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ARTEVENTO AUTUNNO “One Sky One World” Torna a Cervia l’edizione autunnale del Festival Internazionale dell’Aquilone

in ARTE/COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/MOSTRE/PHOTOGALLERY by

Dopo il successo della prima edizione, ARTEVENTO – il Festival Internazionale dell’Aquilone, il più antico al mondo, che si tiene ogni primavera a Cervia dal 1981 – torna con una speciale edizione autunnale. Dal 11 al 22 ottobre, lo spin-off intitolato “One Sky One World” chiuderà la 44esima edizione del festival con tre appuntamenti dedicati ai temi fondamentali della sua missione:

  • la valorizzazione delle culture dell’aquilone come patrimonio culturale immateriale dell’umanità;
  • la promozione della pace, del dialogo interculturale e della sostenibilità ambientale.

La mostra “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni – Speciale Giappone” è stata ideata per celebrare il recente gemellaggio tra il Museo dell’Aquilone e il Tako no Hakubutsukan di Tokyo. Tra le principali novità di questa edizione spiccano la donazione di oltre 20 opere della collezione personale di Masaaki Modegi, Presidente della Japan Kite Association e Direttore del Museo dell’Aquilone di Tokyo, alla direttrice artistica di Artevento, Caterina Capelli, e l’acquisizione del koryu dako, l’aquilone tradizionale musicale a forma di “insetto” della città di Nagoya, creato dall’anziano Maestro Masaaki Sato.

Un altro evento di rilievo è la Parata per la Pace, organizzata per la prima volta in collaborazione con la Fondazione PerugiAssisi, per segnare l’adesione di Artevento al “tavolo della pace” della storica marcia per i diritti umani.

Alla parata parteciperà anche Vito Fiorino, protagonista del docu-film “A nord di Lampedusa” del regista Alessandro Rocca. Fiorino, che il 3 ottobre 2013 salvò 47 profughi eritrei durante la tragedia in mare a Lampedusa, sarà testimone del messaggio di solidarietà della giornata, aprendo la parata che da Piazza Garibaldi si dirigerà verso il mare. 

L’ospite d’onore sarà l’aquilonista di fama internazionale Albert Trinks, celebre per i suoi aquiloni “edo” ispirati alla tradizione giapponese e dedicati ai diritti umani. Oltre al suo noto aquilone ispirato al ritratto “Ragazza Afghana”, Trinks presenterà due opere aggiuntive dedicate alla giovane Sharbat Gula, la rifugiata immortalata dal fotografo Steve McCurry.

SUCCESSO PER LA QUARTA EDIZIONE DI “PUGLIA, A WAY OF LIFE”

in COMUNICATI STAMPA/CONFERENZA STAMPA/European Affairs/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY by

La Puglia modello virtuoso

all’insegna di “a way of life”

È stata grande la partecipazione al workshop, che si è svolto alla

Stampa Estera a Roma.

Al centro dei lavori il racconto del paradigma regionale, tra turismo, cultura, benessere, identità, innovazione e crescita sostenibile.

Gli occhi del mondo sono puntati sulla Puglia, che si conferma brand attrattivo, modello di sviluppo virtuoso per le buone pratiche sostenibili che si basano sulla cultura e sulla valorizzazione delle politiche turistiche. La quarta edizione del workshop “Puglia, a way of life” è stata particolarmente partecipata, confermando il successo consueto, raccontando sinergie, progetti e relativi risultati.

La Sala conferenze dell’Associazione Stampa Estera, a Palazzo Grazioli a Roma, era gremita, e moltissime sono state le persone connesse in streaming.

Il ricco pomeriggio si è aperto con l’intervento dell’ospite speciale, Luca Bianchi, direttore generale di Svimez, esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale che ha fatto il punto su dati economici legati al mondo produttivo e a quello del lavoro regionale. Identità e innovazione della Puglia i temi portanti, come obiettivi da raggiungere, dopo una stagione congiunturale positiva per la regione, che va dal 2019 al 2023, attestandola come la più dinamica in Italia, con il Pil in crescita del 6.1%. Gli obiettivi su cui lavorare sono rafforzare l’industrializzazione, cioè un approccio industriale alla gestione del sistema, per attirare investimenti esteri, internazionalizzazione e innovazione, università e ricerca, contrasto alla fuga dei cervelli.

Ciò che è emerso dalle voci istituzionali è che si prosegue nel percorso di crescita, come ha affermato l’assessore al turismo Gianfranco Lopane, affinché le destinazioni più consolidate e riconoscibili possano essere affiancate anche mete meno conosciute dell’entroterra. La regione si conferma attrattiva anche grazie al modello balneare che gode di acque eccellenti: anche quest’anno le più pulite d’Italia. Intorno al mare, che è la principale risorsa, si sviluppano numerose attività che arricchiscono l’offerta, come sport acquatici, la nautica e il crocerismo. Non solo mare quindi, la Puglia è meta di turismo outdoor sostenibile, grazie ai cammini, al cicloturismo e a una ricettività dedicata.

“La Puglia è riuscita a ritagliarsi uno spazio di riconoscibilità nello scenario internazionale che viene dalla bellezza dei suoi luoghi, dalla iconicità delle sue tradizioni, ma anche dalla capacità di proporre un paradigma di vita alternativo, basato sulla sostenibilità, sull’accoglienza, sulla convivialità e sull’impegno per la legalità lungo la strada indicata, anni fa, dal ‘Pensiero Meridiano’ di Cassano”, ha ribadito Viviana Matrangola, assessore alla cultura e alla legalità delle Regione Puglia. “In questi giorni – ha concluso – la Giunta regionale ha dato il via libera al ‘Manifesto pugliese del welfare culturale’, che impegna tutti i soggetti coinvolti nella elaborazione dell’offerta culturale a una maggiore integrazione tra i sistemi della cultura e del benessere. In Puglia siamo convinti che, attraverso la cultura, le persone, i territori e le comunità possano scrivere o riscrivere le pagine più belle della propria vita”.

