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‘I Matt’attori’ in ‘Due x uno’ al Teatro Vascello

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Dal 28 maggio al 2 giugno al Teatro Vascello di Roma la compagnia “I Matt’attori” ha portato in scena la commedia teatrale “Due x uno”, adattamento di “Taxi a due piazze” del commediografo inglese Ray Cooney.

Ancora una volta, ed è la nona per l’esattezza, il gruppo si è adoperato in un lavoro teatrale per aiutare chi ha realmente bisogno.

Non solo amore per il teatro ma reale impegno al fine di raccogliere fondi a sostegno dei vari progetti di sviluppo sanitario che la SMOM Onlus porta avanti in Madagascar, Benin, Zanzibar.

Con l’adattamento e la regia di Guido Lomoro – direttore artistico Teatrosophia – la straordinaria verve di Mario Rosati & Co ha rallegrato e divertito gli spettatori che hanno riempito la sala durante tutta la settimana, con le esilaranti gag che ruotano attorno al protagonista principale della commedia, ovvero quel Mario Rossi, tassista, bigamo dalla doppia vita.

Personaggi e interpreti

Barbara Rossi ……………. Giorgia Tradico
Carla Rossi ………………… Laura Barluzzi
Mario Rossi ……………….. Mario Rosati
Brig. Percuoco ..………….. Leonardo Mennunni
Walter Fattore ……………. Giuseppe Tradico
Fotoreporter ………………. Roberto Giunti
Brig. Ferroni ………………. Flavia Rosati
Bobby ………………………… Manuela Renzulli

Adattamento e regia di Guido Lomoro
Aiuto regia Monica Ferrari
Scenografia Daniela Santolini

Alcune immagini di scena

Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini – Programmazione giugno 2024

in CULTURA/MUSICA/TEATRO by

 

OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI

direzione artistica Tosca

Teatro Eduardo De Filippo | Viale Antonino di San Giuliano 782 – ROMA

PROGRAMMAZIONE GIUGNO 2024

Martedì 4 giugno – ore 21

PROSPETTIVE D’AUTORE
Valentina Farinaccio
incontra
GUIDO CATALANO
per il libro
COSA FANNO LE FEMMINE IN BAGNO?

 

Giovedì 6 giugno – ore 21

IL SUONO DI ELVIRA
spettacolo a cura di
EMANUELE COEN
tratto dal suo romanzo
La figlia del Vesuvio
con Cristiana DellAnna, Gabriele Coen, Federico Placidi e David Quintarelli

 

Sabato 8 giugno – ore 21

GIOIA SALVATORI
ESERCIZI PER COMBATTERE SE STESSI
con Simone Alessandrini

 

Domenica 9 giugno – ore 21

VITTORIO CUCULO & LUCIA FILACI Quintet
OUR MOOD
con Giuseppe Sacchi, Giordano Panizza e Gian Marco De Nisi
a cura di Roberto Ramberti

 

Martedì 11 giugno – ore 22

IL TEMPO DEI GIGANTI
con GINO CASTALDO e PAOLA TURCI

 

Mercoledì 12 giugno – ore 21

IO NON HO MAI
Live Podcast Condotto da MARTINA MARTORANO
scritto con LEONARDO PARATA
con NAIP, le ETEROBASICHE, DITONELLAPIAGA
e altri ospiti da confermare
 

Giovedì 13 giugno – ore 21

SUPERFICIE LIVE SHOW
Attori sul palco a portata di video
Conduce MATTEO SANTILLI  

Domenica 16 giugno – ore 21

OPEN STAGE
con i giovani artisti della sezione Canzone

 Anche per il mese di giugno 2024, l’offerta di eventi di Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca è “spettacolare”.

