Treccani rende omaggio a Cristina Campo e invita a riscoprire scrittrice

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L’Istituto della Enciclopedia Italiana rende omaggio a Cristina Campo, il nome d’arte preferito da Vittoria Guerrini, nata a Bologna nel 1923 e scomparsa a Roma il 10 gennaio 1977 all’età di soli 53 anni, celebrando il centenario della sua nascita e ricordando la sua scomparsa pochi giorni fa. In onore di questa straordinaria scrittrice, l’Enciclopedia Italiana dedica una voce e un saggio curato da Andrea Zanni nella sua rivista. (nella foto, il direttore generale Massimo Bray)

Cristina Campo, purtroppo non sufficientemente conosciuta, è l’autrice de “Gli Imperdonabili,” opera che la Treccani ha definito “uno dei libri più densi e belli del Novecento Italiano.” La sua opera è caratterizzata da una profonda affinità per le fiabe, che sono in grado di aprire all’immaginazione del lettore il mondo dei simboli, e da una produzione poetica intensa, spesso di natura religiosa e liturgica, ispirata da un profondo misticismo che si coniuga perfettamente con la sua fervente adesione al Cristianesimo.

Secondo la Treccani, Cristina Campo ha il merito di ricordarci costantemente la visione unitaria di un umanesimo che sacralizza il mondo attraverso quattro tesori fondamentali: il paesaggio, il linguaggio, il mito e il rito, come illustrato nel suo lavoro “Il flauto e il tappeto.” Cristina Campo è una figura che, per molti versi, risulta difficile da inserire nel panorama culturale del XX secolo, ma la Treccani sostiene che sia un’autrice che merita di essere riscoperta e che ha costruito un piccolo culto tra i suoi lettori, anche se spesso è stata ignorata dalla società letteraria. La sua opera è oggetto di vera e propria venerazione da parte dei suoi affezionati lettori.