São Tomé e Príncipe, turismo e sostenibilità

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“Offriamo bellezza, semplicità e armonia”: è con queste parole che Mariangela Reina, titolare del Mucumblì Turismo Rural – che incontriamo nel padiglione 4 della BTL, la Borsa del Turismo di Lisbona – spiega in tre parole l’offerta turistica di São Tomé e Principe, due isole gemelle che si trovano nell’Oceano Atlantico, al largo del Gabon e che formano il secondo più piccolo paese dell’Africa.

Qui alla BTL con Mariangela c’è il marito, Tiziano Pisoni, gerente e manager di Mucumbli Explore, agenzia di viaggio specializzata e organizzatore di tour ed escursioni in questo paradiso tropicale. Con Meri e Tiziano c’è anche Ruggero Tozzo, rappresentante della ONG Alisei (www.alisei.org), socio fondatore della Rete per la Sicurezza e Sovranità Alimentare e della Rete del Turismo Responsabile e Sostenibile a São Tomé e Principe. Questo piccolo arcipelago non è solo, infatti, una meta turistica: è anche soggetto ed oggetto di varie iniziative di cooperazione di cui Tozzo, da una ventina d’anni, è ispiratore e realizzatore.

Tiziano e Mari Pisoni, marito e moglie della provincia di Bergamo, sono considerati un po’ gli ambasciatori italiani nel mondo della cooperazione nell’Africa occidentale. Lavorando per l’Organizzazione non governativa Alisei-Nuova Frontiera sono diventati un punto di riferimento per i cooperatori degli altri Paesi europei. Ma soprattutto un riferimento essenziale per i saotomensi che hanno capito il loro amore e la loro passione per gli abitanti di questa terra a cavallo dell’equatore. Tiziano, è un veterinario e a São Tomé è diventato anche un esperto in costruzioni rurali; Mari in Italia lavorava nel settore sanitario ed ha continuato, realizzando uno speciale archivio a uso dei medici per gli studi sulle malattie equatoriali e tropicali. Inoltre si occupa della promozione della cultura locale.
Questi tre italiani (ma ci dovrebbe essere da qualche parte nei padiglioni della fiera, anche Giovanna Maserati che fa coppia con Ruggero Tozzo) sono legati da anni a queste isole gemelle un tempo terra di schiavi ed oggi destinazione ideale per le famiglie.

Tiziano e Mari Pisoni, dalla Lombardia a São Tomé

Ma São Tomé per l’Italia non è solo turismo, come ci racconta la storia di Ruggero Tozzo  e di  Giovanna Maserati, arrivati a Sao Tomè nel 1984 e tra i primissimi italiani a trasferirsi sull’isola. La coppia milanese scopre questa terra remota e incontaminata attraverso un progetto di servizio civile. Entrambi specializzati in campo pedagogico, nel corso degli anni partecipano a molti progetti di cooperazione italiana fino a fondare una loro ONG con residenza stabile a São Tomé, la Alisei ONLUS appunto, che si occupa di supporto alle comunità locali, formazione professionale e sostegno alla produzione agricola sostenibile.

Al momento Giovanna gestisce un progetto di produzione di farine vegetali a partire da frutta e tubercoli di cui le due isole sono un produttore di primo piano. Sul tema è attiva la Fondazione FLUTA che gestisce l’Unità di Trasformazione dei prodotti agroalimentari locali: farine di banane, taro, manioca, patata dolce, zucca; frutta secca (jaca, papaia, ananas, banana, safu, ecc.); valorizzazione di questi prodotti nella produzione del pane.

Una vacanza in questo ambiente, caratterizzato da calette di sabbia bianca e villaggi di pescatori, è ancora a buon mercato. Non c’è l’affollamento di altre mete tropicali e la natura domina incontrastata, sia sulle coste che nelle foreste lussureggianti dell’interno.

… anche una squadra ciclistica….

C.P.

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