Il primo appuntamento sarà martedì 4 giugno, alle ore 21, all’interno del format Prospettive dautore. La scrittrice Valentina Farinaccio incontra Guido Catalano a proposito del libro Cosa fanno le femmine in bagno? (Feltrinelli). Guido Catalano (Torino, 1971) è il poeta-performer più famoso e più letto in Italia: con i suoi spettacoli riempie i teatri e le piazze e con i suoi libri (di cui ricordiamo Damore si muore ma io no e Ogni volta che mi baci muore un nazista) ha venduto oltre 150.000 copie. In questa sua prima “ballata”, un racconto in versi intimo e divertente, l’autore racconta di un giovane uomo che, dal momento della crescita, dell’adolescenza, della vita adulta continua a interrogarsi sui misteri che albergano nel cuore delle donne. Misteri che accompagnano il maschio fino alla vita adulta e iniziano dalla domanda delle domande: Cosa fanno le femmine in bagno? Nessun maschio l’ha mai scoperto né ha trovato le chiavi per penetrare quel segreto così inestricabile.

Giovedì 6 giugno, ore 21, sul palco dello storico Teatro Eduardo De Filippo, andrà in scena Il suono di Elvira, spettacolo a cura di Emanuele Coen che lo ha tratto dal suo romanzo La figlia del Vesuvio. Libro e spettacolo raccontano la storia di Elvira Notari, la prima regista del cinema italiano. Emanuele Coen ha scoperto questa straordinaria e poco conosciuta figura mentre realizzava un reportage sui film e le serie TV ambientate a Napoli.

Elvira Notari, nata a Salerno nel 1875 e scomparsa a Cava de’ Tirreni nel 1946 in carriera ha realizzato, dal 1906 al 1929, oltre sessanta film e centinaia di documentari, andati quasi tutti perduti, e non ha mai rilasciato un’intervista. Per questa ragione, a parte la sua produzione artistica, è praticamente ignota la sua vita personale ed emotiva. Coen cerca di colmare questo mistero e questo vuoto attraverso la finzione del romanzo e dello spettacolo. Con lui sul palco salirà, per leggere alcuni brani del romanzo, l’attrice Cristiana DellAnna che, dopo aver conquistato l’America interpretando San Francesca Cabrini, dal 16 maggio è nelle sale cinematografiche con Una storia nera di Leonardo D’Agostini al fianco di Laetitia Casta. A seguire, avrà luogo una performance musicale con Gabriele Coen ai clarinetti, Federico Placidi (live electronics) e David Quintarelli (visuals), che suoneranno dal vivo sul film di Elvira Notari Napoli sirena della canzone (1929).

La stand-up comedian Gioia Salvatori è la protagonista di sabato 8 giugno, ore 21, con il suo esilarante Esercizi per combattere se stessi, un tentativo surreale di scandagliare i nostri archetipi, i viziacci, le voci di dentro e di fuori per giungere alla conclusione che ci sono molti modi per farsi da parte e per lasciarsi stare, sempre col dovuto nervosismo, si intende. Gioia Salvatori, attrice romana, drammaturga per il teatro, autrice e conduttrice per la radio sarà accompagnata dal talentuoso polistrumentista Simone Alessandrini.

Domenica 9 giugno alle 21 tornano i nuovi interpreti del jazz italiano, nel format curato dal produttore Roberto Ramberti. Saranno ospiti di Officina Pasolini Vittorio Cuculo & Lucia Filaci Quintet con il loro concerto Our Mood. La formazione è composta, oltre che da Vittorio Cuculo ai saxofoni e Lucia Filaci alla voce, Giuseppe Sacchi al pianoforte, Giordano Panizza al contrabbasso e Gian Marco De Nisi alla batteria. Verranno eseguiti brani inediti di Lucia Filaci, con testi in italiano, e alcuni standard Jazz nei quali i due solisti fanno emergere il forte linguaggio del Bebop e del virtuosismo sia vocale che strumentale. Chi ama la tradizione del Jazz, ma allo stesso tempo desidera conoscere uno stile rinnovato e attualizzato, apprezzerà certamente il sound di questo quintetto ben equilibrato e coeso.

