XXXesima Conferenza Internazionale del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

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European Affairs intervista Rosario Valastro, Vicepresidente Croce Rossa Italiana (CRI)

 

Nella città elvetica di Ginevra è stata ufficialmente inaugurata la XXXesima Conferenza Internazionale della Croce Rossa Italiana e della Mezzaluna Rossa. Si tratta del più importante forum globale di discussione sul diritto internazionale umanitario, ovvero quell’insieme di norme che, durante un conflitto, mirano alla protezione della popolazione civile, anche regolando l’impiego di armamenti, mezzi e metodi di guerra. Nell’ambito della Conferenza si sono svolti i lavori per l’elezione dei rappresentati della Commissione Permanente del Movimento Internazionale. European Affairs ha intervistato il Vicepresidente della CRI Rosario Valastro.

 

– Giornata di voti e di votazioni a Ginevra: quali sono i progetti a medio termine per la Croce Rossa e Mezza Luna Rossa? Cosa definirà questa votazione all’interno dell’Organizzazione?

Sì, siamo nel pieno delle votazioni per le elezioni della Commissione permanente qui a Ginevra. La Commissione permanente è l’organo supremo del Movimento, l’organo che ne garantisce l’unità e la coesione essendo espressione di tutte le varie entità che lo compongono. Mi riferisco alle Società nazionali di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, agli Stati che hanno ratificato le Convenzioni di Ginevra, alla Federazione Internazionale e al Comitato Internazionale di Croce Rossa. La Commissione è composta da 9 membri, di cui 5 eletti in questa sede e 4 di diritto. Il suolo ruolo, come ho detto, è quello di armonizzarne le componenti del Movimento, rappresentandone le supreme istanze, anche nelle condizioni più delicate e complesse.

– Quali sono i temi più rilevanti che sono stati affrontati dalla Croce Rossa e Mezza Luna Rossa nel corso del 2019 e di questa Conferenza?

Le tematiche della 33esima Conferenza Internazionale sono particolarmente cruciali ed interessanti. Si va dall’analisi odierna dello Stato del diritto internazionale umanitario, alle nuove vulnerabilità, passando per le migrazioni, per l’importanza della salute mentale, nonché per la fiducia che un’Organizzazione umanitaria deve avere nei confronti dei propri utenti, dei propri donatori, e degli Stati di cui è ausiliaria.

– Quali sfide dovrà affrontare l’Organizzazione nel corso del 2020? Quali obiettivi si propone di realizzare?

Diciamo che le sfide e gli obiettivi del futuro non possono che tener conto di quello che è stato questo 2019. Quest’ultimo è stato infatti un anno particolare, in cui il Movimento si è misurato con la crisi venezuelana, riuscendo nell’impresa di far entrare gli aiuti necessari all’interno del Paese, grazie soprattutto a un impegno diretto del Presidente della Federazione Internazionale Francesco Rocca. Speriamo, nel prossimo futuro, di a continuare sulla linea tracciata dal piccolo Alvin, aiutando le migliaia di bambini che purtroppo vivono nei campi profughi in Libano e in Siria, a rientrare nelle loro Nazioni di appartenenza.

Bookreporter Settembre

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