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Margherita Vicario – Sowtime Tour 2023

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Largo Venue Roma 24.11.2023

Margherita Vicario, cantautrice e attrice romana, è tornata a Roma per due concerti sold out al Largo Venue, il 24 e il 25 novembre 2023. L’occasione è stata la presentazione del suo nuovo tour, “Shoswtime Tour 2023“, occasione per presentare pezzi nuovi, del suo poliedrico progetto “Showtime”.

I concerti sono stati un successo clamoroso, con un pubblico entusiasta che ha cantato e ballato insieme a Margherita Vicario per tutta la durata dei live. La cantautrice ha proposto un repertorio che spazia dai suoi brani più famosi, come “Canzoncina” e “Ave Maria”, fino alle nuove canzoni di “Showtime”, tra cui “Magia”, che parla della guerra vista dal punto di vista delle donne e dei bambin.

Margherita Vicario è una voce importante del panorama musicale italiano, e il suo impegno per le tematiche sociali è un esempio per molti. I suoi concerti a Roma sono stati un momento di festa e di condivisione, ma anche un’occasione di riflessione su temi importanti e attuali.

Un legame speciale con la città

Margherita Vicario è nata e cresciuta a Roma, e la città ha un posto speciale nel suo cuore. In un’intervista ha dichiarato: “Roma è la mia casa, è il luogo in cui mi sento più a mio agio. È una città che mi ha dato tanto, e io sono grata di poterla rappresentare con la mia musica.”

I concerti al Largo Venue hanno dimostrato il forte legame che c’è tra Margherita Vicario e la sua città. Il pubblico era composto da persone di tutte le età e provenienze, che hanno dimostrato di apprezzare la musica e i messaggi della cantautrice.

Un impegno sociale forte

Margherita Vicario è sempre stata impegnata in favore delle tematiche sociali, in particolare per la lotta alle discriminazioni di genere. In un’intervista ha dichiarato: “Credo che sia importante utilizzare la propria voce per parlare di temi importanti, come la violenza di genere. La musica può essere un mezzo potente per sensibilizzare le persone e promuovere il cambiamento.”

L’EP “Bingo” è un esempio concreto di questo impegno. Le canzoni dell’EP affrontano temi come la violenza di genere, la disparità di genere nel mondo del lavoro e la guerra. Margherita Vicario ha voluto utilizzare la sua musica per dare voce alle vittime di discriminazioni e per promuovere un mondo più giusto e equo.

I concerti a Roma sono stati un’occasione per Margherita Vicario di continuare a portare avanti questo impegno. La cantautrice ha invitato il pubblico a riflettere su temi importanti e a impegnarsi per un futuro migliore.

Di seguito la scaletta della prima serata e la nostra gallery

Scaletta

  1. Ave Maria
  2. Come va
  3. Astronauti
  4. DNA
  5. TPTS
  6. Canzoncina
  7. Mandela
  8. Pina colada
  9. Dove te ne vai
  10. Fred Astaire
  11. Giubbottino
  12. Nota bene
  13. Occhio ai vetri
  14. Per un bacio
  15. Se riesco parto
  16. La meglio gioventù
  17. Orango
  18. Romeo
  19. Abauè
  20. Come noi
  21. Magia
  22. Pincio

Il sogno ad occhi aperti dei folli dello Sponz Fest

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Sigmund Freud sosteneva che i pazzi altro non sono che sognatori svegli, e a ben guardare, chiunque abbia avuto modo di partecipare, anche solo in parte, alla decima edizione dello Sponz Fest appena conclusa, non può che trovarsi in completo accordo con lo psicanalista tedesco.

“Come li pacci”, ovvero come i folli, è infatti il tema dello Sponz 2023. Chi vi prende parte abbandona felicemente le redini della ragione, per lasciarsi andare ad un sogno ad occhi aperti lungo una settimana. Sette giorni di musica, danze e gioiosa pazzia, durante la quale il giorno e la notte si fondono in un’unica grande festa.

La scelta del tema della “paccia” ha permesso di includere all’interno del festival anche una serie di eventi e progetti artistici legati in vario modo al tema centrale. Fra questi spicca: “Ci.Corrispondenze Immaginarie”, un’opera d’arte partecipata pensata da Mariangela Capossela, ed iniziata nel 2022 a Volterra, che grazie alla collaborazione con suo fratello Vinicio Capossela, direttore artistico nonché eclettico ideatore e padrone di casa dello Sponz Fest, approda ora nella cornice di Calitri.

