La staffetta in bicicletta in ricordo delle vittime del massacro delle Fosse Ardeatine

in CRONACA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY/POLITICA/SOCIETA’ by

“Domenica come le staffette partigiane. In bicicletta contro il fascismo, le guerre, il patriarcato.
Per la democrazia, la pace, la libertà. Per i diritti, la solidarietà, il lavoro, l’eguaglianza.”

Così recita il comunicato che ha annunciato lo svolgimento, la scorsa Domenica, di una staffetta ciclistica davvero speciale. Ad ottant’anni dal massacro delle Fosse Ardeatine, in cui, il 24 Marzo 1944, per mano dei nazisti, morirono ben 335 persone, tra civili, prigionieri, politici, ebrei e militari, il mondo della cultura vuole ricordare quelle vittime innocenti e riaffermare ancora una volta l’opposizione ferma ad ogni forma di violenza.


Sceglie di farlo con una staffetta che simbolicamente si riallaccia a quelle staffette partigiane così importanti nel corso della guerra per far circolare i messaggi fra i vari gruppi e contrastare il fascismo.

Il punto di ritrovo per tutti, in una Domenica mattina che sa di sole e di primavera, è Piazza Vittorio Emanuele a Roma. Tanti, tantissimi i partecipanti che si raccolgono fuori dai giardini della piazza con le loro biciclette, pronti a pedalare per la città fino alle Fosse Ardeatine per portare un messaggio di pace universale. A dare il via alla manifestazione il regista Andrea Segre e Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!.
In questa sede, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco prestano le loro voci alla lettura di brani di Primo Levi e della staffetta partigiana Tina Anselmi. Presente con un suo intervento anche la presidente di Emergency, Rossella Miccio.
Tra i principali promotori dell’evento, dona il suo contributo in musica, prima di salire in sella alla sua bicicletta ed unirsi alla pedalata collettiva, anche il cantautore Vinicio Capossela, che esegue un brano contenuto nel suo ultimo album “Tredici canzoni urgenti” e dedicato alle donne partigiane della staffetta, intitolato per l’appunto “La staffetta in bicicletta”.

Il corteo di ciclisti parte poi alla volta della prima tappa, Via Tasso, dove un tempo risiedeva il quartier generale dei gerarchi nazisti a Roma, e dove ora ha sede il Museo della Liberazione, depositario della memoria storica degli orrori dell’occupazione. Qui, accanto alle antiche mura romane, interviene la presidente dell’ANPI di Roma, Marina Pierlorenzi, mentre gli attori Francesco Acquaroli e Barbara Esposito danno lettura di alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza: Guerrino Sbardella e Lidia Beccaria. Per non dimenticare mai, per omaggiare chi ha dato la vita per un ideale di pace e libertà ed incitare sempre a seguire il loro esempio.

Ancora una fermata lungo il percorso verso la meta finale delle Fosse Ardeatine. Gli staffettisti pedalano ancora fino a Porta San Paolo, dove, all’ombra della Piramide Cestia, i partecipanti si radunano per ascoltare Elio Germano e Jasmine Trinca che recitano brani del martire delle Fosse Ardeatine Don Pietro Pappagallo. Intervengono anche il regista Nanni Moretti e Maurizio Landini, segretario generale della CGIL.

Sorridenti ed instancabili gli staffettisti salgono poi nuovamente in sella, diretti verso la destinazione finale. Approdano nel cortile antistante il Mausoleo delle Fosse Ardeatine e si radunano tutti in un grande circolo, per ascoltare ancora la voce di Vinicio Capossela, prestata questa volta alla lettura delle lettere di alcuni martiri delle Fosse Ardeatine, e l’accorato appello don Luigi Ciotti, presidente di Libera, per una società rivolta alla pace ed alla lotta contro ogni sopruso ed ingiustizia. Presenti anche Miguel Gotor, Assessore alla Cultura del Comune di Roma, e Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII municipio di Roma.
La chiusura della giornata è affidata ad un’ospite speciale: la partigiana Luciana Romoli, conosciuta durante la guerra con il nome di battaglia di Luce. Alla sua voce ancora forte e determinata, va il compito di ricordare, ancora una volta, il valore di lottare sempre per i propri ideali e combattere ancora per un mondo più giusto, libero e senza guerra.

E per citare ancora una volta le parole degli organizzatori, ricordiamo che da parte nostra l’imperativo sempre più urgente è:

“Oggi più che mai, in un’Italia e un’Europa attraversate dalla crescita del ritorno di pericolosi fantasmi, della guerra e di disumane discriminazioni, è nostro compito diventare staffette della democrazia, della pace della solidarietà e dei diritti.
Unire le lotte, costruire presidi di giustizia, difendere le minoranze, combattere le prevaricazioni.”.

La manifestazione è stata promossa da:
Francesco Acquaroli
Marco Bellocchio
Sonia Bergamasco
Vinicio Capossela
Ascanio Celestini
Paolo Calabresi
Emma Dante
Giancarlo De Cataldo
Don Luigi Ciotti (presidente di Libera)
Elio Germano
Fabrizio Gifuni
Nicola Lagioia
Maurizio Landini (segretario generale della CGIL)
Giulio Marcon (portavoce di Sbilanciamoci)
Valerio Mastandrea
Rossella Miccio (presidente di Emergency)
Tomaso Montanari
Moni Ovadia
Gianfranco Pagliarulo (presidente dell’ANPI),
Andrea Pennacchi
Paolo Pierobon,
Andrea Segre,
Jasmine Trinca

 

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*