Eugenio Capozzi in Storia del mondo post-occidentale, pubblicato da Rubbettino Editore nella sezione Saggi, si interroga su cosa rimane dell’età della globalizzazione.
Dopo la guerra fredda, iniziava quella fase definita “età della globalizzazione”, con l’aspettativa di una affermazione del modello politico, economico e culturale occidentale a livello planetario; rispecchiata da un assetto di potenza unipolare a guida statunitense. A distanza di più di un trentennio, l’aspirazione unipolarista si è infranta davanti al riemergere di conflitti etnico-nazionalistici, religiosi e di civiltà, ed è stata sostituita da un mondo multipolare. L’Occidente si è decisamente ridimensionato, ed è tornata in luce con forza la geopolitica.