La giornalista Nathania Zevi si impegna nel raccontare e analizzare l’antisemitismo, utilizzando eventi drammatici dell’attualità come chiave di lettura. Nell’introduzione del suo libro, esprime il profondo impatto dell’antisemitismo nella comunità ebraica, confrontandolo con la memoria collettiva dell’11 settembre del 2001. Questo nuovo capitolo oscuro nella storia odierna ha rinnovato la consapevolezza che il passato demoniaco dell’antisemitismo non è mai stato completamente superato.
La giornalista rileva che diversi indicatori evidenziano un crescente fenomeno di antisemitismo in tutti i suoi aspetti, che vanno dalla violenza fisica e verbale agli atti vandalici nei confronti di luoghi di culto e memoria, oltre alle minacce e al bullismo. In questo contesto, Nathania Zevi sottolinea l’importanza di una comprensione completa del fenomeno come punto di partenza cruciale per affrontare le radici e le cause di questa questione sempre più attuale.
Il libro di Zevi sarà presentato il 17 gennaio a Roma presso il Museo Maxxi alle 18:00, con la partecipazione del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano tra gli ospiti. Nathania Zevi è una giornalista che lavora al Tg1 e ha una solida formazione accademica con laurea in Filosofia e un master in giornalismo conseguito presso la Columbia University di New York. Ha iniziato la sua carriera al Wall Street Journal e ha poi consolidato la sua esperienza in Rai con la trasmissione Agorà, ricevendo il Premio Biagio Agnes nel 2015 per il suo contributo nel campo giornalistico.
