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“Pronto soccorso per vite stagnanti”: il nuovo libro di Bärbel Wardetzki è in uscita il 27 giugno

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È in uscita il 27 giugno il nuovo libro di Bärbel Wardetzki: “Pronto soccorso per vite stagnanti”.
Il volume sarà pubblicato da Feltrinelli al prezzo di 17€, per un totale di 192 pagine.

L’autrice, classe 1952, dopo la laurea in pedagogia e psicologia si è specializzata in terapia della gestalt e dal 1992 lavora presso il suo studio a Monaco. È una delle maggiori esperte nell’ambito della terapia dei sentimenti di offesa e umiliazione.
Attiva relatrice in convegni e seminari è autrice di diversi libri, molti dei quali dedicati al tema del narcisismo e delle problematiche ad esso correlate. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue e venduti in decine di migliaia di copie.
Pronto soccorso per l’anima offesa” è stato il suo libro d’esordio in Italia (Feltrinelli Urra, 2015), cui sono seguiti “Pronto soccorso per insicuri cronici” (Feltrinelli Urra, 2016) ed “Egoisti, egocentrici, narcisisti & co. Guida per non soccombere a capi e colleghi tossici” (Feltrinelli, 2017).

“L’unica costante è il cambiamento”, affermava il filosofo Eraclito di Efeso. Un concetto ribadito dall’autrice in questo libro dal titolo “Pronto soccorso per vite stagnanti“, un manuale che insegna a non lasciarsi ingabbiare dalla paura di affrontare nuove sfide.  

Per vivere felicemente serve capacità di adattamento: anche e soprattutto in momenti di grandi sconvolgimenti sociali, come quelli che stiamo vivendo, tale flessibilità si rivela necessaria. Se invece rimaniamo attaccati al vecchio e cerchiamo in tutti i modi di mantenere quanto ci è familiare, ostinandoci nel voler decidere come debbano andare le cose, incappiamo in seri problemi. L’autrice definisce la vita un “continuo incontro tra noto e ignoto, tra vecchio e nuovo, tra sicurezza e incertezza”.

Cambiare può essere meraviglioso o terribile, dipende dal modo in cui si affrontano le trasformazioni: “La paura del nuovo è comprensibile, perché non sappiamo ancora come affrontare le mutate condizioni, né sappiamo se saremo in grado di gestirle”.

Quando subentra lo sconforto bisogna tenere a mente una frase del filosofo greco Epitteto: “A preoccuparci non sono gli eventi in se’, ma il nostro modo di considerarli”.

Il destino non lo possiamo cambiare, tuttavia possiamo mutare prospettiva. Wardetzki propone l’esempio dei limoni che sì sono aspri, però possono essere utilizzati per preparare anche cose squisite: “li possiamo spremere, addolcire con un po’ di zucchero, aggiungervi acqua e ottenere una dissetante limonata”.
Questo processo non trasforma il limone in qualcosa di differente da quello che è, ma gli da’ un nuovo significato”, scrive l’autrice.

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