Il magazine della tua Città

Tag archive

obike

Bike sharing, un progetto ambientale naufragato su Roma

in CRONACA by

Naufraga violentemente il progetto di bike sharing su Roma, che nella sua breve esperienza sul territorio capitolino raccoglie ampi fallimenti.

Probabilmente non è stata capita dai romani un’eccellente iniziativa d’impatto ambientalista, per girare meglio la Città e diminuire l’utilizzo delle auto nella zona romana. 

Le aziende che gestivano questo servizio hanno chiuso i battenti o stanno per intraprendere questa strada, come nel caso di Goobee.bike e l’ormai prossima Obike: non solo bilanci passivi per queste realtà commerciali, ma anche seri problemi tecnici che hanno spinto piattaforme ad allontanarsi dal mercato romano.

Queste realtà si sono trovate a fare i conti con evidenti danni alle loro biciclette, vandalizzate o addirittura rubate sul territorio di Roma. Velocipedi fatti sparire dopo averli privati del localizzatore interno, mezzi fatti a pezzi, buttati nel Tevere o addirittura presi a sassate per il divertimento di qualche vandalo che ancora agisce incontrastato.

Un’iniziativa molto valida per la città di Roma, ma messa in ginocchio da una mancanza di controllo verso questi mezzi e per l’inciviltà di qualche cittadino.

Obike è prossima alla chiusura sulla Capitale, ma il suo fallimento finanziario l’ha giustificato proprio per i numerosi danni riportati nella Città Eterna.

L’ennesimo danno d’immagine per Roma che rischia di fare il giro del mondo, specie ora che la Capitale rimane l’unica città europea senza il bike sharing

Roma – come forse il resto d’Italia – probabilmente ha pagato l’inciviltà di qualcuno e una mancanza di una cultura della bicicletta, considerato come qui i cittadini preferiscono muoversi con mezzi pubblici o macchine per girare la città. Una situazione in piena analogia con la caotica Milano, dove il progetto di bike sharing non è mai realmente decollato. 

Una situazione che si pone in netto contrasto con le realtà cittadine della costa adriatica (Riccione, Cesenatico o Tortoreto), dove la bicicletta è considerata un mezzo primario nella mobilità cittadina dei propri residenti e turisti. 

L’amministrazione Raggi ha l’amaro in bocca sulla questione, viste le ampie proposte ambientaliste nel suo programma elettorale alle scorse comunali di Roma: ma cosa ha fatto per tutelare quest’innovativo – per Roma – programma di mobilità? E’ mancata una seria campagna di sensibilizzazione alla mobilità green, che interessasse il cittadino ed entrasse con dei corsi appositi nelle scuole romane. Tutte competenze del Comune di Roma e su cui mai si è mai investito: poi non lamentiamoci dei piccolo o grandi atti di vandalismo!

Il giallo delle biciclette gialle

in EDITORIALE by

Sono il simbolo della share economy romana, del bike sharing in particolare, le puoi trovare quasi ovunque, puoi parcheggiarle dove vuoi usarle per un tratto o per un giorno intero pagando e sbloccandola con una app sul telefono, sono le biciclette gialle di obike.

La societa di bike sharing, presente in 40 città sparse per 26 nazioni, ha distribuito per le strade della capitale fino a 1.700 bici dotate di un geolocalizzatore.

Una idea non nuova, adottata in altre capitali europee con grande successo dalla stessa società, perché permette a chiunque di muoversi liberamente in città, ragazzi e diversamente giovani, tutti sul due ruote, una rivoluzione per la capitale d’Italia che nel tempo aveva provato diverse soluzioni con esiti negativi.

Una idea rivoluzionaria se non si fosse scontrata in primis con l’incivilta di certi cittadini che le hanno distrutte, depredate, gettate nel fiume senza nessun motivo se non quello di postare la bravata sui social.

Delle tante biciclette distribuite sul territorio la percentuale di quelle danneggiate ci sembra altissima tanto da chiederci se l’esperimento ha avuto successo o meno.

Un altra domanda che però viene spontanea è relativa a chi paga questi danni, il servizio è redditizio o no? Le perdite chi le paga?

Una domanda lecita se si pensa che l’autorizzazione e stata data in gran fretta sembra senza comunicare ai consiglieri comunali i termini della concessione, costi, durata e altri necessari a valutare la bontà de servizio che come tante cose diventa un fattore di valutazione dei servizi turistici della città a livello mondiale, non dimentichiamo che nel 2017 sono stati 24 milioni i turisti in città, un numero non insignificante.

Gli esperimenti di bike sharing del comune di Roma sembrano essere arrivato ad un punto morto, nello scorso novembre 2017 una altra società di bike sharing la Gobee.bike si era affacciata sul mercato romano con 400 biciclette distribute nel primo e nono municipio di roma ma solo pochi mesi dopo ha gettato la spugna per l’alto numero di biciclette vandalizzate.

A resistere nonostante le evidenti prove di danneggiamenti e di aumento del degrado urbano con le biciclette nel fiume o parcheggiate nelle più improbabili posizioni tanto che ci si chiede chi paghi per tutto questo visto l’affido senza gara del servizio alla Obike da parte del comune di Roma.

Alessandro Conte
0 £0.00
Go to Top
× How can I help you?