Molto attesa la serata di martedì 11 giugno, in via straordinaria alle ore 22, che vedrà protagonisti il giornalista Gino Castaldo e la grande cantautrice e musicista Paola Turci. L’inedita coppia presenterà la data zero de Il tempo dei giganti, spettacolo ispirato dal libro Il cielo bruciava di stelle. La stagione magica dei cantautori italiani (Mondadori) dello stesso Castaldo, dedicato ai grandi cantautori italiani. Dal 14 giugno infatti inizierà il tour di questo particolarissimo show che porterà in giro per l’Italia un omaggio alla grande musica del triennio d’oro 1979-1981. Lucio Dalla, Franco Battiato, Francesco Guccini, Fabrizio De André, Lucio Battisti, Pino Daniele: sono solo alcuni dei protagonisti che ritroveremo nello storytelling incalzante di Gino Castaldo e nelle interpretazioni di Paola Turci, per riscoprire quello storico momento magico in cui la qualità musicale diventò pop, Il Tempo dei giganti è prodotto e realizzato da Elastica.

Mercoledì 12 giugno torna il podcast live Io non ho mai, scritto a quattro mani da Martina Martorano e Leonardo Parata. Un’altra serata esilarante, con l’effervescente conduzione di Martina e le intrusioni di Leonardo, regista in sala. Cinque come sempre ospiti attesi, tra cui NAIP, le Eterobasiche e Ditonellapiaga, che si sfideranno in un’atmosfera informale, improvvisando ruoli e interazioni con il pubblico. Impossibile rimanere seri.

Giovedì 13 giugno nuovo appuntamento con Superficie Live Show attori sul palco a portata di video, il format ideato e condotto da Matteo Santilli per Officina Pasolini. La serata è composta da anteprime, monologhi teatrali, brevi video e tante ‘rubriche’ anch’esse create ad hoc per questo format e che sono tra i momenti più attesi dal pubblico. Come sempre, questo spettacolo sarà anche live in streaming sulla pagina Facebook di Officina Pasolini.

Il palco del teatro De Filippo si apre per OPEN STAGE, il concerto con i giovani artisti della sezione Canzone del Laboratorio di Officina Pasolini. Domenica 16 giugno, alle 21, avrà luogo la prima di due serate (la seconda sarà a luglio) nella quale studentesse e studenti dell’ultimo anno del biennio formativo si esibiranno, con tutta la loro energia e quel flusso di emotività che coinvolge sempre il pubblico che viene a scoprirli.


OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI

Ingresso Teatro Eduardo De Filippo: Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario Toscano, a pochi passi da Ponte Milvio.
Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria sul profilo Eventbrite di Officina Pasolini al seguente link
Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini
www.officinapasolini.it

Ufficio stampa
Antonella Mucciaccio
@ amucciaccio@fastwebnet.it

“Elvis The Musical” fa ballare il Brancaccio a tempo di Rock

in MUSICA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

A pochi giorni da quello che sarebbe stato l’ottantanovesimo compleanno del re del rock, Elvis Presley, approda al Teatro Brancaccio di Roma “Elvis The Musical”, uno spettacolo nato per raccontare la vita di questo incredibile mito musicale attraverso le sue canzoni.

Maurizio Colombi, già affermato regista di classici del family musical come “Peter Pan”, “Rapunzel”e “We Will Rock You”, dirige con mano sicura un cast di ben venti performers tra musicisti, attori e ballerini. La narrazione delle vicende è affidata a vari personaggi, i quali, a turno, raccontano le tappe fondamentali della vita di Elvis, esplorandone al contempo il lato musicale ma soprattutto quello umano.

Dai tempi del primo impiego come camionista, passando per il momento della sua prima incisione discografica, fino ai giorni della sua ascesa verso un successo planetario, per poi discendere verso l’abisso della depressione e della solitudine.

Una narrazione onesta e struggente, che porta per un momento nuovamente in vita sul palcoscenico uno dei mostri sacri del rock, mostrandone al contempo pregi e debolezze.

