Cooperazione rafforzata tra Arabia Saudita e Iraq

in MEDIO ORIENTE by

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il primo ministro iracheno Mustafa Al-Kadhimi hanno discusso martedì 2 febbraio i lavori della quarta sessione del Consiglio di coordinamento saudita-iracheno.

Durante un incontro virtuale i leader hanno esaminato gli accordi sviluppati durante le tre sessioni precedenti con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le relazioni tra i due paesi. I temi sui quali si è svolto l’incontro vanno dalla sicurezza, alla politica, e agli investimenti commerciali e energetici.

In merito agli accordi sulla sicurezza, i due paesi hanno convenuto di rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni per sostenere e rafforzare la sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo. Il principe ereditario e il Primo ministro hanno infatti deciso di unire le proprie forze per affrontare la minaccia dell’estremismo e del terrorismo, che costituisce una minaccia per la regione e per il mondo. Il ministro degli esteri saudita ha infatti affermato che “la sicurezza dell’Iraq è essenziale per la sicurezza della regione araba”.

Particolare enfasi è stata data al settore energetico, in cui i paesi si sono impegnati a sostenersi a vicenda, anche all’interno dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, garantendo prezzi equi del petrolio per il mercato globale. “I due paesi sono vicini, siamo tutti arabi, seguiamo la stessa religione e abbiamo gli stessi interessi e le stesse sfide”, ha detto il principe saudita in una dichiarazione. Sia lui che il primo ministro iracheno hanno infatti sottolineato l’importanza di espandere e rafforzare le relazioni bilaterali a beneficio dei loro interessi comuni.

Inoltre, le due nazioni hanno anche concordato di attuare bilateralmente le disposizioni della Greater Arab Free Trade Area e di formare un consiglio d’affari congiunto. Tra i vari investimenti commerciali, è stato firmato un memorandum d’intesa per l’implementazione di un collegamento elettrico con l’Arabia Saudita, sono stati lanciati interventi di ricostruzione delle infrastrutture, e di assistenza durante la pandemia COVID-19.

Il rilancio della cooperazione in settori chiave dell’economia di entrambe le nazioni devono essere compresi nella più ampia strategia dell’Arabia Saudita per contenere l’influenza regionale dell’Iran. L’Iraq è stato infatti a lungo un punto di interesse strategico all’interno della competizione geopolitica che oppone l’Iran agli Stati Uniti e ai suoi alleati – principalmente Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Pertanto, dal punto di vista dell’Arabia Saudita, supportare il settore della sicurezza, nell’economia e nell’industria energetica in Iraq rientra negli interessi dell’Arabia contro l’influenza di Teheran.

Questo riavvicinamento diplomatico tra Riyadh a Baghdad non è stato però improvviso, ma si è svolto gradualmente, a partire dalla decisione dell’Arabia Saudita di riaprire il confine con l’Iraq, chiuso nel 1990 in seguito all’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein e al conseguente deterioramento delle relazioni tra Arabia Saudita e Iraq.

L’Arabia Saudita e l’Iraq hanno discusso per diversi anni sull’apertura del valico di frontiera nel tentativo di aumentare il commercio tra i due paesi, e da allora, i due paesi hanno continuato a stimolare nuovi investimenti, aprendo nuove rotte commerciali e rilanciando lo sviluppo reciproco anche nel settore transfrontaliero, prodotti petrolchimici, e agricoltura.

 

 

Bookreporter Settembre

Roberta Ciampo è una giornalista freelance con un Master in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ottenuto all’università di Roma La Sapienza. Ha conseguito un progetto di ricerca post-laurea in Cina in analisi e sviluppo delle politiche economiche volte alla sostenibilità, e ha collaborato con l’università di Aalborg, Danimarca, ad attività di analisi e monitoraggio delle pratiche di sviluppo nei paesi emergenti. Lavora a stretto contatto con diverse agenzie delle Nazioni Unite, Unione Europea, ONG e istituti di ricerca su temi di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*