Alla fine di un ciclo di programmazione europea, si può parlare con i fatti. – così Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia – Abbiamo speso tutto quanto ci è stato assegnato: 6 miliardi di fondi europei. Di questi, 1 miliardo e 600mln sono stati investiti su turismo e cultura, che rappresentano un quinto del PIL regionale. Il Piano strategico regionale della cultura è stato pensato nel 2016 su base decennale, con l’obiettivo di strutturare un’economia della cultura, che si è composta saldandosi con il turismo. Abbiamo superato i 16mln di presenze nel 2023, con una domanda di turismo internazionale e alto-spendente”.

 

La Direttrice allo sviluppo economico della regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, ha illustrato le strategie dell’attrazione dei talenti messe in campo in Puglia, consolidate da ricerca, sviluppo e innovazione.

Paolo Ponzio, presidente del Teatro pubblico pugliese, è entrato nel vivo dello stile di vita pugliese: “Invece che parlare di narrazione dovremmo parlare di racconto, perché c’è una tradizione in Puglia di racconti, di “cunti”, trasmessi oralmente. Sviluppiamo attività culturali che pervadono il territorio pugliese attraverso la vivacità intellettuale delle città e dei paesi. I nostri, più che borghi, sono paesi, abitati da contadini che hanno coltivato la terra e il mare e si sono acculturati. Cultura e coltivare vanno di pari passo. Mi rifaccio ai principi del workshop. Welfare culturale: tradurrei in benessere delle persone che godono delle attività culturali, lievito della vita di ciascuno. Bellezza e autenticità, lungo tutta la Puglia, in luoghi presidi di autenticità. Tradizione e innovazione: è il patrimonio immateriale, ciò che trasmettiamo è ciò che immaterialmente creiamo.

Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Puglia, ha ribadito come, grazie a buone strategie di comunicazione trasparente, la Puglia sia guida del Mezzogiorno, mettendo da parte stereotipi sbagliati che si afferma come terra delle opportunità.

Tra i casi virtuosi, sono state presentate due attività di alto valore culturale: il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, una degli eventi più longevi e affermati nel Mezzogiorno, dedicato all’opera lirica, alla sua 50esima edizione, attraverso le parole del presidente Michele Punzi che ha presentato anche il trailer del docufilm “L’utopia della Valle” di Leo Muscato; la mostra “G7: sette secoli d’arte italiana”, attraverso le parole di Pierangelo Argentieri, presidente della Rete d’imprese Micexperience.

I valori della storia e della cultura italiana hanno molti ambasciatori, tra questi un posto di rilievo è rivestito dall’Amerigo Vespucci, la nave considerata “la più bella del mondo”, che proprio in questi mesi è alle prese con il giro del globo, toccando 28 Paesi dei cinque continenti. Ambasciatrice UNICEF e UNESCO, racconta le eccellenze italiane. Non tutti sanno che il suo progettista è stato un genio pugliese, per la precisone foggiano, Francesco Rotundi. In collegamento il Comandante e il Cuoco di bordo pugliese, hanno raccontato la loro esperienza di esportazione del made in Italy.

I lavori si sono conclusi con un’ospite speciale: la giovane musicista Beatrice Rana, eccellenza pugliese ormai stella internazionale del pianoforte. La musicista ha raccontato il suo festival Classiche Forme, giunto all’ottava edizione, che si svolge nel Salento.

Il workshop è stato condotto dalla giornalista olandese Norma Waltmann e da Mimmo Mazza, direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

 

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Press kit con foto dell’evento e girato grezzo:

https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1KC12jFzoA6zD7F2NFwXJIAl4GmTUleRt

CARTELLA STAMPA

 

 

INFORMAZIONI UTILI:

TITOLO: PUGLIA A WAY OF LIFE

QUANDO: Giovedì 27 giugno 2024 ore 16.00

DOVE: Associazione Stampa Estera in Italia – Palazzo Grazioli – Via del Plebiscito 102, Roma

 

 

UFFICIO STAMPA NAZIONALE

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

051 6569105 – 392 2527126

info@culturaliart.com

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Linkedin: Culturalia di Norma Waltmann

Youtube: Culturalia

 

 

UFFICIO STAMPA REGIONE PUGLIA

ESPERA COOP

ufficiostampaespera@gmail.com

+39-3807758456

Jessica Niglio – Laura Casciotti

 

 

CONTATTI PUGLIA A WAY OF LIFE

MAIL: pugliaawayoflife@gmail.com

credits photo: ufficio stampa Culturalia

 

Grande affluenza per il 44° Festival Internazionale dell’Aquilone “Artevento”

in ARTE/CULTURA/European Affairs/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY by

In questi giorni si sta svolgendo il Festival Internazionale dell’Aquilone “Artevento”, un evento che sta attraendo appassionati di tutte le età da ogni angolo del globo. Questo festival, considerato il più longevo al mondo nel suo genere, trasforma la spiaggia di Cervia in un palcoscenico vibrante per la magia e la creatività dell’arte eolica. Ho avuto il piacere di partecipare al festival dal 26 al 28 aprile, immergendomi completamente nell’atmosfera di questo straordinario evento. Gli splendidi aquiloni, vere e proprie opere d’arte, hanno trasformato il cielo in un dipinto vivente di colori mozzafiato. La spiaggia di Pinarella è stata attraversata da una folla entusiasta, con gli sguardi puntati verso l’alto per ammirare gli spettacoli dei maestri del volo. Coloro che hanno deciso di prolungare la loro permanenza fino alla sera del 27 aprile hanno avuto l’opportunità di partecipare alla “Notte dei Miracoli”, un evento straordinario dedicato a Marco Polo, tra draghi e lanterne.