Il pubblico in sala partecipa entusiasta, anche grazie al coinvolgimento suscitato dalle ottime performance del cast, così come dalla musica suonata in modalità live dalla band presente. I brani di Elvis appartengono alla memoria collettiva, rappresentano pezzi di storia della musica, ed i presenti li seguono fin dalle prime battute, canticchiando e battendo il tempo con le mani, fino a non resistere più e ad abbandonare le poltrone sul finale dello spettacolo per lasciarsi trasportare in un ballo travolgente sulle note dei più grandi successi di The King of Rock.

Quasi due ore di intrattenimento musicale ma non solo, coadiuvate ad arte da inserti di video dell’epoca e da originalissime scenografie. Un tribute-musical coinvolgente che non manca di affascinare un pubblico trans generazionale.

Per chi lo avesse perduto a Roma, il tour di “Elvis the Musical” continua, con altre tappe in giro per la penisola. Qui sotto le prossime date:

05 aprile BOLZANO

13 aprile NAPOLI Teatro Diana

18 aprile BIELLA

19 aprile IVREA

20 aprile BORGOSESIA

09 maggio CORMONS

24 maggio CREMA

25 maggio MONZA Teatro Villoresi

26 maggio MONZA Teatro Villoresi

05 giugno COMO

 

 

ELVIS THE MUSICAL – CAST

Elvis Adulto: Ivan De Carlo

Elvis Giovane: Manuel Di Santo

Elvis Bambino: Teresa  Morici

Priscilla: Eleonora Facchini

Gladys: Elisa Filace

Colonello Parker: Paolo Barillari

Joe Esposito/Sam Philips: Matteo Sala

Vernon – Ensemble: Edoardo Tagliaferri

Maryon – Ensemble: Raffaella Spina

Ensemble: Valentina Messina

Ensemble: Silvia Olianas

Ensemble: Emma Baldin

Ensemble: Jessica Baccino

Ensemble: Jesus Bucarano

Ensemble: Fabio Moscarella

Ensemble: Valeria  Corvino

Ensemble: Benedetta Piloto

 

BAND MUSICALE

Alessandro Bazzoli – BATTERIA

Matteo Tucci – BASSO

Luca Gambino – TASTIERA

Stefano Melchiorre – CHITARRA

 

REGIA: MAURIZIO COLOMBI

REGIA ASSOCIATA: GIANCARLO CAPITO

ASSISTENTE ALLA REGIA E ASS. DI PRODUZIONE: ERIKA ZANONCELLI

DIRETTORE MUSICALE: DAVIDE MAGNABOSCO

DIREZIONE VOCALE/CORI: ALBERTO SCHIRO’

COREOGRAFIE: RITA PIVANO

ASSISTENTE COREOGRAFO: FRANCESCO SPIZZIRRI

PRODUZIONE: SOLD OUT SRL

 

DATORE LUCI Amilcare Canalis

RESPONSABILE GENERALE DELLA TECNICA AUDIO E LUCI Fabio Leardini

DATORE AUDIO MIXER Antonio Bosco

TRUCCO E PARRUCCO Paolo Pinna

COSTUMI Nunzia Aceto

DIREZIONE DI SCENA Pierfrancesco Martinotti

 

ASSOCIAZIONI 

ELVIS FRIENDS FAN CLUB ITALIA

 

 

Hamletophelia: Shakespeare in chiave rock

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

È andata in scena fino al 24 dicembre nella deliziosa cornice del Teatro Lo Spazio di Roma la pièce Hamletophelia, dramma in chiave rock scritto e diretto da Luca Gaeta, con la splendida interpretazione di Massimiliano Vado, Camilla Petrocelli e Salvatore Rancatore.

Una rilettura originale e contemporanea del classico shakespeariano con riferimenti all’Hamletmaschine del drammaturgo Heiner Muller. Con una scenografia essenziale e suggestiva, la colonna sonora e i costumi ispirati all’universo glam rock/dark, il risultato è un’opera che combina la potenza della tragedia classica con la provocazione del teatro sperimentale.

Lo spettacolo si apre con Yorick, interpretato con maestria da Salvatore Rancatore, che accende le luci di un aldilà onirico e suggestivo, mentre attende l’arrivo dei suoi due ospiti. E’ il personaggio più ambiguo dell’opera, incarnando sia il lato comico che quello più tragico della storia. Buffone di corte e memento mori, nell’emblematico teschio di Amleto, in questo caso coperto di strass.

La scena è dominata da un’atmosfera al contempo oscura e infantile, un non luogo con mobili da bambini, addobbato con foto, lettere manoscritte, e immagini proiettate. Una sorta di huis clos che rappresenta la fine dell’infanzia e l’inizio della maturità per i protagonisti, un passaggio tra la vita e la morte. Amleto e Ofelia devono affrontare i loro fantasmi del passato per crescere come persone espiando le proprie colpe.

Arriva così Ofelia, impaurita e perduta, anima pura e fragile, soggiogata dal fascino di Amleto, star in giacca di pelle e smalto nero, di cui lei, come una groupie, porta l’effigie sulla maglietta oversize. Il pallido corpo sembra scomparire in questo bianco abbraccio di amore malsano. Mentre ripercorre il proprio dramma di giovane sognatrice, inizia un viaggio di accettazione, trasformazione e riscatto, fino a spogliarsi dei propri abiti di bambola in balia delle fantasie e delle manipolazioni altrui, per trovare la propria voce di donna forte e indipendente, non più succube della follia di Amleto. Una presenza luminosa quella dell’interprete Camilla Petrocelli, che riesce a dare vita alle tante sfumature di questa Ofelia, tanto minuta, eterea e infantile, quanto colma di rabbia, dolore e di una straordinaria forza che riempie lo spazio del palco per l’intera durata della pièce.

Percorso antitetico a quello della sua defunta amata, è quello di Amleto. In balìa dei traumi passati e dei sensi di colpa, si rifugia in un’infanzia senza decisioni e rivive all’infinito il proprio dramma, senza mai superarlo. Si rivolge alla doppia incarnazione di Yorick, giullare di corte dell’Amleto bambino e ora teschio glitterato, nelle sue riflessioni post mortem. Intrappolato in questa nostalgia soffocante, l’Amleto interpretato con carismatica intensità da Massimiliano Vado, è un uomo inconcludente, che non riesce a liberarsi dal senso di nausea esistenziale.

La regia e la drammaturgia  di Luca Gaeta ci propongono una meditazione su Amleto e miriadi di altri argomenti anche attuali, come i possibili risvolti del femminile su un tipo di mascolinità incerta e tossica.

La produzione non racconta una storia nel senso classico del termine, né sviluppa personaggi in modo tradizionale. Invece, si concentra sull’esplorazione di temi e idee, attraverso un linguaggio poetico e immagini evocative.

Uno spettacolo sorprendente, con un’estetica intrigante, un’eccellente interpretazione e presenza scenica degli attori, che incarnano in modo singolare e personale i tre personaggi con identica intensità e una sintonia perfetta. La drammatica ironia della pièce e la destrutturazione del piano narrativo lasciano al pubblico una serie di quesiti a cui trovare, volendo, le proprie risposte e interpretazioni.

La Galleria Immagini

Giorgio Gori racconta Walter Chiari

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Al Teatro Ivelise di Roma è andato in scena lo spettacolo teatrale “Giorgio racconta Walter e Chiari si offende“, scritto e interpretato dall’attore napoletano Giorgio Gori.

Attraverso uno spettacolo di un’ora e mezza l’attore offre al pubblico monologhi, barzellette, proiezioni e ricordi del grande comico e attore Walter Chiari, in particolare raccontandone l’estro creativo, il talento, la sua versatilità ed il suo carisma che lo hanno reso un’icona dello spettacolo e facendo rivivere, allo stesso tempo, gli anni d’oro della televisione italiana,

Con la verve che lo caratterizza Giorgio Gori ripercorre la vita del grande mattatore italiano degli anni ’60 e ’70, dalla parabola ascendente al declino, alternando momenti narrativi – la prima volta a teatro, l’incontro con Carlo Campanini e quello con Alida Chelli – a divertenti gag che riportano in scena le indimenticabili macchiette create negli anni da Walter.

