GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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ESTERI - page 29

Papa Francesco vola in Ungheria, viaggio all’insegna della pace

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ROMA (ITALPRESS) – Papa Francesco è partito per Budapest. Inizia oggi il viaggio apostolico di tre giorni in Ungheria per il Santo Padre, il 41esimo del suo Pontificato e il secondo quest’anno, dopo la visita nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan.
Una visita “al centro dell’Europa sulla quale continuano ad abbattersi gelidi venti di guerra mentre gli spostamenti di tante persone pongono all’ordine del giorno questioni umanitarie urgenti”, aveva detto il Pontefice al Regina Caeli di domenica scorsa.
Papa Francesco, che era già stato in Ungheria nel 2021, è il secondo Pontefice dopo Giovanni Paolo II a recarvisi. A Budapest l’accoglienza ufficiale in aeroporto da parte del vice primo ministro ungherese Semjen. Poi gli incontri con il presidente Novak, il premier Orban, il Corpo diplomatico e la società civile.
credit photo agenziafotogramma.it
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Ucraina, telefonata Xi-Zelensky “Cooperazione per pace giusta”

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ROMA (ITALPRESS) – Telefonata tra il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferisce su Twitter Wang Lutong, direttore generale per gli Affari Europei del ministero degli Esteri cinese, Xi ha affermato che “il rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale è il fondamento politico delle relazioni tra Cina e Ucraina” e che “il dialogo è l’unica via d’uscita per la crisi ucraina”.
Inoltre “la Cina invierà un inviato speciale per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri paesi per una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi. In qualità di grande paese responsabile, la Cina si impegna a svolgere un ruolo costruttivo per la pace”.
“Durante la conversazione durata un’ora, abbiamo discusso una gamma completa di questioni di attualità delle relazioni bilaterali – spiega su Telegram Zelensky -. Particolare attenzione è stata prestata alle modalità di una possibile cooperazione per stabilire una pace giusta e sostenibile per l’Ucraina”.
“Nessuno vuole la pace più del popolo ucraino. Siamo sulla nostra terra e lottiamo per il nostro futuro, esercitando il nostro diritto inalienabile all’autodifesa – aggiunge -. La pace deve essere giusta e sostenibile, basata sui principi del diritto internazionale e sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite. Non può esserci pace a spese dei compromessi territoriali. L’integrità territoriale dell’Ucraina deve essere ripristinata entro i confini del 1991. Abbiamo anche discusso dei modi per rafforzare il partenariato ucraino-cinese”.
“Prima dell’invasione russa su vasta scala, la Cina era il primo partner commerciale dell’Ucraina. Credo che la nostra conversazione di oggi darà un forte impulso al ritorno, alla conservazione e allo sviluppo di questa dinamica a tutti i livelli”, conclude il presidente ucraino.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Ucraina, Zelensky “Nessuno al sicuro finché la Russia non sarà sconfitta”

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KIEV (ITALPRESS) – “Nessuno può sentirsi al sicuro da nessuna parte a meno che l’aggressore non venga sconfitto. Il mondo sa anche che la Russia può essere fermata. Questo è un interesse comune. Fermata dalla potenza dei nostri guerrieri in prima linea. Con le nostre armi, sia ucraine che quelle che riceviamo dai nostri partner. Con il potere della legge, cioè sanzioni che devono essere costantemente rafforzate, e con il nostro lavoro comune per la giustizia”. Lo scrive sui social il presidente ucraino Volodymr Zelensky che aggiunge: “Ogni manifestazione del terrore russo, ogni giorno di aggressione è un ulteriore argomento che tutto questo deve finire in un Tribunale, in una nuova Norimberga, contro coloro che distruggono vite e persone, che usano missili contro i musei e bombe guidate contro le chiese. La Russia deve essere sconfitta. Il mondo non può avere nessun altro obiettivo”, ha scritto Zelensky.
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Biden “Mi ricandido alla Presidenza degli Stati Uniti”

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WASHINGTON (USA) (ITALPRESS) – Joe Biden ha annunciato la sua intenzione di ricandidarsi alla Presidenza degli Stati Uniti nel 2024. L’ufficialità è arrivata dal profilo Twitter dell’inquilino della Casa Bianca. “Ogni generazione ha un momento in cui ha dovuto difendere la democrazia. Difendere le loro libertà fondamentali. Credo che questo sia nostro. Ecco perchè mi candido alla rielezione a Presidente degli Stati Uniti. Unisciti a noi. Finiamo il lavoro” scrive Biden. Anche Kamala Harris ha annunciato la sua candidatura alla vice presidenza.

