Uno spazio per il self-publishing al Salone del libro di Torino. Tra gli espositori, i libri dell’Autrice palermitana Letizia Tomasino.

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“Sì, lo confermo: miei libri saranno al Salone del libro di Torino, ma non io. Sono mamma a tempo pieno di 13 cani e, nell’intervallo…scrivo”.

Esordisce così Letizia Tomasino, Autrice palermitana in piena attività da quando la sua vita ha censito una nuova e incredibile svolta. Si tratta di un distacco netto e forse poco convenzionale di questi tempi, con la città, per ripiegare la sua vitalità in un locus amoenus che le ha permesso di raggiungere il giusto, intenso raccoglimento, per iniziare a scrivere.

Con la personalità travolgente e radiosa di chi ama la vita e aperta a tutte le possibilità che questa possa destinarle, Letizia Tomasino ha numerosi interessi che non si limitano solo al mondo del libro ed è eclettica nelle sue passioni, di tutte egualmente infatuata nonostante il loro smistarsi con naturalezza nei ruoli in cui la direzione del suo cammino le ha poste.

“Scrivo dal 2015 e tutto è iniziato qui, dove abito adesso. Ho iniziato la mia carriera lavorativa nell’ambito della ristorazione, aprendo un locale nel centro di Palermo che ho gestito in toto, autonomamente, per ventun anni. A conduzione indipendente, con un team di dipendenti donne, ho vissuto così la mia vita fino all’incontro con mio marito, con cui ho preso la <<santa decisione>> di andar via dalla città per trasferirmi qui in campagna, dove c’è sempre qualcosa da fare”.

Dopo un incipit poco stimolante seguendo le orme del nonno e del padre quasi per ereditarietà familiare nel mondo della fotografia per eventi e una passione per la musica –in particolare quella jazz- e per il canto che l’ha portata a pubblicare ben tre dischi di musica jazz, dance e di musica italiana, ecco una scelta per cui non c’è alcun tipo di pentimento o dubbio. Se coltivare la passione del canto avrebbe richiesto troppa costanza e impegni, la scrittura e la pubblicazione in modalità self, l’hanno resa libera. Letizia può dedicarsi, adesso, ai suoi tredici bellissimi – ma impegnativi!- bimbi a quattro zampe e ritagliare, durante la giornata, degli spazi per dare ascolto alle sue ispirazioni, scrivendo romanzi brevi, racconti, riflessioni e piccoli ma densi “zibaldoni di pensieri”, spesso anche ironici.

“Sembrerà strano dirlo, ma a spingermi alla scrittura è stato anche l’utilizzo di Facebook che permette nella sezione <<crea un post>> di scrivere anche dei pensieri. Lì hanno trovato spazio le mie prime riflessioni, dei mini-racconti, un po’ di humor perché a me piace ridere. Alla fine mi sono chiesta perché non scrivere qualcosa di più concreto e il primo romanzo l’ho buttato giù ad una velocità super-sonica che ho pubblicato in self publishing nel giro di niente e ho anche avuto la fortuna di presentarlo alla Mondadori in uno dei più importanti centri commerciali della città di Palermo”.

Come Autrice, Letizia ha ormai pubblicato con la piattaforma Youcanprint ben sei romanzi e dieci libri di poesie e tanto altro. Per cogliere il lascito familiare atavico, genetico, della famiglia, ha anche dato continuità al mondo della fotografia incanalandolo in quello che è il suo campo di maggior interesse: la Sicilia. La sua regione madre, il suo territorio, terra in cui sono ambientati tutti i suoi romanzi e di cui ha deciso di fare due grandi excursus fotografici dedicati a Monreale e a Taormina, raccogliendo numerosissime foto antiche da integrare con didascalie e curiosità storiche sui luoghi in questione.

“E’ stato recentemente pubblicato il mio <<Era Taormina>>, a cui ho dato vita per dare giustizia alla mia collezione di foto antiche sul luogo. Per un caso fortuito e fortunato ho conosciuto Alfio Barca, fermo appassionato di storia locale siciliana che mi ha aiutato a fare una mappatura dei luoghi delle fotografie antiche di cui disponevo –erano più di duecento e tutte risalenti alla prima decade del 1900. Si tratta di contadini, luoghi, processioni che adesso non si fanno più. C’è la storia di Taormina e il contributo di Alfio che ha stilato la prefazione e ha curato le didascalie del libro. Ho fatto qualche anno fa la stessa cosa per Monreale, occasione in cui invece sono stata affiancata da uno storico palermitano, Luigi Militello”.