Ho chiesto a Caterina Cappelli, direttrice artistica di Artevento, le origini di questo affascinante festival.

Il Festival Artevento ha visto la luce alla fine degli anni ’70, grazie all’ispirazione di Claudio Cappelli, un artista dotato di una sensibilità straordinaria. Fin da bambino, Cappelli costruiva aquiloni usando la croce di canne, acqua farina e carta, spesso utilizzando l’involucro di uova di Pasqua. La sua passione per gli aquiloni si è evoluta dopo un viaggio a New York all’età di trenta anni, dove aveva osservato degli adulti che manovravano un aquilone, scoprendo successivamente che si trattava di una replica di antichi aquiloni storici, in particolare quelli di Lawrence Hargrave, noto per i suoi esperimenti con aquiloni per il sollevamento umano. Questo incontro ha stimolato la sua immaginazione e ha suscitato in lui l’idea di organizzare un raduno per adulti appassionati di aquiloni.

Fin dall’inizio, l’evento si è caratterizzato per l’obiettivo di radunare persone provenienti da tutto il mondo, diventando un punto di incontro tra culture diverse. Artevento è rapidamente diventato un evento internazionale, tanto che già dalla sua seconda edizione è stato definito un “pellegrinaggio”. Partendo da una prospettiva artistica, il festival ha favorito l’interazione tra individui provenienti da ogni angolo del pianeta.

Questa caratteristica rende Artevento un evento assolutamente unico nel suo genere fino ad oggi. L’aquilone, originariamente nato in Cina e diffusosi successivamente in Giappone e in Corea, rappresenta un elemento di connessione tra culture e tradizioni diverse. È interessante notare che artisti orientali considerino oggi Artevento di Cervia un appuntamento imperdibile, nonostante nell’Oriente esistano grandi festival che celebrano la tradizione locale.

A livello di incontri internazionali, il Festival Artevento si distingue come un evento unico, spesso imitato in tutto il mondo per la sua capacità di promuovere la comprensione e la collaborazione tra culture diverse.

Artevento è più di un semplice festival: rappresenta l’espressione della creatività degli artisti partecipanti. Oltre a offrire mostre e workshop, questo evento è un vero e proprio laboratorio internazionale, un punto di incontro e di partenza per collaborazioni tra artisti provenienti da ogni angolo del mondo. È qui che nascono le idee, che poi prendono forma attraverso progetti che alimentano nuove esperienze, che sia attraverso mostre in gallerie o la visione di film che affrontano tematiche specifiche. Artevento è un crocevia di ispirazione e innovazione, dove l’arte si mescola con la cultura e la creatività con la collaborazione internazionale.

Un festival che ha visto la sua nascita negli anni ’70, in contemporanea con altri eventi simili in Inghilterra, Francia e Olanda, ma che, a differenza di molti di questi, è riuscito a resistere fino ad oggi, anche superando qualsiasi ostacolo. Ad esempio, durante la pandemia, il Festival ha adattato l’evento spostandolo dalla primavera ad ottobre, modificando la location e riducendo la partecipazione da 50 paesi a soli 7. La determinazione e la resilienza hanno permesso di superare con successo un imprevisto come il Covid-19.

Caterina Cappelli descrive il Festival come un luogo dell’anima, dove vengono accolti anche musicisti e band di vario genere desiderosi di esibirsi davanti a una grande folla che si raduna sulla spiaggia di Pinarella di Cervia.

L’organizzazione di questo evento è estremamente complessa poiché coinvolge contatti internazionali, con la necessità di gestire anche le tensioni geopolitiche del momento. È da notare che a Cervia, nelle edizioni precedenti, hanno partecipato insieme sia israeliani che palestinesi, così come russi e ucraini.

L’aquilone non è solo un semplice giocattolo, ma una forma d’arte riconosciuta anche dal Ministero della Cultura, che ha identificato in questo festival un importante baluardo per la salvaguardia delle culture legate agli aquiloni in tutto il mondo. In questo contesto, l’impegno di Caterina Cappelli è rivolto alla promozione, alla protezione e alla diffusione di quest’arte, attraverso laboratori didattici e, sperabilmente, con la creazione di un museo dell’aquilone. Questo museo consentirebbe di esporre e rendere accessibili le opere realizzate da numerosi artisti in tutto il mondo, permettendo così di preservarne il valore culturale e artistico.

Riflettendo sul significato e sul simbolismo dell’aquilone, ci si trova inevitabilmente a considerare concetti fondamentali come la libertà di espressione. Questo modesto oggetto, composto da semplici strisce di stoffa e un telaio leggero, ha il potere di sollevare la mente e lo spirito verso orizzonti sconosciuti. Mentre danza nell’aria, l’aquilone diventa un emblema di speranza, di sogni e di opportunità illimitate. Tuttavia, nonostante la sua innocua natura, è stato uno dei primi oggetti vietati in paesi governati da regimi dittatoriali.

Dal punto di vista organizzativo, il festival rappresenta un evento che coinvolge un gran numero di persone. Nell’edizione precedente, sono state registrate circa 600.000 presenze, con una copertura mediatica internazionale che ha generato oltre 2000 articoli di stampa. Anche quest’anno, si è registrato un grande afflusso di turisti e un forte interesse da parte dei media.

Naturalmente, non mancano le sfide, poiché trovare sponsor non è un compito facile. Tuttavia, Artevento continua ad essere un evento a ingresso libero, accessibile a tutti gli appassionati di arte e cultura.


Al via il Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia: un’esperienza ineguagliabile per gli amanti del vento

in ARTE/COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/INIZIATIVE ED EVENTI by

Nel pittoresco scenario costiero di Cervia, dal venti aprile al primo maggio 2024, si svolgerà il Festival Internazionale dell’Aquilone “Artevento”, un evento affascinante che attrae appassionati di tutte le età da ogni angolo del globo. Questo festival, considerato il più longevo al mondo nel suo genere, trasforma la spiaggia di Cervia in un palcoscenico vibrante per la magia e la creatività dell’arte eolica.

