Dedem spa, dalle cabine per fototessere alla stampa 3D per presidi sanitari

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Valvole che consentono di trasformare le maschere subacquee di Decathlon in respiratori, microcomponenti di presidi di protezione per il personale medico, un progetto – al momento in fase di test – per realizzare mascherine filtranti riutilizzabili a norma. Il tutto tramite stampa 3D. È la riconversione ai tempi del Coronavirus del Gruppo Dedem Spa.

Oggi è pronto il primo lotto di 50 valvole progettate dalla Isinnova e stampate da Dedem. A consegnarle alla Protezione Civile di Aqui Terme – comune piemontese dell’alessandrino, il cui ospedale aveva espresso questa necessità – è l’azienda Bisio Progetti, eccellenza italiana in prima fila nel medicale, che ha prontamente risposto al grido d’aiuto del suo territorio, trovando in Dedem un entusiasta alleato. Il Gruppo ha offerto piena disponibilità per accogliere ulteriori richieste provenienti da strutture ospedaliere e sanitarie in prima linea nella lotta al Covid19.  L’azienda è anche in corsa contro il tempo per reperire i filtri e superare le ultime difficoltà tecniche per mettere a punto il progetto di stampare in 3D, a partire da poliammidi come il PA12, mascherine filtranti dalla classe FFP1 alla classe FFP3, senza valvola, riutilizzabili.

Così Dedem, la storica azienda 100% italiana che produce e gestisce le cabine per fototessera dal loro approdo in Italia, prova a rispondere alla crisi che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese.

Da poco più di un anno, nell’ambito di un percorso di innovazione e differenziazione, l’azienda si è specializzata nella stampa 3D, divenendo – con l’acquisizione di due eccellenze del settore quali Selltek e Prototek – uno dei più rilevanti player nazionali nel campo del 3D e l’unica realtà in Europa nella quale convivono service e rivendita autorizzata. Ora Dedem cerca con il suo know how di dare una risposta all’SOS lanciato dal Paese e stampa senza sosta presso i propri stabilimenti di Valenza (Alessandria) e Ariccia (Roma) pezzetti che potrebbero fare la differenza per la vita di molti.

“Di fronte alla tempesta che ci ha travolto tutti” – racconta l’Amministratore delegato del Gruppo Dedem, Alberto Rizzi -, abbiamo pensato a come potevamo renderci utili per il Paese con le nostre competenze. Così abbiamo deciso di contribuire a realizzare gli oggetti che più mancano e servono in questo momento con ciò che sappiamo fare, la stampa 3D. Alla massima velocità possibile i nostri tecnici hanno rivoluzionato la produzione: oltre alle valvole, speriamo di riuscire a produrre in tempi brevi mascherine confezionate interamente da noi”.

 

Bookreporter Settembre

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