Europa  e  l’Italia  terre di santi o  di demoni?

in POLITICA by

Ove siano i “santi” e dove siano i “demoni” è tutto da scoprire, da capire . Di recente abbiamo visto centinaia di persone ad indossare Magliette rosse e molti altri con maglietta rossa che si sono auto ammanettati . Tutti contro l’attuale governo che ha posto il veto alle varie ONG di sbarcare in Italia i migranti. E’ fuori discussione che bloccare gli sbarchi non serve ad impedire che arrivino in Italia, in Europa, nei prossimi tre anni  circa 190 milioni di giovani che vorranno ottenere una Vita migliore. Nessuno in Italia ed Europa però è stato così lungimirante dal voler comprendere, già da parecchi anni , che l’ accoglienza così come è stata impostata sarebbe servita a poco o nulla e che avrebbe avuto un costo elevatissimo per tutta la comunità.

Nessuno, forse, si è posto la domanda : perché diamo 35 euro + iva per migrante ai Centri di accoglienza, (che con il senno di poi si è visto essere un business importante anche per la malavita ed i mafiosi ) quando con nove dollari cioè circa nove euro un africano avrebbe potuto vivere quasi da “re” al suo Paese ? Leggendo un articolo, proprio su EUROPEANAFFAIRS.IT a cura Rainer Maria Baratti circa il disastro umanitario nello Yemen sorge spontanea una domanda “ PER QUESTO DISASTRO UMANITARIO NESSUNA MAGLIETTA ROSSA ?. In questo articolo molto dettagliato vi è un passo che fa decisamente riflettere il fenomeno della vendita di armi riguarda anche il nostro paese. Amnesty International denuncia che dall’Italia continuano a partire carichi di bombe aeree per rifornire la Royal Saudi Air Force. L’ultimo carico, con migliaia di bombe, è partito in gran segreto da Cagliari. L’associazione ritiene che si tratti anche questa volta di bombe aeree del tipo MK80 prodotte dalla RWM Italia, azienda del gruppo tedesco Rheinmetall, con sede legale a Ghedi (Brescia) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna. La conferma dell’utilizzo delle bombe italiane nel conflitto in Yemen arriva anche dal “Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen”, trasmesso il 27 gennaio 2017  

La riflessione è : coloro che governavano l’Italia e l’ Europa non sapevano nulla o fingevano di non sapere ? L’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite ha sicuramente inviato ai vari governi il report con cui denunciava e segnalava quanto stava e sta accadendo nello Yemen. Quindi perché nessuno in Italia ed in Europa vista la legge italiana 185 del 1990 è intervenuto a bloccare l’esportazione di queste micidiali bombe ? Tornado però a parlare di Africa e migrazione …..nessuno o quasi segnala il processo disastroso per il Congo attraverso il quale avviene il sistematico disboscamento del territorio e pertanto il generale fallimento delle politiche di sostenibilità forestale nel bacino del fiume Congo. In particolare l’Agenzia per lo sviluppo francese viene indicata come uno dei principali sostenitori dell’espansione del taglio industriale del legname nella Repubblica Democratica del Congo e sembra che nel marzo 2017 la Francia abbia proposto un progetto da 18 milioni di dollari per una nuova policy sulle foreste che, secondo Global Witness, potrebbe portare all’espansione dell’area deputata al taglio, fino a tre volte quella attuale. A godere di questa tragedia forestale sono anche altri Paesi.

Comprendiamo quindi che con un sottosuolo privato delle proprie risorse, un territorio a cui vengono tolte piante secolari fondamentali a garantire un equilibrio essenziale per la Vita determini la fuga e la conseguente migrazione verso una realtà che, loro, vedono positiva per il futuro. Torniamo però al titolo dell’articolo “ Europa ed Italia terre di santi o di demoni ? “  Purtroppo di santi non se ne vedono ma vi è una folla di demoni affaristi e una classe politica assolutamente incapace, ad oggi, di vedere oltre la punta del naso . E’ assente una scuola per politici , per politici che possano in un prossimo futuro fregiarsi del titolo di Statista. Uno Statista riesce a vedere e prevedere cosa accadrà nell’ imminente, nel prossimo e nel lontano Futuro .

Claudio Mantovani

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*