Nuovi aiuti per l’Ucraina da parte dell’Italia

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L’Italia risponde alla richiesta di aiuto del presidente Ucraino Zelensky. Con un discorso al Senato, il presidente Mario Draghi annuncia i nuovi aiuti che l’Italia fornirà all’Ucraina, che si aggiungono a quelli di venerdì scorso riguardanti equipaggiamenti per la protezione individuale e civile.

Durante il suo discorso al Senato, il Presidente Mario Draghi ha analizzato l’invasione in Ucraina, sostenendo “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa. Che gli orrori che avevano caratterizzato il novecento fossero mostruosità irripetibili. Le immagini che ci arrivano da Kiev, Kharkiv, Maripol e dalle altre città dell’Ucraina in lotta per la libertà segnano la fine di queste illusioni. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Molti si erano illusi che le istituzioni multilaterali create dopo la guerra mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre. Che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. L’aggressione premeditata e immotivata della Russia verso un paese vicino ci riporta indietro di ottant’anni. […] Ora tocca a noi reagire. L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte. […] L’Italia è impegnata in prima linea per sostenere l’Ucraina dal punto di vista umanitario e migratorio. In stretto coordinamento con i partner europei e internazionali. La situazione umanitaria è sempre più grave.”

In quest’occasione, Draghi ha quindi ribadito l’impegno della nazione a fornire gli armamenti necessari all’Ucraina. Già in precedenza, con lo stanziamento di 12 milioni, per la fornitura di materiale bellico, era stato deciso di inviare equipaggiamenti per la protezione individuale e della popolazione civile a Kiev. Parliamo di elmetti e giubbotti antiproiettile, dispositivi per individuare le mine e altri ordigni esplosivi. C’è stata poi l’aggiunta di 3 milioni per le iniziative di protezione civile che prevedono l’invio di 200 tende da campo che forniranno circa mille posti letto.

Dopo le decisioni odierne, gli armamenti che verranno inviati in Ucraina dovrebbero riguardare sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai. Sono tutti strumenti efficaci nel contesto del conflitto urbano e di resistenza, essendo di facile trasporto ed utilizzo. Di fatti, sono tutti strumenti che possono essere utilizzati anche da civili con un minimo addestramento. In particolare i missili anticarro o gli Stinger antiaerei a infrarossi, che dovrebbero essere inviati nell’ordine delle centinaia; mentre le mitragliatrici pesanti o le più leggere dovrebbero essere una migliaia.

Bookreporter Settembre

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