Il Niger è un paese nel cuore dell’Africa subsahariana, più precisamente nella regione del Sahel, una delle più povere del mondo a causa dell’instabilità politica presente da decenni. Il tasso di analfabetismopresenta percentuali importanti: circa il 40% nei giovani uomini che hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, dato che nelle donne raggiunge punte superiori al 70%. Non è un caso, dunque, se l’Indice di Sviluppo è il più basso del pianeta.
CBM è un’organizzazione umanitaria che opera nei Paesi in via di sviluppo,impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile. Presente nel panorama internazionale fin dal 1908 ha globalmente realizzato 460 progetti in 48 Paesi, per un totale di oltre 4 milioni di beneficiari raggiunti.
L’impegno di CBM Italia
CBM Italia Onlus è stata fondata a Milano nel 2001 e la sua mission è la stessa di CBM: quella di creare condizioni migliori per le persone con disabilità rendendo la società più inclusiva. Opera, oltre che in Africa, Asia e America Latina, anche in Italia.
Un impegno importante è quello che porta avanti attraverso la campagna “Break the Cycle”, nata con l’obiettivo di spezzare il ciclo che lega disabilità e povertànei Paesi più poveri del mondo. Si tratta di 26 progetti che interessano gli Stati di Africa, Asia e America Latina che hanno come temi la salute, l’educazione e l’inclusione sociale. Al centro ci sono le persone con disabilità e i loro diritti grazie all’approccio CBID, Community Based Inclusive Development, che permette di lavorare insieme alle comunità per ottenere uno sviluppo inclusivo.
La lotta di CBM in Niger
Il progetto in Niger di CBM Italia, Intervento di miglioramento dell’accesso alle strutture educative nella regione di Diffa, è realizzato con il cofinanziamento dell’AICS(Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo),coordinato dal CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), capofila del progetto,e in partnership con l’ONG locale Tchida. L’obiettivo è quello di favorire l’accesso e l’inclusione di bambini e adolescenti nelle strutture educative della regione di Diffa in particolare nel comune di Chetimari. Si tratta di una delle regioni più povere del Paese, dove il tasso di abbandono scolastico è piuttosto alto.
Gli interventi previsti all’interno del progetto di CBM sono:
- Formazione degli insegnanti sulle metodologie pedagogiche inclusive.
- Adattamento delle strutture al fine di sensibilizzare sull’inclusione attraverso la riduzione delle barriere architettoniche in 24 classi, in modo da renderle accessibili agli studenti con disabilità.
- Sensibilizzazione delle comunità sull’educazione inclusiva.Questi interventi interessano studenti, insegnanti, famiglie, ma anche autorità leader e autorità locali. L’obiettivo è quello di coinvolgere le diverse figure della società affinché i siano promossi piani d’inclusione e sviluppo all’interno dei contesti di riferimento.
- Formazione di attori umanitari in Disability mainstreaming nei contesti di emergenza ed Educazione inclusiva.
L’obiettivo di CBM è quello di contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, rendendo possibile l’accesso alle strutture per gli studenti con e senza disabilità. Nell’ottica di una società inclusiva in cui ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale.
Photo Credit – CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli)