Energie rinnovabili, record del Portogallo in Europa

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Il Portogallo, nel mese di marzo 2018, ha prodotto solo con fonti rinnovabili una quantità di energia  superiore  al suo fabbisogno continentale. Le grandi pale eoliche che punteggiano ormai il paesaggio di grandi aree del Paese hanno raggiunto e superato – insieme agli impianti idroelettrici – gli obiettivi  di produzione energetica impostati con la politica energetica negli ultimi anni.

Secondo i dati del REN (National Energy Network), l’elettricità “verde” prodotta a marzo (4.812 GWh) ha superato il consumo del Portogallo continentale (4.647 GWh). In altre parole, il paese ha prodotto il 103,6% di elettricità rispetto a quella necessaria. Non era mai successo negli ultimi 40 anni.

Il mix energetico portoghese è composto principalmente da idroelettrico ed eolico, che rappresentano rispettivamente il 55% e il 42% delle esigenze di consumo. E ci sono anche benefici evidenti per l’ambiente e per il PIL: la produzione mensile totale di energie rinnovabili ha impedito l’emissione di 1,8 milioni di tonnellate di CO2 e un risparmio di 21 milioni di euro nell’acquisizione delle quote “verdi”.

Inoltre, con il suo surplus, il Portogallo vanta anche un elevato livello di esportazioni pari al 19% del consumo di elettricità del Portogallo continentale (878 GWh). “Questa elevata penetrazione di fonti rinnovabili – spiega l’Apren, l’Associazione portoghese per le energie rinnovabili – ha influito positivamente sul prezzo medio del mercato giornaliero, pari a 39,75 € / MWh, inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 43,94 / MWh) quando il peso delle rinnovabili nel consumo era del 62%”.

Secondo l’associazione, tuttavia, ci sono stati alcuni periodi in cui le centrali elettriche e le importazioni di combustibili fossili sono state necessarie per completare la fornitura di energia elettrica. La buona notizia è che il ricorso alle fonti fossili sia stato completamente controbilanciato da periodi di maggiore produzione rinnovabile.

“Il record del mese scorso è un esempio di ciò che accadrà più frequentemente nel prossimo futuro. Infatti, si prevede che entro il 2040 la produzione di elettricità rinnovabile sarà in grado di garantire, in modo economicamente vantaggioso, il consumo totale annuo di elettricità del Portogallo continentale. Tuttavia – spiega l’associazione – richiederà ancora risorse per gli impianti di gas naturale, oltre al supporto cruciale delle interconnessioni e al ruolo sempre più importante dello stoccaggio dell’elettricità”.

Secondo l’Apren entro il 2040 le fonti rinnovabili saranno in grado di soddisfare interamente il fabbisogno del Portogallo continentale.
Il Portogallo supera così il record del maggio 2017 in Scozia, dove era stata generata energia elettrica da fonte eolica, sufficiente per coprire il 95% dei consumi energetici del 95% delle abitazioni.
Nella classifica dei Paesi europei con la maggiore produzione in termini assoluti, l’Italia è al quinto posto con 113 GWh (14,5% della domanda), dietro a Germania, Spagna (266,8 GWh, 37,3%), Francia e Regno Unito (204,6 GWh, 22,1%).

Cesare Protettì 

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