Un grazie a Giorgio Gori per riportare l’attenzione del pubblico soprattutto sull’uomo Walter Chiari, spesso dimenticato o a volte ricordato non sempre in modo positivo.

Pur non avendo avuto modo di incontrarlo personalmente – Chiari è scomparso infatti nel 1991 – traspare chiaramente dall’interpretazione in scena l’emozione e l’enorme stima di Giorgio per quel gran genio di Walter, il quale certamente non sarà “offeso” dal suo racconto.

La galleria delle immagini

HAMLETOPHELIA 

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by
Una Barbie a testa in giù immersa in un bicchiere colmo di latte. Un’immagine toccante, dura, che rimane impressa e impressiona, è quella scelta per rappresentare in locandina la pièce “Hamletophelia”, che andrà in scena al Teatro Lo Spazio dal 20 al 23 dicembre ore 21:00.

 

Lo spettacolo atterrisce e, allo stesso tempo, attrae lo spettatore, proprio come quella bambola; quell’essere senza anima, senza cuore, senza facoltà di scegliere, già morto, che non può salvarsi. Il bianco del latte si tinge di nero. Un pupazzo diviene intermediario tra l’uomo e la morte. E così Ofelia, triste eroina, entra in scena già sdraiata sul suo letto funebre. È la bambola che non ha possibilità di sopravvivere. Amleto è la personificazione dell’uomo moderno, svuotato di ruolo, un antieroe, eterno Peter Pan relegato alla sua infanzia.

 

Luca Gaeta, che ha curato la drammaturgia e la regia della pièce, rilegge il testo di Shakespeare, unendo riferimenti al dramma postmoderno “Hamletmachine” del commediografo e regista tedesco Heiner Müller. Il dramma è un’attenta analisi della psiche attanagliata da dubbi, un grido soffocato dell’anima, il racconto di una storia antica che può essere valida ancora oggi. Ne deriva dunque un’opera originale, che rende contemporanea la tragedia, rileggendola in chiave punk-rock.

 

Il testo è reso metallico dalla selezione dei brani musicali: dai Pink Floyd ai Radiohead, da Joey Ramone a Joe Strummer. Si viene a realizzare nel complesso un suggestivo quadro sonoro. Da sottolineare lo studio accurato nella resa dei personaggi, simboleggiato dai costumi di scena. Laura di Marco dà corpo alla loro anima attraverso un look dark, metal. Ofelia è una groupie, che indossa la t-shirt con l’effige del suo Amleto. Yorick è un clown con maglione rosso e nero a righe, e il naso rosso dipinto col rossetto e Amleto è così rock da sfoggiare smalto nero alle unghie. Immancabile il teschio (che ha accompagnato nei secoli il passo più celebre del “to be or not to be”) reso glamour da scintillanti strass.

 

dal 20 al 23 dicembre 2023 alle ore 21:00

HAMLETOPHELIA

Teatro Lo Spazio

via Locri, 42/44 0183 – Roma

 

Drammaturgia e regia Luca Gaeta

con Massimiliano Vado, Camilla Petrocelli , Salvatore Rancatore

Scene e costumi Laura V. Di Marco

Aiuto regia Sofia Pasquali e Alessia Ferrero

Movimenti scenici Giulia Avino

Foto Beniamino Finocchiaro, Matteo Nardone

Foto Locandina Paoloreste Gelfo

Organizzazione StartLab

Un ringraziamento speciale al Museum of Dreamers e al Laboratorio Arti Sceniche di Massimiliano Bruno

 

Ufficio stampa Maresa Palmacci

TEATRO INDIA – Triplo tutto esaurito per Valerio Aprea per il gran finale di Flautissimo

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

Roma. Teatro India – 14, 15 (ore 21) e 16 (ore 19) dicembre 2023
AL TEATRO INDIA DI ROMA GRAN FINALE DI FLAUTISSIMO 2023
CON VALERIO APREA 
Tutto esaurito per il reading in prima assoluta de 
“Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta” di Sandro Bonvissuto