A Volterra è iniziata la corrispondenza, a partire dalle lettere scritte tra il 1900 e il 1974 dai pazienti psichiatrici internati nel più grande manicomio italiano e i cittadini che hanno aderito, con la richiesta di diventare destinatari e interlocutori. Per lo Sponz Fest i calitrani hanno ora aperto le loro case alle tracce delle corrispondenze, ospitandole e accogliendo chi vorrà leggerle.

Non solo musica dunque, ma anche arte, impegno sociale, incontri con autori e studiosi, tra cui Ermanno Cavazzoni, Marco Rovelli e Piero Martin per una kermesse che ha tanto, tantissimo da offrire.

Davanti all’ufficio delle poste è comparsa perfino una “gabbia di matti” costruita dall’instancabile Dum Dum, già autore della geniale trebbiatrice volante. Al suo interno un letto di contenzione, scatole di psicofarmaci sotto chiave, e, a fluttuare in alto, ritratti estemporanei e folleggianti dei partecipanti allo Sponz, scattati e stampati dal fotografo Simone Cecchetti in tempo reale.

Dal 20 al 23 Agosto il festival si snoda per l’Alta Irpinia, muovendosi tra i vari villaggi, per approdare poi  il 24 a Calitri, animare le sue piazze e i suoi vicoli, e concludere infine i festeggiamenti degli ultimi due giorni sulla collina di Gagliano, ribattezzata per l’occasione Montecanto.

Salendo in alto sopra al paese, gli “sponzati” raggiungono il ballodromo, quel paese delle meraviglie ideale, in cui, come Lewis Carroll insegna, sono tutti matti, e dove la follia positiva aiuta a sopportare la pazzia negativa del mondo odierno allo sbando.

Allo sguardo di chi approda impavido sulla collina si mostra un enorme pista da ballo, un luna park ideale, fatto di un palco più grande e due casse armoniche illuminate come coloratissime giostre. Lì, sui quei tre palchi, si alternano, in un unico lunghissimo concerto per due serate consecutive, artisti eclettici e variegati, ed il pubblico si trova a ruotare danzando instancabile verso l’uno o l’altro palco al grido di “Farciti rota! Rota!” fino alle prime luci dell’alba.

Tantissimi i nomi che si avvicendano con il compito di far ballare gli sponzati. Piedi scalzi, sandali e cappelli di paglia in testa, i presenti si scatenano fino a far alzare la polvere sulle note trascinanti degli intramontabili Skiantos, di Nino Frassica e i Los Plaggers con i loro medley di cover esilaranti e di tanti altri artisti. Le immancabili Banda della Posta e Orchestrina di Molto Agevole riportano in auge balli e canzoni di altri tempi, e trasformano il ballodromo in balera.

A loro si aggiungono ancora, fra gli altri, Samuele Bersani, Margherita Vicario, Paolo Rossi con il suo humour travolgente, l’argentino Daniel Melingo, con le sue movenze sinuose e affascinanti, MintchoGarrammone, gioiosamente carismatico, e il pirata Bobo Rondelli con le sue incursioni a sorpresa in veste di Keith Richards o Mick Jagger.

L’eclettico Vinicio Capossela, capitano ideale di questa nave di folli instancabile, accompagnato dalla sua Rolling Sponz Review, rivisita tanti dei suoi brani più famosi, e non si risparmia un secondo, duettando più volte con gli altri musicisti e regalando ai suoi fan momenti indimenticabili.

A regalare poi una parentesi di  poesia pura, con la sua voce che fa vibrare le corde dell’anima, e la sua fisicità fragile e diafana, sul palco grande, in apertura dell’ultima serata, arriva anche il cantautore Micah P. Hinson. Con il suo fare da gentleman di altri tempi Hinson strega tutti i presenti trasformando il vallone di Montecanto al crepuscolo in un luogo in cui il tempo sembra sospeso, e nel quale le sue melodie si fanno tramite per il passaggio ad una dimensione parallela ed onirica. Un momento magico, che ben si sposa con il successivo incontro dal sapore Felliniano che giunge al termine della serata, come a voler idealmente porre delicatamente fine al sogno ad occhi aperti che è stato lo Sponz.

Terminati i balli sulle note della fanfara balcanica Fa Fath Al, mentre le tenui luci dell’alba accarezzano la collina, l’ultima immagine che conservo è quella di una coppia di mimi che ballano silenziosamente sulla strada di ritorno da Montecanto, danzando leggeri sulle note di una musica che solo loro possono sentire. Una visione surreale eppure perfettamente coerente con l’aura di surreale “paccia” che ha caratterizzato questo Sponz Fest 2013. Solo chi ha avuto modo di parteciparvi può capire.

 

Qui sotto le galleries delle ultime due serate:

Prima serata: Venerdì 25 Agosto

Seconda serata: Sabato 26 Agosto

 

Chiara Lucarelli
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