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Progressive

The Winstons, la musica torna al passato

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Per assistere a un concerto come fossimo nel passato, diciamo fine anni ’60 e pieni anni ’70 basta scegliere un gruppo che al di là di essere bravissimi musicisti è certamente un gruppo di amici, quasi fratelli.

The Winstons infatti hanno addirittura scelto tre nomi decisamente come fossero una famiglia; Enro WinstonRob Winston e Linnon Winston, praticamente Enrico Gabrielli, Roberto Dell’Era e Lino Gitto e rappresentano un modo di concepire la musica che è difficile trovare nel mondo di oggi e soprattuto in Italia; virtuosismi e capacità destinate però al suonare per piacere, e suonare come se davvero volessero proiettarsi indietro nel tempo, un misto di psichedelica e progressive, quasi fossimo a cena tra i Pink Floyd e i Beatles, sicuramente in Gran Bretagna, ma tutto realizzato nel nostro paese, addirittura dischi registrati tra studi che hanno visto suonare il pianoforte di Gino Paoli oppure i ricordi di Toto Cutugno, per non parlare poi di Morricone.

Ieri sera in concerto per il loro tour a Largo, per una volta un posto che solitamente vede terminare le sue serate con dj set danzanti ma che invece stavolta si è concesso il lusso di affidare il palco a tre maestri di musica con tre album alle spalle (come gruppo, perchè altrimenti presi singolarmente non finiremmo di raccontare delle svariate collaborazioni).

In apertura Black Snake Moan.

Steve Hogart – A Naturally Peculiar Evening

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Steve Hogarth, storica voce dei Marillion è tornato a Roma sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per presentare il suo “A Naturally Peculiar Evening“.
Lo spettacolo diviso in due parti ha visto dapprima il cantante inglese nelle vesti di solista, mentre nella seconda parte è stato accompagnato, nell’ormai consolidato connubio, dalla band romana RanestRane. Nel concerto Hogart ha proposto i suoi maggiori successi e quelli della band inglese di cui è il frontman, non sono mancate inoltre le fini interpretazioni di successi di artisti come Leonard Cohen, David Bowie, Simon & Garfunkel ed altri.

Di seguito la nostra galleria fotografica

Van Der Graaf Generator

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Auditorium Parco della Musica – Roma 03.05.2022

Il pomeriggio inizia con la presentazione, alla libreria dell’Auditorium Parco della Musica  del nuovo libro di Paolo Carnelli, “Van der Graaf Generator – BEHIND & BEYOND: Le storie dietro le copertine”.

Paolo grande cultore della storica band inglese, ripercorre quelle che sono state le storie ed i segreti presenti dietro tutte le copertine dei Van der Graaf Generator dal 1969 a oggi, grazie a decine di testimonianze raccolte direttamente dai protagonisti (artisti, musicisti, grafici, fotografi, designer, manager, responsabili commerciali), e alle riproduzioni delle cover di tutti i dischi dei Van der Graaf Generator e di tantissime immagini inedite. Non un semplice catalogo per collezionisti, quindi, ma una collezione di storie. 

La prefazione è di Peter Hammill, che scrive: “Nel corso degli anni abbiamo avuto la fortuna di lavorare con degli artisti e direttori artistici eccezionali, che si sono presi la responsabilità di disegnare e cucire i ‘vestiti’ giusti per la nostra musica. In questo libro troverete una ricostruzione meticolosa e un’analisi approfondita del percorso che ha portato alla loro creazione”. A condurre l’incontro Guido Bellachioma direttore della rivista Prog Italia, presente anche Claudio Trotta (Barley Arts) e Emilio Maestri.

La giornata ovviamente si conclude con il concerto dello storico trio inglese, Peter Hammill  (voce, chitarra, pianoforte), Hugh Banton (tastiere, basso elettrico, chitarra) e Guy Evans (batteria), con oltre 50 anni di carriera alle spalle, consacrano con questo tour i festeggiamenti di uno dei gruppi capostipite del progressive mondiale di tutti i tempi. Quello dei Van Der Graaf non è stato un percorso lineare, infatti si sciolgono nel 1978 per poi riunirsi nel 2005, anche se di fatto nel periodo di mezzo si ritrovano spesso a suonare assieme.

Da qui la scelta dei brani in scaletta, provenienti da album appartenenti ai due distinti periodi e sicuramente apprezzati dai numerosi presenti nella sala Sinopoli dell’Auditoium di Roma.

Scaletta:
Interference Patterns (Trisector – 2008)
Over the Hill (Trisector – 2008)
A Louse Is Not a Home (The Silent Corner and the Empty Stage – Hammill soloist – 1974 )
All That Before (Trisector – 2008)
Alfa Berlina ( Do Not Disturb – 2016)
Go ( Do Not Disturb – 2016)
La Rossa (Still Life – 1976)
The Sleepwalkers (Godbluff – 1975)
Room 1210 ( Do Not Disturb – 2016)
Man-Erg (Pawn Hearts – 1971)

Encore:
Refugees (The Least We Can Do Is Wave to Each Other – 1970)

La galleria delle immagini

Claudio Enea
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