La venticinquesima stagione di Flautissimo, il festival di parole, teatro e musica diretto da Stefano Cioffi, si appresta alla conclusione con il triplo “tutto esaurito” della prima assoluta del reading di Valerio Aprea Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta di Sandro Bonvissuto, in scena al Teatro India di Roma il 14 e 15 dicembre alle ore 21 e il 16 dicembre alle ore 19.
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TILT, il circo del futuro al Teatro Olimpico di Roma

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Al Teatro Olimpico di Roma è andata in scena ieri sera la prima dello spettacolo circense TILT, della compagnia Le Cirque World’s Top Performers.

Lo spettacolo, liberamente ispirato al film capolavoro “Ready Player One” di Steven Spielberg, rilegge il mondo virtuale e offre al pubblico una meravigliosa esperienza di evasione dalla realtà.

Un cast d’eccezione di 29 Top Performers: i migliori artisti e le Superstar mondiali  del Nouveau Cirque e del Cirque du Soleil. Scenografie originali e 12 numeri aerei e a terra di equilibrismo, acrobazie e danze aeree.

Lo spettacolo si apre con un’introduzione che invita il pubblico nel mondo virtuale di TILT. I protagonisti sono due amici che si ritrovano catapultati in questo mondo fantastico. Una giovane donna che sogna di diventare un’artista circense ed un ingegnere che ha creato TILT per sfuggire alla realtà.

Tra le performance più spettacolari spiccano l’Acrobatic Skating (un duo che vi farà girare la testa per sincronizzazione e velocità), Olga Golubeva (la sua danza con i tessuti aerei è pura poesia e toglie il respiro), Anatolii Zalevskyi (il direttore artistico dello spettacolo ripropone il suo romantico White Act) e ancora tantissima adrenalina, energia e magia che rendono TILT un’esperienza che non si può perdere. È un viaggio nel mondo del circo del futuro, un mondo pieno di meraviglie e sorprese, uno spettacolo circense che lascia a bocca aperta.

TILT sarà in programma al Teatro Olimpico fino al 3 dicembre.

La compagnia si sposterà poi a Pescara dall’8 al 10 dicembre, a Bari dal 15 al 17 dicembre, a Catania dal 21 al 23 dicembre e terminerà la tournée a Napoli dal 29 dicembre al 7 gennaio 2024.

‘Un’ora per raccontarmi’ al Teatro Altrove, regia di Giorgio Gori

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

 

Sabato 4 novembre, al Teatro Altrove di Roma, è andato in scena “Un’ora per raccontarmi”, di Priscilla Rucco, per la regia di Giorgio Gori con Giorgio Gori, Angelica Pula e Fabiola Zossolo.

La storia (da un’idea di Priscilla Rucco)
Uno studio televisivo. Una donna e la sua storia. Trasmissione “Un’ora per raccontarmi”. Paola, apparentemente sorridente ed emozionata, ha un passato da raccontare; vicende di violenze subite. Al suo fianco c’è un giornalista che ha, come unico obiettivo, quello di perseguire gli indici di ascolto del programma. Un uomo senza pudore, pronto a tutto pur di incrementare il numero di spettatori. Una truccatrice, che si unisce tra loro, come filo conduttore. La storia di Paola terrà gli altri personaggi sospesi, ma uniti. Un continuo climax di emozioni, paure, sofferenze fino ad esplodere.

Un’ora per raccontarmi‘ è un pretesto per narrare qualcosa più grande di noi. Paola è una donna come tante altre, creata da un’idea di Priscilla Rucco. Giorgio Gori cura la regia e la messa in scena, in un contesto di metateatro. Dirige Angelica Pula. Le coreografie, sono affidate a Fabiola Zossolo, che rappresenta la consapevolezza di Paola e la coscienza di molte donne.

La galleria delle immagini

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Roberto Bettacchi
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