In una nuova silloge intitolata “L’avventura di restare”, Elio Pecora ci conduce attraverso le riflessioni di una vita vissuta intensamente tra le pieghe del tempo e dell’esistenza. Conosciuto per opere come “Quasi un diario” e “Rifrazioni”, Pecora offre una prospettiva unica che oscilla tra il personale e l’universale, tra la luce e l’oscurità.
Il titolo stesso evoca un senso di resistenza al passare del tempo, una volontà di permanenza di fronte alla mutevolezza del mondo. La sua poesia, intrisa di osservazioni sulla natura e sul ciclo delle stagioni, si distingue per una profonda attenzione alla ricerca di significato, come evidenziato dalla toccante poesia conclusiva che descrive un tramonto a Ostia come un “tornare ebbri / stupiti / dell’immensa festa”, sottolineando la sfida di esprimere ciò che l’esperienza umana non può racchiudere interamente nelle parole.
Nel tessuto della sua scrittura emerge la figura di Pecora come un osservatore sensibile e compassionevole del mondo che lo circonda. La sua voce poetica si trasforma in un riflesso dell’umanità, offrendo una visione che va oltre il suo sé individuale per abbracciare un sentire condiviso.
La raccolta spazia dagli anni ’70 fino ai giorni nostri, mostrando un percorso di crescita e maturità artistica che accompagna gli 87 anni dell’autore. Nato a Sant’Arsenio nel 1936 e trasferitosi a Roma nel 1966, Pecora ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama letterario italiano con una vasta produzione che include poesie, prose, saggi e testi teatrali.
Nella sua scrittura, Pecora si colloca in un dialogo costante con il passato, citando poeti antichi e classici che influenzano la sua opera. Tuttavia, la sua voce resta distintamente contemporanea, con una sensibilità che sfida il tempo e la solitudine intrinseca alla condizione umana.
Attraverso le pagine di “L’avventura di restare”, Pecora invita il lettore a riflettere sulla propria esistenza e a cercare un senso di armonia con il mondo. Con una prosa che è al tempo stesso meditativa e vitale, l’autore ci ricorda l’importanza di abbracciare ogni istante e di trovare conforto nella bellezza e nella complessità della vita.
