A Nettuno il cimitero Islamico,  richiesta in attesa di autorizzazione

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Roma è ancora sommersa dal degrado e dai problemi di sicurezza che la affliggono ormai da tempo ma il pensiero del Campidoglio si concentra anche sulla richiesta della comunità islamica di realizzare un cimitero dedicato ai fedeli mussulmani.

Una richiesta in linea di principio non certo contraria al pensiero democratico di questo paese ma che suscita molte perplessità circa le priorità che la giunta Raggi assegna alle problematiche della Capitale.

“Sono giorni che la voce, ancora ufficiosa, rimbalza nelle stanze capitoline per via di una domanda ufficiale presentata dalla comunità bengalese. Non sono contrario a che ogni cittadino possa essere sepolto come vuole la propria religione, ma dare tutto questo spazio ai musulmani che a casa loro non fanno aprire neanche una chiesa, mi lascia contrariato.” Ha dichiarato Fabrizio Santori Portavoce del Movimento Difendiamo l’Italia – “Davanti ai cumuli di spazzatura, ai roghi continui dei rom, alle strade piene di buche, e alle aree verdi abbandonate al degrado forse le priorità per la giunta pentastellata dovrebbero essere altre. Mentre prolificano moschee abusive autorizzate ad associazioni culturali con il permesso dei municipi, senza il minimo rispetto delle norme urbanistiche, si pensa ad ulteriori spazi per le comunità musulmane che continuano a chiedere i loro diritti senza pensare che dovrebbero  venire prima i doveri da cittadino.

Il problema dei luoghi di culto abusivi, che è un problema di legalità e di rispetto delle leggi, è ancora molto ampio, in molte zone della città vengono aperte e chiuse moschee senza autorizzazione e senza registrazione, una situazione molto discussa anche con le associazioni islamiche ma che ancora non ha una soluzione definitiva nella sua regolamentazione.

Una questione di priorità dunque anche per i cittadini che vorrebbero vedere i cimiteri comunali curati e sicuri, liberi dal degrado, cosa che invece non è.

Dello stesso avviso anche Alessandra D’Antoni del direttivo del Movimento “Difendiamo l’Italia”, “Premesso che, ogni essere umano ha diritto ad una degna sepoltura secondo la propria religione, appare scellerata la decisione di creare un luogo di tumulazione in una città gravata da problemi di sicurezza, ostaggio dei roghi tossici dei campi rom, in mano alle lobbies delle occupazioni abusive, – dichiara Alessandra D’Antoni – “dove interi quadranti sono ostaggio di spacciatori, dove le linee autobus vengono soppresse, dove,soprattutto in periferia,mancano luoghi di aggregazione per anziani, dove i parchi per bambini risultano lasciati nell’incuria più totale, dove si moltiplicano le moschee abusive che vengono aperte in barba alle più elementari norme urbanistiche”.

Con una interrogazione al presidente del V municipio i consiglieri Emiliano Corsi e Giuseppina Guadagno hanno chiesto un chiarimento ufficiale sui termini della presentazione della richiesta sulla sua veridicità e per sapere se ci sono state altre richieste di questo tipo sul territorio capitolino.

All’amministrazione capitolina, i consiglieri e il Movimento Difendiamo L’Italia chiede di spiegare ai cittadini, perché sono sempre pronti ad assecondare richieste della comunità islamica di Roma mettendo in priorità minore le esigenze di sicurezza e di decoro di cui  questa città ha bisogno.

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