Per gli aquilonisti di tutto il mondo, questo evento è un vero e proprio pellegrinaggio, un’opportunità unica per esplorare la “patria dell’arte eolica” e per condividere la loro passione. Ogni anno, migliaia di partecipanti convergono su questa pittoresca città costiera per prendere parte a una celebrazione straordinaria della wind art e della cultura del volo degli aquiloni.

Il Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia non è solo un’occasione per vedere volare aquiloni, ma è anche un vero e proprio osservatorio internazionale sulla wind art. Gli artisti provenienti da tutto il mondo si riuniscono per mostrare le loro creazioni più spettacolari, trasformando il cielo in un caleidoscopio di colori e forme.

Sotto la guida di Caterina Capelli in qualità di Art Director, l’edizione di quest’anno sarà un’edizione record mai vista prima dedicata alla Regione Emilia-Romagna, per celebrarne la rinascita dopo la catastrofica alluvione della scorsa primavera attraverso la scelta di un simbolo evocativo – quale il fenicottero rosa, emblema di rigenerazione – di testimonial d’eccezione – con l’Antoniano Bologna e il coro dei bambini dello Zecchino d’Oro scelti come ambasciatori di Pace – e di numerosi anniversari, mostre e spettacoli in linea con il suo progetto e i suoi riferimenti valoriali.

Ogni anno, durante Artevento, gli artisti sono invitati a creare aquiloni che spaziano dalle forme più tradizionali a quelle più innovative e sperimentali. Queste opere d’arte possono essere realizzate con una vasta gamma di materiali e tecniche, permettendo agli artisti di esplorare nuove frontiere nell’ambito della wind art.

Dal 20 aprile, sono attese ben 50 delegazioni provenienti dai 5 continenti e oltre 250 artisti accomunati dall’obiettivo di celebrare non solo la sostenibilità e la libertà, ma anche la fratellanza e la pace fra i popoli attraverso la più originale contaminazione fra arti visive e performative.

Il programma di quest’anno prevede 12 giorni di eventi e spettacoli mozzafiato adatti a tutte le età che trasformeranno Cervia nella Capitale Mondiale dell’Aquilone, ma soprattutto tante novità e collaborazioni speciali, prima fra tutte la media partnership con RaiNews, Rai Pubblica Utilità e TGR.
Per l’occasione, ARTEVENTO consegna per la prima volta il Premio Speciale per Meriti di Volo a ben 2 realtà, quali Rondine Cittadella della Pace – organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione di un proprio metodo per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto – e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Il premio a Rondine sarà consegnato dal designer Marcantonio e verrà ritirato da una delegazione dei 30 giovani di 25 nazionalità diverse provenienti da Medio Oriente, Balcani, Africa, Caucaso e America Latina, attualmente ospiti di Rondine Cittadella della Pace. Inoltre ci sarà la presenza esclusiva di “Un Prato di Libri”, il Festival della Lettura per bambini e ragazzi.

ARTEVENTO CERVIA, a ingresso gratuito, ha in serbo uno spettacolo visivo sbalorditivo con tante novità e attività adatte ad un pubblico eterogeneo e spettatori di ogni età e abilità, dando vita ad un’esperienza partecipativa in un clima immersivo e multiculturale.
Ogni giorno, dalle 10 del mattino fino al calar del vento, si succederanno decine di proposte per tutti i gusti, con spazi dedicati alla musica dal vivo, alla danza etnica, al teatro di figura e al circo contemporaneo.

Per chiunque cerchi un’esperienza indimenticabile immersa nella bellezza e nella magia del volo, questo festival è un appuntamento imperdibile.

“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” – La nuova Docu-serie di Raffaele Quattrone

in CINEMA e TV/COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs by

Da domenica 7 aprile 2024, gli appassionati di documentari italiani avranno un nuovo appuntamento imperdibile con la serie “MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia”. Ideata e diretta da Raffaele Quattrone, questa docu-serie promette di trasportare gli spettatori in un viaggio emozionante attraverso le opere più straordinarie dell’arte contemporanea internazionale.

Trasmessa su “Documentando, Archivio del documentario italiano”, ogni domenica alle 11, “MASTERPIECE” si propone di esplorare il mondo dell’arte con il coinvolgimento di numerosi importanti artisti provenienti da tutto il mondo quali Shirin Neshat, Imran Qureshi, Bertozzi & Casoni, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft, Jeff Koons, Alberto Di Fabio, Mona Hatoum, Marinella Senatore e Anri Sala, scavando nelle loro storie, nei loro segreti e nel loro impatto sulla cultura e sulla società.

Il Creatore dietro le Quinte

Raffaele Quattrone, è un sociologo e curatore d’arte. Si divide tra Roma e Bologna e porta la sua visione unica e la sua passione per l’arte in questa serie, che rappresenta un viaggio alla scoperta dell’arte contemporanea internazionale e un omaggio alle meraviglie artistiche.

Un Viaggio Emozionante

“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” trasporterà gli spettatori attraverso un percorso visivo che mescola linguaggio cinematografico, televisivo e documentaristico. La Docu-serie è composta da un primo episodio introduttivo – che anticipa le avventure dei protagonisti visibili nelle puntate successive, quali Stefano Paiano, Giulia Santullo, Arianna Sarghini e Carola Tangari – per un totale di 6 episodi.

