Assolto dopo anni di gogna mediatica l’avvocato Cerroni finalmente si lascia andare ad un pianto liberatorio dopo la lettura della sentenza.
Nessuna associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti solidi e urbani a Roma e nel Lazio, questa la sentenza definitiva del processo che ha visto coinvolto il proprietario della discarica di Malagrotta, una delle attività del gruppo Cerroni che vanta attività di smaltimento in tante regioni d’Italia e all’estero.
“Non chiedevo il premio ma il castigo proprio no, dopo tutto quello che ho fatto nella vita e per Roma, che ho amato tanto”, ha detto, “Sapete quante volte ho detto ditemi, che io la sistemo. Cosa farò ora? Continuerò a fare quello che ho sempre fatto: voglio morire lavorando. Cerco solo di lavorare, produrre, fare bene perché questo Paese ne ha bisogno”.
Una sentenza che arriva a pochi giorni dal compleanno dell’avvocato Cerroni ma troppo tardi per la gestioni dei rifiuti della Capitale che dal blocco delle attività della CoLaRi ha avuto un crollo verticale della gestione del ciclo dei rifiuti con conseguenze che sono davanti agli occhi di tutti i cittdini.
