Gerhard Wolf, scrittore ed editore tedesco, è venuto a mancare a Berlino martedì 7 febbraio all’età di 94 anni. È stato uno dei protagonista della vita culturale della Ddr, Germania comunista; oltre a numerosi libri, si è dedicato anche a saggi di letteratura e arte. Dal 1951 è stato sposato con la scrittrice Christa Wolf, morta nel 2011 a 82 anni.
Gerhard Wolf è nato nel 1928 a Bad Frankenhausen, dal 1949 al 1951 ha studiato germanistica e storia all’Università di Jena. Durante la sua vita, è stato produttore radiofonico, saggista, critico letterario, sceneggiatore, e soprattutto editor della casa editrice Mittledeutscher Verlag, tra le massime promotrici dei giovani poeti della Ddr.
Fondatore della rivista letteraria “Märkischer Dichtergarten”, fondamentale per la nuova ricezione del romanticismo da parte dei poeti tedeschi dell’est. Dal 1988 al 1991 ha diretto una collana per promuovere autori emergenti e dissidenti.
Nel 1990, dopo la riunificazione delle due Germanie, ha dato vita insieme alla moglie la casa editrice Janus Press. Christa Wolf è stata un’autrice che ha segnato per mezzo secolo la cultura tedesca ed europea, Trama d’infanzia è tra i suoi romanzi più celebri. In Italia era un’icona delle Edizione E/O, amica personale degli editori Sandro Ferri e Sandra Ozzola e della sua traduttrice Anita Raja.
Dopo la morte della moglie, Gerhard ne ha curato le nuove edizioni dei romanzi, portando alla luce anche degli inediti; come il racconto Epitaffio per i vivi. La fuga, scritto da Christa Wolf nel 1971, che è stato pubblicato da Edizioni E/O nel 2015, con una prefazione curata dal marito stesso.