L’anteprima delle puntate si svolge presso l’Hotel de la Ville, iconico palazzo settecentesco che svetta in cima a Trinità dei Monti, nel primo episodio i protagonisti raggiungono Rhinoceros, il Palazzo delle arti ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel, con una vista spettacolare sul Palatino e sull’Arco di Giano restituito da Fendi alla città con l’illuminazione del premio Oscar Vittorio Storaro. Dal secondo episodio in poi il cast raggiunge la Real Academia de España, un iconico polo culturale posto sul Gianicolo con una vista mozzafiato sulla capitale, un luogo che da 150 anni è ancora oggi contemporaneo e continua ad ospitare operatori culturali internazionali, organizzando mostre, convegni e concerti con entrata gratuita. Un originale mix tra passato, presente e futuro.

Un Invito alla Meraviglia

“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” rappresenta un’opportunità per gli spettatori di immergersi nell’arte contemporanea internazionale e di riscoprire il potere trasformativo dell’arte. Con la guida di Raffaele Quattrone, questa docu-serie promette di ispirare, educare e incantare il pubblico, invitandolo a contemplare la bellezza e la meraviglia che sono alla base dell’esperienza umana.
Non perdete l’appuntamento con “MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia”, in onda ogni domenica alle 11 su “Documentando, Archivio del documentario italiano”.
Potrete accedere alla visione andando sul sito www.documentando.org oppure direttamente dall’app tramite smartphone e tablet.

Inaugurata la Mostra “TRIALOGO” alla Basile Contemporary a Roma

in ARTE/CULTURA/European Affairs/PHOTOGALLERY by

Il 23 marzo 2024 si è svolta l’inaugurazione della mostra collettiva “TRIALOGO” presso la Basile Contemporary in via di Parione 10 nel cuore di Roma. Questa esposizione d’eccezione mette in mostra le opere di tre esponenti dell’arte contemporanea italiana: Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino, offrendo al pubblico un’esperienza artistica straordinaria e multiforme.

Un “TRIALOGO” di espressione artistica.

La mostra prende vita attraverso il “TRIALOGO” tra le opere dei tre artisti di spicco, Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino. Questo dialogo visivo offre al pubblico uno sguardo approfondito nelle visioni e nelle tecniche di tre artisti contemporanei, ognuno con il proprio stile distintivo e la propria narrazione artistica.

Trialogo nasce con l’intento di unire in uno spazio espositivo comune tre artisti con stili artistici differenti, dove ciascun artista occupa uno spazio unico, mantenendo al contempo un dialogo intenso e dinamico con gli altri. Gli anni Novanta hanno rappresentato un periodo di radicale trasformazione nell’arte contemporanea italiana, con l’emergere di talenti che hanno ridefinito i canoni figurativi dell’epoca. Tra questi Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino. In un decennio in cui i movimenti d’avanguardia si placavano e la tecnologia digitale cominciava a prendere piede, questi artisti hanno sviluppato i loro stili distintivi, contribuendo a plasmare il panorama artistico italiano contemporaneo.

Durante gli anni Novanta, il contesto artistico italiano era caratterizzato da una pluralità di influenze e da una fervida ricerca di nuove modalità espressive. Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino sono emersi in questo contesto, ciascuno portando con sé le proprie influenze e sensibilità artistiche. Nonostante le radici comuni nel fermento creativo di quegli anni, ognuno di loro ha intrapreso un percorso unico, sviluppando uno stile personale che ha continuato a evolversi nel corso degli anni.

L’inaugurazione della mostra “TRIALOGO” presso la Basile Contemporary è stata un’esperienza immersiva e coinvolgente. Gli ospiti sono stati accolti da un’atmosfera vibrante, permeata dalla creatività e dall’innovazione, mentre esploravano le opere esposte e si lasciavano trasportare dalle diverse prospettive offerte dai tre artisti.

La mostra rappresenta un tributo alla ricchezza e alla diversità dell’espressione artistica nel panorama culturale del paese. Con “TRIALOGO”, Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino offrono al pubblico un’opportunità unica di immergersi nell’universo dell’arte contemporanea italiana e di cogliere la bellezza e la complessità delle loro visioni artistiche.

Rome Art Week – “Percezioni” Open Studio di Flavia Mitolo – Roma 28/10/2023

in CULTURA/MOSTRE/PHOTOGALLERY by

Rome Art Week, o RAW, è un evento straordinario che celebra l’arte contemporanea nella città eterna, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nell’effervescente scena artistica romana. Questo evento annuale riunisce artisti, galleristi, critici e appassionati d’arte da tutto il mondo, creando una piattaforma stimolante per esplorare le ultime tendenze artistiche.
Nell’ambito della settimana Rome Art Week che si è svolta questo anno dal 23 al 28 ottobre, siamo andati a visitare la pittrice e scultrice Flavia Mitolo nel suo studio in via Ippolito Pindemonte a Roma.
Non è il solo studio presente in questa via di Monteverde, sono presenti altri artisti a testimonianza del grande fermento artistico e culturale che caratterizza questo quartiere. Un movimento culturale che si propone, attreaverso un collettivo composto da circa trenta artisti, di scuotere dal torpore della quotidianità questa zona residenziale di Roma.
Flavia Mitolo è una pittrice e scultrice italiana con uno stile distintivo e una passione per l’espressione creativa, Il suo percorso artistico è stato caratterizzato da una continua esplorazione e sperimentazione.
Attraverso i suoi dipinti e le sue sculture, l’artista cattura l’energia invisibile che è dentro ognuno di noi e la eternizza su tela o su pietra, regalando all’osservatore un’opportunità di esplorare la profondità delle emozioni umane.
Il suo lavoro serve da testimonianza dell’importanza dell’arte nel nostro mondo, offrendo una prospettiva unica sulla bellezza.
In un’epoca in cui l’arte può ispirare il cambiamento e stimolare la riflessione, Flavia Mitolo si distingue come un’artista che comunica al mondo attraverso la sua visione unica e la sua straordinaria abilità.
Proveniente da una famiglia di scultori di Pietrasanta, dove trascorre lunghi periodi, è attratta fin dall’infanzia dal lavoro dei grandi maestri internazionali che frequenta con grande attenzione. Sente di trovare una sua strada nella pittura. Si diploma al Liceo Artistico, si dedica al settore della grafica pubblicitaria studiando all’Istituto Europeo di Design. A Pietrasanta segue un rigoroso tirocinio con Jack Marshall insegnante di scultura alla Yale University. Nel 1991 parte per Londra, vi rimane per due anni dove ha un contatto con la cultura globale in continuo fermento nella citta’. Rientra in Italia a Milano, per molti anni svolge un lavoro che la porta freneticamente in giro per il mondo, assaporando cosi le differenze e I colori del nostro pianeta. Torna a Roma nel 2001, dove riprende con rigore e professionalita’ la ricerca pittorica. Attualmente vive e lavora tra Roma e Pietrasanta

