Importantissimo scambio di prigionieri di guerra tra Ucraina e Russia

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Il sette settembre, dopo lunghe e intense trattative, è avvenuto lo scambio tra le autorità ucraine e russe di 70 prigionieri di guerra (35 per parte), che potrebbe essere un primo ed importante passo verso una definitiva pace della guerra che ormai da anni affligge la regione della Crimea.

Lo scambio è arrivato al termine di lunghe e difficoltose trattative condotte dal Presidente russo Putin e da quello ucraino Zelensky, che si è detto fiducioso nella riapertura di un dialogo costruttivo tra Kiev e Mosca. Tra i prigionieri ucraini liberati ci sono 24 marinai della Marina Militare di Kiev, catturati l’anno scorso dopo uno scontro navale a largo della Crimea, e il regista ucraino Oleg Sentsov, condannato nel 2015, dopo un discusso processo, a 20 anni di carcere con l’accusa di terrorismo. Da parte russa, invece, dopo un iniziale riservo da parte delle autorità di Mosca, è stato reso noto che tra i prigionieri liberati vi sono l’ex comandante separatista Volodimir Tsemakh e Kirill Vyshinsky, capo dell’ufficio ucraino dell’agenzia di stampa Ria Novosti, accusato di tradimento da Kiev.

 

La notizia dello scambio ha da subito creato una grande onda di entusiasmo da parte di tantissimi leader mondiali. Uno dei primi è stata la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha giudicato la notizia come un segnale di speranza, dicendosi felice per la liberazione dei prigionieri ucraini. Auspica inoltre che le parti continuino a lavorare per dare piena attuazione agli accordi di Minsk. Dello stesso avviso è anche il Ministro degli Esteri Francese Jean-Yves Le Drian, il quale dichiara in una nota che lo scambio aiuterà a rasserenare gli animi, creando terreno fertile per futuri negoziati.

Anche il Presidente statunitense Donald Trump ha salutato la notizia con entusiasmo, definendo l’accaduto come un passo gigantesco verso la pace, congratulandosi con le due nazioni per il lavoro svolto.

Da parte dell’UE, invece, sono arrivate le congratulazioni del neo Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che, in un tweet, ha espresso la felicità per la liberazione del regista ucraino Oleg Sentsov, descrivendolo come un uomo che si è sempre battuto a favore della democrazia e dei Diritti umani. Il Presidente per di più si auspica di potergli consegnare di persona il premio Sacharov, da lui vinto nel 2018, un riconoscimento dato dal Parlamento europeo alle persone o Organizzazioni che abbiano speso la loro vita nella difesa dei diritti dell’uomo.

Non sono mancate poi le affermazioni di entusiasmo da parte della Farnesina, che si è detta contenta di questo evento, che spera possa contribuire a rinsaldare le relazioni bilaterali tra i due paesi e attuare in maniera completa gli accordi di Minsk.

 

Questo scambio di ostaggi riveste un ruolo fondamentale nella complessa e delicata situazione della Crimea, sia per il grande numero di prigionieri liberati, sia per l’inizio di un dialogo costante tra i due paesi. In conclusione, questo grandissimo entusiasmo, dimostrato da tutti i maggiori stati e Organizzazioni mondiali, potrebbe aiutare a creare un terreno fertile per aiutare il riavvicinamento tra Kiev e Mosca, che in questi anni si è rivelato di difficile soluzione nonostante i vari tentativi di normalizzazione.

 

Bookreporter Settembre

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