

Roma 04 giugno 2023

Foto e articolo di Grazia Menna

Nella serata del 4 giugno 2023 il duo musicale italiano dei  Sierra,  formatosi nel 2017 e composto da Medium (pseudonimo di Massimo Gaetano) e Sila Bower (pseudonimo di Giacomo Ciavoni), ha inziato la stagione musicale dal Centro culturale “Monk” di Roma.

Attivi nella scena “alternative rap” capitolina, pubblicano in maniera indipendente e continuativa, mixtape, canzoni e video creandosi sin da subito un folto seguito, che  ha gremito la sala anche al Monk.

Nel 2019 sono saliti alla ribalta a livello nazionale quando sono entrati a far parte del cast della tredicesima edizione di X Factor Italia, dove sono arrivati tra i finalisti. Il loro singolo “Enfasi“, prodotto da Big Fish, ha raggiunto l’11ª posizione dei singoli più venduti e ha ottenuto la certificazione di Disco di Platino dalla FIMI con oltre 70.000 copie vendute a livello nazionale.

Nel 2020 hanno pubblicato i singoli “Come mai”, “Senza di te” e “Alla fine ti passa“. Nel 2021 è uscito invece per Sony Music Italy il loro secondo album “Profondamente“, che è stato anticipato dal singolo “Mezze lune“. Dopo un periodo di pausa durato diversi mesi, il duo torna sulla scena musicale nel dicembre del 2022 con la pubblicazione di tre singoli a distanza di pochi mesi, “Solitudine“, “Poseidon” e “Carpe diem“.

I Sierra hanno regalato al pubblico presente, un concerto composto da tutti i brani sopra elencati.

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Grazia Menna
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