Formazione e Workshop
1984-1988 Liceo Artistico, Alessandro Caravillani , Roma Italy
1984-2222 Scultura Marmorea , Studio Blasco, Studio Palla, Studio Tre Luci , Pietrasanta Italy
Premi e riconoscimenti
2019 Menzione d’onore premio Michelangelo Buonarroti, Seravezza Lucca Italy
2012 Finalista “Big Idea Science and Math art contest”, Science Fest, Los Alamos New Mexico United States
2011 Finalista ” Big Idea Science and Math art contest”, Science Fest, Los Alamos NewMexico United States
2010 Finalista Wannabe Prize, Galleria Wannabe in Isola, Milano Italy
Mostre personali in Musei e Gallerie Pubbliche
2009 “Fare Mondo”, Sala Municipale delle Grasce, Pietrasanta Italy | 21 Nov-08 Dic 2009
“Fare Mondo”, Museo Dei Bozzetti sala Comunale, Pietrasanta Lucca Italy | 01 Nov-08 Dic 2009
“Fare Mondo”, Torre dello Zenobito , Isola di Capraia Livorno Italy | 01-27 Lug 2009
Mostre personali in Spazi alternativi
2023 Percezioni per RAW, Studio Village Monteverde , Roma Italy | 28 Ott 2023
Trittico D’artista “Energia”, Officine Beat, Roma Italy | 29 Apr-26 Mag 2023
2022 RomeArtNight Installazione “Oracle”, StudioVillage Monteverdevecchio, Roma Italy | 16 Dic 2022-26 Mag 2023
“No, non siamo cambiati!”, Foyer Teatro in Trastevere, Roma Italy | 08 2022-26 Mag 2023
2019 Opening Studio Village, Studio Village Monteverdevecchio, Roma Italy | 21 Giu 2019-26 Mag 2023
2018 “A.H.E. Art High Energy”, Palestra TotalBodySystem Monteverdevecchio, Roma Italy | 22 Nov 2018-26 Mag 2023
2017 “Nel Continuum dell’Energia Infinita”, Carrozzeria in Trastevere, Roma Italy | 31 2017-26 Mag 2023
2009 ” Le Botteghe dell’Arte”, Botteghe Monteverdevecchio, Roma Italy | 01-10 Giu 2009
Collettive Gallerie private
2023 “&”, Temple University of Rome, Roma Italy | 19 Gen 2023
2022 Selezione XIV Biennale di Roma , Mitreo Iside Corviale, Roma Italy | 09 Lug 2022
2017 Collettiva, Galleria Pavart, Roma Italy | 10 Set 2017
2015 Collettiva, Galleria in Parioli, Roma Italy | 10 Nov 2015
2009 Collettiva , Galleria PentArt, Roma Italy | 12 Dic 2009
Collettiva , Galleria PentArt, Roma Italy | 11 Nov 2009
Collettiva , Galleria PentArt , Roma Italy | 10 Ott 2009
2003 Collettiva , Galleria Cassiopea, Roma Italy | 01 Nov 2003
Collettive in spazi alternativi
2023 La Notte Brilla, Open studio a Monteverde Comitato CreAzione , Roma Italy | Passeggiata serale tra gli spazi artistici del quartiere di Monteverde, 21 Set 2023
Oltre la Siepe Comitato CreAzione , Giardini Condominiali di Monteverde , Roma Italy | 21 Mag 2023
2022 “Arte in Azione” Comitato CreAzione, Studi aperti Monteverdevecchio, Roma Italy | 16 Dic 2022-21 Mag 2023
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Si conclude Street Art for Rights, un museo a cielo aperto

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MOSTRE by

A Roma 17 murales dedicati all’Agenda 2030 ONU diffondono la cultura della sostenibilità attraverso la street art

Con l’ultimo muro del noto street artist Fabio Petani da poco realizzato, si conclude ufficialmente la III edizione di Street Art For Rights a Roma, il festival che racconta e diffonde la cultura della sostenibilità attraverso la street art, nel segno dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda ONU.

Street Art for Rights si è affermato come un punto di riferimento per la street art in Italia con oltre 30 opere realizzate a Roma nei quartieri periferici di Corviale e Settecamini e nel Lazio tra Cassino, Fiumicino e Latina. Un vero e proprio museo a cielo aperto che offre a tutti gli appassionati e non di conoscere una “Nuova Roma”, inedita e poco conosciuta. L’arte dona nuova vita allo spazio della periferia in un trionfo di colori che ha ridato vivacità al volto dei quartieri. Grazie a Street Art for Rights, lo spazio urbano diventa un luogo dove potersi esprimere liberamente, una galleria d’arte in cui le opere non restano confinate ad un pubblico d’elite ma raggiungono sempre più cittadini.

I MURI: IL PERCORSO, GLI ARTISTI E I LUOGHI IN DETTAGLIO

ATTOREP – Via Settecamini 108, Roma

Obiettivo 10 – Ridurre le diseguaglianze

Attorep, con i suoi ritratti romantici che conducono alla riflessione alle relazioni umane sempre più fragili, ha interpretato il Global Goal numero 10, ovvero Ridurre le diseguaglianze. L’opera muraria rappresenta due volti, posti uno di fronte all’altro, non identificabili per razza, etnia e sesso grazie all’astrazione del colore. Le due figure si guardano negli occhi, con uno sguardo di affetto, di amore e di inclusione.

