Diabolik, il Re del Terrore

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Nel 2022 il leggendario criminale mascherato taglierà l’importante traguardo. Fra le iniziative un film, la mostra al Milan games week, lo speciale numero 900 e il volume in tiratura limitata di NPE Editore.

Sessanta anni fa, il 1° novembre 1962, Diabolik: il Re del Terrore debutta per la prima volta in edicola. Un fumetto da brivido nato dalle brillanti menti di Angela e Luciana Giussani, due signore borghesi di Milano, belle e colte, che d’un tratto nella loro vita si lanciano in un’impresa senza precedenti. L’identità del disegnatore è ancora oggi avvolta dal mistero, si parla di Angelo Zarcone, ma senza averne davvero la conferma. È subito giallo, il disegnatore fu soprannominato “il tedesco” e scomparve nel nulla dopo aver consegnato le tavole del primo fumetto. Il primo numero, del costo di 150 lire, aveva già un logo iconico disegnato da Remo Berselli, che rappresentava uno spartiacque nel fumetto italiano. Non solo per via delle edicole, ma anche per via del successo del ladro di maschere d’amore braccato dall’ispettore Ginkgo, presto compariranno simili personaggi neri, ma anche per via del lancio di un nuovo format. Un quaderno tascabile con solo due o tre fumetti per pagina, ricco di dialoghi, pensato per la lettura in treno. Il fumetto perfetto per i pendolari. Sembrerebbe che le sorelle Giussani scelsero la misura tascabile pensando in modo particolare ai viaggiatori in treno, che vedevano affrettarsi tutti i giorni sotto la loro finestra, in zona stazione centrale a Milano.

È importante ricordare che negli anni ’60 il tascabile raggiungeva il suo massimo successo editoriale grazie a Editori Riuniti, con la prima enciclopedia tascabile, e alla casa editrice britannica Penguin Books.

Il personaggio di Diabolik possiede da subito le caratteriste per cui è celebre: ladro ingegnoso, capace di mirabolanti travestimenti supportati da maschere sottilissime inventate da lui stesso. Nel primo numero c’è anche il suo alter ego, l’ispettore Ginko: integerrimo e professionale.

Visto il grande successo registrato in breve tempo dal “re del terrore”, si resero necessarie diverse ristampe con cui soddisfare le richieste delle edicole. Fu così che le sorelle Giussani scelsero di dare alle stampe una versione “migliore” del n. 1, facendola ridisegnare due anni dopo da un diverso autore: Luigi Marchesi. Questa seconda versione è quella che si diffuse maggiormente. Più di recente, nel 2001, la casa editrice Astorina ha deciso di realizzare un remake che rispondesse ai nuovi gusti dei lettori, questa volta con i disegni di Giuseppe Palumbo. Queste tre versioni del n. 1 di Diabolik sono ora raccolte in un unico volume di grande formato, pubblicato da Edizioni NPE: «Diabolik – I numeri 1», stampato in una tiratura limitata di 510 copie (tutte numerate). Si tratta di una seconda edizione, la prima è uscita per la stessa casa editrice nel 2015. Il volume è arricchito da un vasto apparato critico, a firma di tanti testimoni di un’epoca: dall’attuale editore, l’architetto Mario Gomboli, ad Alfredo Castelli, nume del fumetto italiano. Un pezzo da collezione, che racchiude la storia di un marchio e riflette quella di una nazione. Disponibile da oggi, 8 luglio, sul sito della casa editrice NPE: https://edizioninpe.it/product/diabolik-i-numeri-1/.

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