Foto: agenziafotogramma.it

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Ucraina, Kuleba all’Ue “Servono armi, no scorciatoie”

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BRUXELLES (ITALPRESS) – “Oggi alla riunione del Consiglio Esteri ho ringraziato i partner dell’UE per tutta l’assistenza alla difesa già fornita. Li ho anche esortati ad adottare al più presto nuove decisioni necessarie. Non ci sono scorciatoie per la pace a meno che l’esercito russo non venga sconfitto”. Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba che aggiunge: “Verrà il tempo dei guanti diplomatici bianchi. Ma prima dobbiamo fornire abbastanza munizioni per le mani stanche e unte dei nostri artiglieri”.
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Zelensky incontra la premier estone Kaja Kallas

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KIEV (ITALPRESS) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto oggi a Kiev la prima ministra dell’Estonia, Kaja Kallas. Lo ha reso noto lo stesso Zelensky su Telegram, ringraziando sia Kallas che tutto il popolo estone per “il loro sincero e, soprattutto, tempestivo sostegno alla nostra difesa”.
“E’ importante che tutti i nostri partner – aggiunge – ora siano i più decisi e rapidi possibili nel fornire gli aiuti promessi, in particolare le armi, in modo da poter accelerare la fine di questa guerra, liberare la nostra terra e ripristinare la piena forza del diritto internazionale”.
-foto agenziafotogramma.it-
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Sudan, evacuati tutti gli italiani

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ROMA (ITALPRESS) – Tutti gli italiani che hanno chiesto di partire dal Sudan sono stati evacuati. Lo ha annunciato il premier Giorgia Meloni, nella tarda serata di domenica.
“Dopo una giornata di trepidante attesa, tutti i nostri connazionali in Sudan che hanno chiesto di partire sono stati evacuati. Con loro ci sono anche cittadini stranieri. L’Italia non lascia nessuno indietro – ha affermato il presidente del Consiglio -. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa operazione così difficile, in piena zona di combattimento, il mio plauso va al ministro degli Esteri Antonio Tajani e all’Unità di crisi della Farnesina, al ministro della Difesa Guido Crosetto, al Sottosegretario Alfredo Mantovano, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, al comandante del Covi, il generale Francesco Paolo Figliuolo, al nostro ambasciatore in Sudan, Michele Tommasi, ai Servizi di Sicurezza. Voglio rinnovare anche in questa occasione il mio appello alla fine della guerra, all’apertura di un negoziato che conduca a un governo a trazione civile, il Sudan ha bisogno di pace”.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ringraziato “lo sforzo e la professionalità delle nostre Forze Armate”. I primi 107 italiani a bordo di uno dei nostri C130 sono atterrati a Gibuti alle 22 ora italiana, 7 sono già arrivati poche ore prima e altri 40 sono rientrati su un velivolo in collaborazione con le forze armate spagnole. “Tutti i civili italiani sono stati evacuati a Gibuti dove è stata allestita un area ristoro in attesa del successivo rientro in Italia”, ha spiegato Crosetto.
Lunedì un C130 riporterà a Gibuti l’ambasciatore italiano in Sudan e il comandante dell’Extraction Force che ha attuato l’operazione.
“Grazie all’impegno della nostra aeronautica militare e delle nostre forze speciali dell’esercito, della marina e dei carabinieri – ha ribadito il ministro -. Le operazioni continuano fino alla completa messa in sicurezza di tutti gli italiani. Tutto avviene nella più stretta cooperazione con i nostri partner europei. Al Comando Operativo di Vertice Interforze ed ai militari che stanno svolgendo questa delicata e rischiosa missione voglio esprimere la riconoscenza del governo e di tutta la Nazione”.

– foto ufficio stampa Ministero della Difesa –

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Tajani “I nostri connazionali in Sudan stanno tutti bene”

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MILANO (ITALPRESS) – “I nostri connazionali sono stati tutti contattati, anche durante la nottata, dall’unità di crisi del ministero, sono stati chiamati uno per uno, stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra ambasciata”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della visita al Salone del Mobile di Milano, tornando sulla situazione dei nostri connazionali bloccati in Sudan. “Siamo mobilitati per mettere in sicurezza tutti nostri concittadini che sono in Khartoum: la nostra ambasciata sarà il punto di raccolta, dopodichè faremo in modo di poterli mettere in sicurezza. Le nostre forze armate, l’aeronautica, i reparti Inter forze sono pienamente operativi: toccherà a loro garantire la massima sicurezza e tutelare i nostri concittadini – ha aggiunto – Mi auguro che si possa fare tutto in tempi brevi: siamo stiamo lavorando con le autorità locali per avere tutte le autorizzazioni necessarie. Il ministero degli esteri che ha la responsabilità di guidare tutte le operazioni con il ministero della difesa e la presidenza del consiglio che sono al lavoro incessantemente”.(ITALPRESS).

Photo Credits: xh7

Sudan, Tajani “Messi in sicurezza 19 italiani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono stati messi in sicurezza 19 italiani che si trovavano in crociera nelle acque di Port Sudan. Li abbiamo assistiti fin dall’inizio degli scontri, ora sono sbarcati ad Hurghada. Grazie al lavoro delle nostre Ambasciate a Khartoum e al Cairo e dell’Unità di Crisi della Farnesina”. Lo scrive su Twitter il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Immigrazione, Mattarella incontra Duda “Ue superi regole della preistoria”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con il presidente Duda abbiamo parlato del problema delle migrazioni, un fenomeno che la Polonia conosce bene, un problema di tutta l’Unione Europea perchè nessuno Stato può affrontare da solo questo problema epocale. Serve una nuova politica di asilo dentro l’Ue superando le vecchie regole che sono ormai della preistoria”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica della Polonia, Andrzej Duda.
“Quanto avviene in Sudan in queste ore è allarmante, l’Ue si deve impegnare fortemente su questi fronti”, ha aggiunto.
-foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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