“Ci vediamo in agosto”: un titolo che risuona come un’invocazione, un appuntamento sospeso tra il reale e l’incantato. In questa nuova opera, Gabriel García Márquez, il mago delle parole, ci conduce su un’isola dei Caraibi, dove il 16 agosto diventa un giorno di riti e segreti.
La protagonista, Ana Magdalena Bach, avvolta dalla bellezza e dalla saggezza dei suoi quasi cinquant’anni, si reca ogni anno sulla tomba di sua madre. Lì, tra i fiori deposti con amore, si cela un mistero: un rituale che le offre la possibilità di trasformarsi, per un istante, in un’altra donna. Un’occasione seducente, un’esperienza che sfida i confini del tempo e dell’identità.
García Márquez, a distanza di vent’anni dal suo ultimo romanzo, ci regala un’opera che danza tra il reale e l’immaginario. “Ci vediamo in agosto” è una sinfonia di emozioni, una melodia incantatrice che esplora il desiderio senza età, i rimpianti e l’amore. Le parole dell’autore si fondono con la brezza caraibica, e il lettore si lascia trasportare in un viaggio tra le righe, dove ogni parola è un tassello di un puzzle magico.
Questo inedito, pubblicato in occasione del decimo anniversario della morte di García Márquez, è un dono prezioso per i suoi lettori. Un’opera che ci ricorda che l’amore e il mistero sono intrecciati, e che ogni incontro può essere un addio o un nuovo inizio. “Ci vediamo in agosto” è un invito a scrutare l’anima, a danzare con l’incertezza e a celebrare la vita, anche tra le ombre di una tomba.
La voce di García Márquez risplende ancora una volta, come un faro nell’oscurità, e ci sussurra: “Ci vediamo in agosto.”
