Almeno 30 feriti, di cui 6 poliziotti, a seguito di tre autobombe esplose davanti al Palazzo di Sicurezza e ad un tribunale de Il Cairo: “Un uomo ha improvvisamente arrestato la propria vettura davanti all’edificio della Sicurezza nazionale, è saltato fuori ed è fuggito a bordo di una motocicletta che seguiva il veicolo”, ha riferito il Ministro degli Interni egiziano.
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A sorpresa, la natura di questa azione terrorista potrebbe non essere jihadista. Il gruppo Black bloc ha infatti rivendicato l’attentato. “Annunciamo la nostra completa responsabilità per le esplosioni di poche ore fa”, hanno affermato i responsabili dell’organizzazione tramite il proprio profilo Facebook. Essi ha inoltre spiegato che questa è una risposta all’arresto di molte persone trattenute in prigione per reati politici e di opinione.
Dopo le leggi antiterrorismo approvate da al Sisi appena tre giorni fa, questo atto terroristico è una chiara denuncia della linea dura e illiberale intrapresa dal governo egiziano.Infine, potrebbe essere la prima azione violenta di matrice antiislamista nel Paese, se le responsabilità del gruppo Black bloc venissero accertate.
Giacomo Pratali
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