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“GLI UNICI INDIANI BUONI” di S. G. Jones in libreria il 2 maggio

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Edito da Fazi Editore nella collana “Darkside”, campione di vendite e pluripremiato, “GLI UNICI INDIANI BUONI” di Stephen Graham Jones, tradotto da Giuseppe Marano, sarà in libreria a partire dal 2 maggio.«Elettrizzante, colto, spaventoso, avvolgente. Bonus: la più terrificante partita di basket della storia». – Stephen King 

Stephen Graham Jones regala ai lettori un thriller mozzafiato ambientato in una riserva indiana, la cui tensione della trama è miscelata a una fine analisi sociale, facendone emergere un’acuta riflessione sul prezzo della rottura con le tradizioni, la crisi esistenziale degli indiani d’America, emarginati da una cultura che sta eradicando la loro.«Con Gli unici indiani buoni Graham Jones ci conduce, con la maestria di un grande scrittore, in un territorio dell’inconscio che scivola tra finzione e realtà. Un thriller da brivido». – Massimo Carlotto

Al centro del thriller vi sono Lewis, Gabe, Rick e Cassidy, quattro indiani del North Dakota sulla trentina. I quattro, cresciuti insieme, hanno abbandonato la riserva dalla quale provengono, lasciandosi alle spalle gli eccessi della loro gioventù e provando a integrarsi nella società bianca. A legare i membri del gruppo è un ricordo cruento risalente a dieci anni prima: durante una battuta di caccia illegale, hanno ucciso una femmina di alce incinta. Dopo un decennio, quell’incubo, insidiato nel loro inconscio, torna improvvisamente vivo a perseguitare la realtà del loro presente. È Lewis il primo ad accorgersi di una presenza inquietante nella sua vita: la visione di un grosso alce ferito che sanguina sul tappeto del soggiorno. Inesorabilmente, uno dopo l’altro, iniziano tutti ad avere delle visioni che uccidono in modo sanguinoso ed efferato. I quattro diventeranno inevitabilmente vittime senza scampo di un incubo adolescenziale tornato a tormentarli.

Vincitore dei premi Shirley Jackson Awards, Bram Stoker Awards, Audie Awards, Ray Bradbury Prize, Goodreads Choice Awards, con 200.000 copie vendute solo in America, il thriller, in corso di pubblicazione in otto Paesi, si piazza ai primi posti in classifica e gode di ottime referenze da parte della critica. 

«Questo romanzo è efficace sia come storia di horror sia come pungente analisi della crisi esistenziale degli indigeni costretti a adattarsi a una cultura che sta eradicando la loro». – Publishers Weekly

«Uno dei più chiacchierati thriller dell’anno». – Entertainment Weekly

«Stephen Graham Jones è uno dei più talentuosi scrittori viventi. Il libro è pieno di umorismo e immagini agghiaccianti. Ci sono dentro amore e vendetta, sangue e basket. Non guarderò mai più un alce, una battuta di caccia o un romanzo horror con gli stessi occhi». – Tommy Orange, autore finalista al premio Pulitzer 

«Il miglior romanzo di uno dei migliori del settore. Una profondità emotiva che sbalordisce. Gli unici indiani buoni ha tutto: stile, realtà, irrealtà, vendetta, calore, freddo gelido e persino alcuni squartamenti». – Josh Malerman

Stephen Graham Jones, appartenente alla tribù dei Piedi Neri, nasce nel 1972 a Midland, Texas. Dal suo esordio nel romanzo nel 2000 con “The Fast Red Road”, vincitore di un Independent Publishers Award for Multicultural Fiction, ha pubblicato numerosi romanzi e racconti spaziando dal giallo, all’horror e alla fantascienza. Attualmente, insegna all’Università del Colorado a Boulder.

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