Inventaria 2024 – PSYCHODRAMA : il labile confine tra realtà ed immaginazione

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Inventaria 2024 – PSYCHODRAMA : il labile confine tra realtà ed immaginazione

Roma 8 giugno 2024

Articolo e Foto di Grazia Menna

“13 serate del teatro più bello che c’è: quello che puoi vedere da vicino godendo di ogni più piccolo gesto, di ogni più delicata variazione nelle espressioni senza dover usare il binocolo; quello in cui lo spettacolo è dato non solo da ciò che passivamente si vede, ma dalla vicinanza, dalla comunione, dall’esperienza condivisa in un ambiente intimo, che fa battere i cuori all’unisono. E, spesso e volentieri, da una semplicità distillata, che permette il germogliare dello spettacolo interiore. Inevitabilmente il più suggestivo e potente di tutti. Il più bello che c’è.”

Pietro Dattola – direttore artistico

Il secondo spettacolo ospitato da  Teatrosophia,  nell’ambito della rassegna ‘Inventaria 2024 Festival del Teatro Off di Roma’, è la pièce: “PSYCHODRAMA”, da un monologo di Matt Wilkinson , con la regia e l’ideazione video di  Valerio Mieli, l’animazione realizzata da Giulio Cavallini,  la traduzione del testo in italiano di Monica Capuani  ed in scena Valentina Virando.

“Un’attrice che non lavora più… Fin qui niente di strano. Poi un giorno arriva la telefonata che può cambiarle la vita: ha un provino per interpretare Marion la protagonista di Psycho a teatro, col regista più bravo della sua generazione. E viene scelta lei, il suo talento… Ma sarà davvero cosi?  “

La pièce teatrale che da vita a questa storia risulta affascinante e intricata, esplorando i confini tra realtà e immaginazione attraverso la lente del celebre film ‘Psycho’ di Alfred Hitchcock. La protagonista vive una serie di coincidenze inquietanti che legano la sua vita a quella di Marion Crane, il personaggio principale dell’opera di  Hitchcock, appunto. La linea tra realtà e finzione diventa sempre più sottile, fino a confondersi del tutto.

La trama sembra procedere su due livelli principali: il livello della “sovrapposizione tra vita reale e finzione”, dove la protagonista comincia a percepire la sua vita reale come un riflesso delle vicende di Marion e  tale magica sovrapposizione risulta essere pericolosa creando un senso di disorientamento, in cui la protagonista non riesce più a distinguere chiaramente tra ciò che è reale e ciò che è immaginato.

E il livello del “confine labilissimo tra realtà e immaginazione”, dove i video e le scenografie disegnate da Giulio Cavallini, creano e distruggono il mondo intorno alla protagonista, riflettendo il suo stato mentale e le sue percezioni alterate, sconfinando tra realtà e immaginazione.

Tre pareti claustrofobiche intorno alla protagonista rappresentano, metaforicamente, la prigione della sua mente, un luogo dove realtà e immaginazione si intrecciano in modo inestricabile; l’aspetto psicotico e schizofrenico del personaggio emerge anche dall’apparire, sul muro bianco di fondale,  dell’ombra di lei, nera e definita, che sdoppia o a volte triplica la sua presenza in scena; una scena per la quale Giulio Cavallini ha realizzato un ambiente immersivo che amplifica l’atmosfera di suspense e tensione, rimandando alla caratteristica del film di Hitchcock.

Valerio Mieli, Valentina Virando,  Giulio Cavallini e Monica Capuani hanno trasportato tutto il pubblico in sala, attraverso un viaggio psicologico e visivo, con la protagonista intrappolata in un labirinto di percezioni distorte e paure profonde, un viaggio che è un omaggio veramente innovativo e inquietante al cinema di Hitchcock.

Gli spettatori che hanno gremito la sala hanno vissuto momenti di ilarità ridendo delle idiosincrasie e delle situazioni paradossali magistralmente interpretate da Valentina Virando; questi spettatori sono anche stati messi davanti alla domanda centrale di tutta l’opera: la protagonista sta vivendo realmente queste coincidenze di vita oppure è tutto un prodotto della sua immaginazione e lei è pronta finalmente a diventare protagonista della propria vita?

Questo dilemma è il cuore pulsante della narrazione, lasciando, anche dopo la chiusura del sipario, il pubblico sospeso tra due possibili interpretazioni.

La trasposizione egregia in italiano di Monica Capuani  ha reso  efficaci e pungenti i dialoghi diretti da Valerio Mieli  e messi in scena da, si ribadisce, una grande interpretazione di Valentina Virando.

Matt Wilkinson è uno scrittore, regista e doppiatore inglese; il suo lavoro ‘Psychodrama’, libro di appena 56 pagine, è stato nominato per l’ ‘Off Fest Award’ per il miglior teatro e due ‘Off West End Awards’.

 

“PSYCHODRAMA”

di Matt Wilkinson

Regia e ideazione video Valerio Mieli

con Valentina Virando

Animazione Giulio Cavallini

Traduzione Monica Capuani

 

Prossimo appuntamento sempre  a Teatrosophia  il 9 giugno  con lo spettacolo : NAKBAH 

Si ringrazia l’Ufficio stampa di Inventaria Festival 2024 e Teatrosophia per aver reso possibile questo racconto per immagini

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