La “cReazione” artistica di Silvia Bello
Nell’ entusiasmo creativo che ha fatto di San Lorenzo il quartiere della resistenza romana e un polo di attrazione per tanti artisti, la libreria Tomo in via degli Etruschi a Roma ospita il 21 e 22 Maggio la mostra “cReazione” di Silvia Bello.
Nata a Messina, ma romana di adozione, Bello si avvicina al mondo dell’arte attraverso un percorso nella recitazione, che le aprirà le porte per diversi ingaggi sia in veste di regista che attrice, tra cui la collaborazione con Luana Rondinelli.
La ricerca di nuove forme di espressione e di introspezione spinge Bello ad iscriversi ad un corso di arte tenuto dal maestro tedesco Gerhard Schwarz che la avvia alla tecnica pittorica. Successivamente partecipa al corso di arte meditativa energica realizzato dalla creatrice dell’Associazione culturale RealizzArti, Elena Neto, per esplorare e rappresentate gli stati inconsci del suo animo. E’ sotto l’influsso di questi artisti che Bello individua temi dalla forte carica emotiva e che ispirano un percorso di crescita sia personale che artistico.
Bello descrive il suo approccio distintivo all’astrazione come un modo per comunicare idee sull’interiorità e sulla loro esperienza vissuta.
“Con una profonda connessione con la propria interiorità, si accoglie un’immagine senza giudizio” ci spiega Bello.
Il risultato di questa ricerca interiore è un’affascinate rassegna di opere dal carattere astratto con un tocco contemporaneo che evoca realtà della quotidianità trasformate in un linguaggio originale.
“La dicotomia tra realtà e fantasia mi fa pensare all’infinito e alla massima forma di libertà”, ci confida Silvia Bello.
Il lavoro pittorico e la pratica di Silvia Bello incarnano questi temi in modi molto specifici che sembrano trascendere il tempo e il luogo.
“Il mio lavoro parte sempre da un’emozione, che per me è un canale non solo da attraversare, ma al quale ritornare ogni volta che si osserva l’opera”.
Grazie alle opere (in pittura e in prosa) della Bello, la mostra diventa un esercizio per imparare a conoscersi e trovare nuovi significati per ciò che non comprendiamo.