Chi è Attorep? Un artista, street artist e curatore d’arte italiano, founder e art director del festival OSA Operazione Street Art. Inizia a farsi conoscere nelle periferie di Roma nel 2015, esponendo al MACRO e realizzando opere nella città. Nel 2018 è il vincitore del premio speciale Mario Moderni dedicato agli artisti emergenti dalla Fondazione Mario Moderni.

Davide Toffolo e Marqus – Via Settecamini 102, Roma

Obiettivo 11 – Città e comunità sostenibili

L’illustratore graffiante in stile gothic-punk Davide Toffolo ha tradotto insieme a Marqus il tema dell’inquinamento urbano attraverso la satira, raffigurando un enorme gorilla, come re di una città dai bordi e dall’estensione indefinita. Una critica diretta al consumismo contemporaneo, all’urbanizzazione massima e al non rispetto nei confronti dell’ambiente.

Chi è Davide Toffolo? Un fumettista, cantautore e chitarrista italiano, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Le sue opere grafiche riguardano sia i fumetti che le animazioni. Le sue opere grafiche riguardano sia i fumetti che le animazioni. Le sue due attività, fumettista e musicista, non sono separate, ma continuamente integrate da performance di disegno e musica, come le atmosfere musicali durante le sue mostre di fumetti o i videoclip dei singoli musicali.

Chi è Marqus? Marco Gortana, in arte Marqus, è uno street artist di Pordenone. Ha studiato all’Accademia di Belle arti di Brera: da lì ha deciso di indirizzare la sua arte verso il muralismo e i disegni in grande scala. Ha lavorato e viaggiato in giro per il mondo, e da artista giovane e originale, regala la sua visione immaginaria di città ideali.

foto di © Elenoire

Etnik- Via Settecamini 104, Roma

Obiettivo 12 – Consumo sostenibile

L’urban artist di fama internazionale Etnik, attivo da oltre 30 anni nella scena dell’arte urbana, per il suo murales si è ispirato al goal numero 12 con ‘’La Casa nella Casa’’, il titolo del suo lavoro che oltre ad essere una visione sulla vera e propria architettura abitativa dedicata ai temi ecologici e di riciclo è allo stesso tempo uno spunto a lavorare su sé stessi, sulle nostre abitudini quotidiane. Con le sue illustrazioni geometriche fatto di forme, volumi e cromatiche che talvolta portano a figure astratte, Etnik vuole rappresentare l’equilibrio precario dell’essere umano e l’incessante velocità del mondo contemporaneo. Etnik anche con questo muro porta avanti una personale ricerca artistica capace di veicolare un forte messaggio, il punto di vista dell’artista sulla città e le parti di cui si compone, e con esso sviluppare la sua peculiare poetica.

Chi è Etnik? Artista di origine svedese attualmente di stanza a Torino, è attivo nella scena graffiti writing sin dai primi anni ’90. È attualmente uno degli street artist più affermati al mondo grazie al suo inconfondibile stile. Durante la sua carriera ha ricercato sempre una nuova strada per superare i limiti classici della disciplina portando la pittura murale ad alti livelli, ideando e organizzando anche eventi che hanno messo in contatto i migliori artisti del panorama europeo. Dal 2001 il suo modo di dipingere comincia ad evolversi verso forme geometriche e architettoniche, partendo dal lettering che diviene la base su cui Etnik imposta l’intero impianto concettuale e compositivo della sua ricerca artistica. Oggi lavora nel suo studio a Torino, viaggiando molto per realizzare wall painting di grandi dimensioni e partecipare ad esposizioni in galleria in tutto il mondo.

foto di © Elenoire

Fabio Petani – Via Settecamini 100, Roma

Obiettivo 13 – Lotta al cambiamento climatico

L’artista Fabio Petani ha interpretato il goal 13 rappresentando un ghiacciaio che si scoglie e che si trasforma in un deserto. Il tutto racchiuso all’interno di una clessidra astratta che sta a rappresentare il passare del tempo, prezioso per salvare il nostro ecosistema.

Chi è Fabio Petani? Fa parte dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce. I suoi lavori sono caratterizzati da una disordinata armonia di linee, forme e volumi che si integrano fra loro con colori tenui e armoniosi miscelati a elementi di rottura. La ricerca analizza l’aspetto chimico e molecolare degli oggetti da cui nasce un lungo lavoro di ricostruzione degli elementi della tavola periodica; una produzione sempre più ricca di particolari per far emerge una complessità organica in continua evoluzione. Ogni elemento chimico, come ogni pianta, ha in qualche modo una connessione con l’ambiente, lo spazio o il contesto dove il murale viene realizzato.

foto di © Elenoire

Barbara Oizmud – Metro B Ponte Mammolo, Roma

Obiettivo 14 – Vita sott’acqua

Barbara Oizmud ha realizzato una riflessione capillare sulla vita sott’acqua e sulla sempre più ampia diffusione di microplastiche all’interno dei mari. L’opera sulla parete della metropolitana di Ponte Mammolo si chiama “Polline”, ed è dedicata alla flora e fauna acquatica. L’artista ha ragionato sul 14esimo obiettivo dell’Agenda ONU 2030, che mira a “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il risultato del lavoro di Oizmud è una creatura ibrida finita negli abissi, causa e al tempo stesso cura di una ferita collettiva generata dall’uomo. Polline è persona e animale, è oggetto e corallo. Polline è uno specchio della nostra società.