L’ambiente siciliano fa da sfondo ad ogni storia di Letizia, che è approdata anche per almeno cinque volte sulle sponde delle edizioni del Salone Internazionale del libro di Torino. Alla XXXIV edizione del festival, i suoi libri sono stati esposti allo stand <<Magie d’inchiostro in giro con l’arte>> che contemplava la presenza di vari autori misti nella scelta della tipologia di pubblicazione tra chi ha deciso di affidarsi al self publishing o ad un editore mainstream.

“Io mi autopubblico perché mi sento più libera. Posso decidere tutto in autonomia, stando alle mie regole, ma non per questo tralascio la cura e la qualità dei miei scritti. Mi affido comunque ad editor esterni per la revisione dei miei libri perché una <<mano professionale >>ci vuole sempre”.

La piattaforma scelta dall’Autrice è Youcanprint che ormai da anni aiuta esordienti e non a pubblicare i propri libri con l’assoluta libertà di scegliere il pacchetto più congeniale alle proprie esigenze e obbiettivi. Aperta a tutti gli aspiranti scrittori, la piattaforma non offre solo la possibilità di veder pubblicato il proprio libro ma garantisce anche servizi di revisione e di promozione, proprio per non lasciare nulla al caso, seguendo il libro passo per passo –purché l’autore lo voglia-.

Anche Youcanprint era presente al Salone del libro di Torino per il tema dedicato alla primavera digitale e ai libri del futuro orientati, sempre di più, alla pubblicazione di era telematica in cui il cartaceo si sta dividendo il mercato librario con la versione digitale/telematica on-line dei libri. Era la prima volta in Italia che un festival internazionale come il SalTo dedicava uno spazio così ampio all’ambito del self-publishing e questo è chiaro segnale del riconoscimento di una svolta nel mercato dell’editoria che non necessariamente dev’essere visto come un risvolto “in avanti” ma come una possibilità che cammina di pari passo alle tradizionali forme di pubblicazione e di promozione.

Il mercato librario in rete, infatti, non cura solo l’autopubblicazione ma anche tutti quei servizi legati alla distribuzione, alla promozione e alla commercializzazione dei titoli, una possibilità enorme che ha contribuito nella maggior parte dei casi anche a salvare in extremis alcune realtà editoriali o librarie duramente colpite dall’arrivo e dalla permanenza della situazione d’allarme legata al covid-19.

Pubblicare con le piattaforme digitali permette di realizzare un sogno, di mettersi in gioco e di assumersi anche i rischi e gli oneri di pubblicare un libro da sé con tutti i costi del caso. Letizia Tomasino è esempio di volontà, passione e dedizione senza mancare di una giusta dose di autoconsapevolezza nel sentirsi libera di gestire la propria attività nel migliore dei modi, con le sue regole e i suoi progetti.

“Ho potuto dedicare la mia attenzione all’ambiente siciliano, esponendolo ad una fiera internazionale importante come quella di Torino. Alcuni romanzi sono ambientati a Palermo come <<Una dolce amicizia>>, <<Matello>>, l’ultimo romanzo che ho scritto il cui titolo si riferisce all’antica parola usata nel palermitano per indicare gli uomini omosessuali; altri sono ambientati a Rocca Busambra vicino Corleone con la caratteristica di non aver voluto dare spazio ad un personaggio principale, ma a molti, cercando di parlare di tematiche ampie come l’amore –anche omosessuale-, la condizione della donna, la violenza, il genere noir… Io racconto storie e basta, e MI PIACE. Io mi “faccio i film” a parole, cerco di fare in modo che anche i miei lettori abbiano la sensazione di guardare un film: prediligo i romanzi brevi, intensi, non necessariamente lunghi. Dei veri e propri cortometraggi da leggere tutti ad un fiato”.

Auguriamo a Letizia di proseguire la sua attività così intensa di passione ringraziando le nuove possibilità che l’era digitale ci offre e che ci hanno permesso di conoscere più storie, più sentimenti garantendo a tutti gli aspiranti scrittori, ad ognuno, il proprio spazio.

di Ginevra Lupo

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