Elezioni USA, campagna elettorale e interferenze straniere

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Si terranno il 3 Novembre 2020 le 59° elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti d’America, evento cruciale per la vita del Paese. A fronteggiarsi sono Donald Trump per il Partito Repubblicano e Joe Biden per il Partito Democratico. Elezioni ‘indirette’- gli elettori eleggono i cosiddetti grandi elettorichiamati, in seguito, ad eleggere il presidente e il suo vice-, l’evento ha destato attenzione nonché preoccupazione ai Paesi stranieri. Quest’ultimi hanno messo in pratica metodi occulti nel tentare di influenzare le preferenze degli elettori, di cambiare le politiche, di incrementare le tensioni all’interno degli Stati Uniti e di modificare la stessa infrastruttura elettorale.“Molti attori stranieri hanno una preferenza sul vincitore delle elezioni, che esprimono attraverso dichiarazioni e azioni scoperte e sempre più raramente coperte”, ha spiegato ,William R. Evanina, il direttore del National Counterintelligence and Security Center.A meno di 100 giorni, infatti, è allarme sicurezza informatica: Cina, Russia e Iran, nel tentativo di interferire nel voto, potrebbero far ricorso a hacker sponsorizzati dai rispettivi governi.

Secondo l’Intelligence Usa, la Russia ha intrapreso un’offensiva, come avvenne nel 2016, volta a denigrare Joe Biden- per il suo sostegno a Barack Obama e il sostegno apportato all’opposizione a Vladimir Putin –  e a far rieleggere Donald Trump, mentre la Cina spera che Donald Trump perda le elezioni, anche se non ha attuato delle azioni per intervenire nel voto. Ma lo stesso Trump, in occasione di un briefing tenutosi a Bedminster, ha affermato “Sono l’ultima persona che la Russia vuole vedere in carica”.

A partire dalle nuove sanzioni imposte a figure di primo piano a Hong-Kong, i rapporti Usa- Cina stanno ancor più deteriorando. Come già accennato prima, la Cina vuole che Trump perda, reputandolo, oltre che nemico, ‘imprevedibile’.

“Riteniamo che la Cina preferisca che il presidente Trump non vinca la rielezione. La Cina sta espandendo i suoi sforzi di influenza in vista del novembre 2020 per plasmare il contesto politico negli Stati Uniti, fare pressione sugli uomini politici che vede in contrasto con gli interessi della Cina e per controbattere alle critiche nei confronti della Cina”,secondo quanto riportato dal documento redatto da Evanina.

Nel documento, si fa riferimento, inoltre, a un altro Paese che desta preoccupazione, l’Iran. Teheran ha lo scopo di minare le istituzioni democratiche statunitensi, il presidente Trump e di dividere il popolo americano in vista delle elezioni. Per far questo, il Paese sta focalizzando i suoi sforzi su interferenze online, come la diffusione di disinformazione sui social media e la diffusione di contenuti anti-americani nel mondo digitale. Il motivo di tutti questi sforzi si deve alla convinzione secondo cui la rielezione di Trump in qualità di presidente comporterebbe una continuazione della politica di pressione degli Stati Uniti nel tentativo di fomentare il cambiamento di regime in Iran.

Michela Chillemi

Bookreporter Settembre

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