Chi è Barbara Oizmud? Fotografa e illustratrice, i suoi lavori sono pubblicati su riviste come Wired, Vanity Fair, Style, GQ, GQ Spagna, Rolling Stone, F Magazine, Financial Times, Cover Up, Shift Magazine, Topolino. Ha anche realizzato campagne fotografiche per clienti come Red Bull, Fox, Sky, Discovery, Fremantle Media, Universal, RomaEuropaFestival. Dal 2003 al 2006 ha lavorato come vignettista collaborando a progetti con la RAI, una delle principali emittenti televisive italiane. Nel 2016 Barbara sbarca a Los Angeles. È una dei cinque fotografi scelti dallo staff di David Lynch, provenienti da tutto il mondo, per realizzare un reportage fotografico del suo primo Music Festival “Festival of Disruption”.

foto di © Elenoire

Natalia Rak – Via Settecamini 108, Roma

Obiettivo 15 – Vita sulla terra

Il goal 15 è rappresentato dall’opera di Natalia Rak: un bambino, o forse una creatura dei boschi mentre seduto su un tronco, come nella tradizione fiabesca, suona il flauto, che attraverso la sua melodia dà vita ad una danza di piante, fiori e farfalle. La creatura è seduta su un tronco tagliato, simbolo di deforestazione e desertificazione e proprio su di esso suona, infondendo positività e speranza: non è troppo tardi per fermarsi e dare inizio a nuova vita.

Chi è Natalia Rak? Dal 2011 l’artista polacca Natalia Rak crea dipinti su larga scala, sotto forma di splendidi murales. La sua arte è stata esposta in tutta Europa in città come Düsseldorf (Germania), Barcellona (Spagna) e Strasburgo (Francia). Inoltre, è stata presente in molte mostre collettive e ha partecipato ad alcuni dei più prestigiosi eventi di street art, come POW! WOW! (USA), Art Scape (Svezia), Mural Festival di Montreal (Canada), Blink (USA), Memorie Urbane (Italia). Il suo lavoro di spicco per il festival Folk on the Street di Bialystok “Legend of the Giants” è stato incluso nella serie “Sztuka ulicy – Street Art” pubblicata dalle Poste polacche.

foto di © Elenoire

Manuela Merlo in arte HUMAN – Via di Settecamini 102, Roma

Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni solide

L’artista ha rappresentato il goal 16 raffigurando una donna, simbolo della giustizia. Il volto della donna è impreziosito da due pendenti, che simboleggiano la bilancia della giustizia, mentre è intenta ad abbracciare e prendersi cura di una colomba bianca simbolo di pace. Quest’ultimo simbolo lo ritroviamo con nuova forma, attorno alla figura: due colombe-origami di carta che ci indicano la fragilità della pace.

Chi è Manuela Merlo? L’incontro con la StreetArt è dirompente per Manuela Merlo quando conosce i “Pittori Anonimi del Trullo” l’associazione culturale con i quali collabora in progetti sociali, operando sul territorio con numerosi di interventi di StreetArt in vari quartieri di Roma, in special modo nella borgata del Trullo.

NSN997 – Scuola Media Volterra, Via Vito Volterra 190, San Paolo, Roma

Obiettivo 17 – Partnership per gli obiettivi

L’ultimo punto dell’Agenda ONU 2030 è un riepilogo dei precedenti e dà la chiave per realizzarli tutti: alla base deve esserci la collaborazione tra paesi ed un’armonia economica e politica globale. NSN997 hanno realizzato un muro dal titolo “Cooperazione rappresentando l’unione di diverse discipline, saperi, culture, etnie e generazioni che compongono l’anello centrale, simbolo di una nuova visione del mondo, ecologica, egualitaria e sostenibile.

Chi è NSN997? È il nome di una crew nata nel 1997 da tre graffiti writer. Nel 2014 hanno iniziato a sviluppare un loro stile, coerente con l’evoluzione della street art nell’ultimo decennio. Messaggi positivi, linguaggio grafico e semplice, pochi colori e scritte per parlare del lato migliore della società. Dal 2016 fanno parte del collettivo elKeller presso il CSA laTabacalera di Madrid. In questi anni NSN997 ha realizzato opere e laboratori partecipativi in scuole ed eventi pubblici. Le loro opere sono presenti in Spagna, Italia, Portogallo, Grecia, Belgio e Romania.

foto di © Elenoire

Il progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE e con il Patrocinio dei Municipi IV e VIII.

Street Art for RIGHTS fa parte delle attività sviluppate da MArteSocial, un incubatore   incentrato sulla risoluzione di problematiche sociali attraverso progetti artistico-culturali che possano generare un impatto positivo sugli abitanti dei quartieri meno sviluppati che vertono in condizioni di disagio ed emarginazione. MArteGallery è uno spazio virtuale dedicato all’esposizione di opere artistiche in ogni campo (fotografia, pittura, scultura, grafica, etc.), il cui obiettivo principale è dare spazio a giovani emergenti, dare supporto ad artisti e gallerie, diffondere l’accessibilità della cultura e dell’arte con possibilità di acquistare le opere esposte. Una vera e propria “etichetta dell’arte” dedicata agli emergenti e alle gallerie, che offre management e consulenze di comunicazione ma anche supporto, conoscenza e strumenti per operare nel mondo dell’arte contemporanea.

INFORMAZIONI UTILI

STREET ART FOR RIGHTS – III EDIZIONE

CONTATTI

Sito: www.streetartforrights.it 

Mail: info@streetartforrights.it – info@martegallery.it

Facebook: www.facebook.com/StreetArtForRights/ 

Instagram: www.instagram.com/streetartforrights_/ 

UFFICIO STAMPA CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

051 6569105 – 392 2527126             

info@culturaliart.com 

www.culturaliart.com

Facebook: Culturalia 

Instagram: Culturalia_comunicare_arte

Linkedin: Culturalia di Norma Waltmann  Youtube: Culturalia

Domenico Cippitelli
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