La televisione cattolica privata Angelus TV, con sede a Fatima, potrebbe chiudere il 15 aprile se non riesce a trovare in tempo utile finanziamenti adeguati: servirebbero anche per pagare i dipendenti che lamentano salari in arretrato da novembre.
La direttrice Sandra Dias ha spiegato che tutta l’iniziativa, che ha debuttato il 2 maggio 2017, era incentrata su un piano di ricavi pubblicitari che si è rivelato troppo ottimista. Proprio la sua natura di canale cattolico è stata una barriera alla raccolta pubblicitaria.”Molti imprenditori – ha spiegato la direttrice – non vogliono associare il loro prodotto a un canale cattolico, perché la considerano una limitazione per la clientela”.Ha anche rivelato che Angelus TV ha ricevuto un sostegno “puntuale” dalla Chiesa cattolica, ma la sostenibilità del canale è possibile solo se raggiunge almeno 30 mila euro di contributi al mese.
Il sito www.n-tv.pt ieri era ricco di dettagli sull’argomento. Sandra Dias ha detto che essendo un canale di ispirazione cristiana, disponibile sulle piattaforme satellitari di MEO, Vodafone e NOS, ha “bussato alle porte delle 4.397 parrocchie del Portogallo”, chiedendo sostegno e pubblicità. Dopo non aver ottenuto risposta o molte risposte negative, la direzione ha chiesto aiuto alle congregazioni. “Ma le risposte sono state identiche: non c’erano le condizioni”.
Cesare Protettì