Made in MEDA

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Il 26 gennaio 2021, Filippo Berto autore del libro “Made in MEDA” ha organizzato un tour per la città di Meda, con l’obiettivo di raccontare la storia del territorio e i luoghi dove è nato il design italiano. A questo viaggio culturale hanno partecipato alcuni giornalisti invitati a “toccare con mano” il valore del made in meda. Dopo aver raccontato loro la storia delle origini della BertO, i cambiamenti avvenuti dalla fine degli anni ’90 con l’utilizzo di internet, l’affetto che li lega al territorio di Meda e le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere questo libro – prima fra tutte la rabbia di vedere ignorata un’eredità storica di incommensurabile valore – si sono diretti verso la prima tappa del tour.
PRIMA TAPPA: LA VILLA ANTONA-TRAVERSI, EX-MONASTERO DI SAN VITTORE.
Entrare nei luoghi che – in pieno Medioevo – hanno fatto nascere la manifattura e, in definitiva, il Design, è stata una vera e propria illuminazione. Un’emozione che ha saputo accendere l’immaginazione, grazie anche al racconto appassionato di colui che oggi abita e gestisce questo incredibile sito artistico: il conte Traversi. Per i giornalisti è stato uno shock incredibile, in senso positivo, scoprire come la realtà della manifattura brianzola abbia trovato origine in un antico monastero medievale. In uno scenario che toglie il fiato per la bellezza e il valore artistico, il conte Traversi ha mostrato – con documenti originali risalenti a svariati secoli fa – come vi siano “le prove” che la manifattura è stata voluta e concretizzata dalle badesse che comandavano il Monastero e ne hanno fatto, nei secoli, il vitale centro economico di un ecosistema organizzato ed efficiente. SECONDA TAPPA: LANZANI, OVVERO, SETTE GENERAZIONI DI STORIA E TALENTO
La scoperta del Made in Meda si è poi focalizzata sulla Ditta Lanzani, un luogo che ha caratterizzato lo sviluppo economico di Meda con non meno di 7 generazioni e 200 anni di lavoro… Dalla viva voce di un Lanzani della settima generazione, i giornalisti hanno scoperto come già nell’800 questi imprenditori del Made in Meda lavorassero da autentici antesignani del Made in Italy, portando le loro creazioni in mezzo mondo, da Parigi all’Argentina. Il fil rouge che ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo di quest’azienda è un ideale anello di collegamento con la visita precedente, in quanto sono stati proprio i francesi proprietari dell’ex Monastero a coinvolgere inizialmente i fondatori della Lanzani nel lavoro di riparazione di alcuni mobili di pregio provenienti dalla Francia: da questo spunto è nata un’azienda che vanta – oggi – 200 anni di storia. In un certo senso, una continuazione ideale della manifattura Made in Meda: dopo molti secoli di sviluppo nell’ambito del Monastero, prende quindi la direzione dei soggetti sul territorio, delle botteghe, prima delle quali quella dei fratelli Lanzani. TERZA TAPPA: LA SCUOLA E I SUOI PROTAGONISTI
Dopo un excursus a dir poco incredibile nella storia del Made in Meda e del Design, la visita al CFP Terragni ha aperto la visione dei giornalisti in direzione del futuro, testimoniato dai giovani che hanno presenziato alla presentazione delle responsabili del Centro. Una visita non molto lunga ma ricca di significato, nell’ambito della quale è stato possibile prendere contatto diretto con i laboratori di restauro, ebanisteria e tappezzeria, in ognuno dei quali c’è stata occasione di rispondere alle domande e soddisfare anche alcune curiosità dei giornalisti.
La giornata è proseguita e si è conclusa presso l’area BertoLive dello showroom dove, l’autore ha invitato a partecipare altri protagonisti del Made in Meda, come: il Maestro d’Arte Osvaldo Minotti, lo Storico Felice Asnaghi, il Sindaco di Meda Luca Santambrogio e i DesignerBertO Castello Lagravinese Studio. Gli ospiti hanno dialogato con l’autore e i giornalisti presenti su vari temi, ognuno dal proprio punto di vista.
LA TESTIMONIANZA DEL MAESTRO D’ARTE OSVALDO MINOTTI “L’importanza dell’ecosistema: non sono solo i grandi nomi a creare le cose straordinarie, sono tutte le persone che ci stanno dietro…” Così Osvaldo Minotti (94 anni) che ha insegnato per 64 anni alla Scuola d’Arte locale, ha introdotto ai giornalisti il tema del territorio e del lavorare insieme. Dalla sua testimonianza emerge chiaramente per quali motivi nel DNA dei medesi c’è il “saper fare”, che costituisce quel tessuto indispensabile alla buona riuscita del lavoro manifatturiero. ” Anche nell’arte il risultato artistico non è mai stato frutto del singolo grande maestro, contrariamente a quanto si crede… è sempre un lavoro di gruppo, che viene battezzato dal nome famoso, ma è un prodotto di gruppo. Il futuro, nella visione di questo “giovane” protagonista sta nelle soluzioni trovate dai team di lavoro, in quanto le soluzioni del mondo di oggi non sono più alla portata del singolo.” Il futuro, nella visione di questo “giovane” protagonista sta nelle soluzioni trovate dai team di lavoro, in quanto le soluzioni del mondo di oggi non sono più alla portata del singolo. Il suo messaggio finale è stato: “Guardiamo alle fondamenta dei fenomeni, solo così si costruisce un futuro virtuoso”.
L’INCONTRO CON LO STORICO FELICE ASNAGHI, CITTADINO BENEMERITO DI MEDA “Perché son cittadino benemerito? perché ho scritto 40 libri, soprattutto su Meda. Conosco Meda casa per casa… è da decenni che lavoro così. Quando arrivo a conoscere qualcuno, scopro che mi conoscono già.” In queste parole si percepisce come Meda abbia saputo tirar fuori il meglio da tutti, attraverso il lavoro. Felice Asnaghi ha testimoniato, con l’autorevolezza di chi ha scelto di dedicare la propria vita alla storia della propria città, che Meda ha saputo condividere generosamente con molti – da tutti i territori d’Italia – i propri valori non scritti, concetti presenti nell’aria e nel cuore delle persone: princìpi legati alle competenze in area manifatturiera. Il suo messaggio finale è stato: “Imparare un lavoro e imparare a vivere insieme.
DAL SINDACO DI MEDA, MOLTO PIÙ DI UN SALUTO “L’imprenditore medese più intraprendente: va riconosciuto, è Filippo Berto. Per questo ha ricevuto la cittadinanza benemerita” Ha esordito così il primo cittadino di Meda Luca Santambrogio, dedicandomi la prima frase del suo intervento. In seguito, ha portato l’attenzione dei giornalisti sulle peculiarità di Meda, città straordinaria in grado di sviluppare un indotto che – oggi – fa numeri incredibili, con un tasso, a livello provinciale, doppio rispetto alla Lombardia. Ha elogiato gli imprenditori – che come me – che sin dagli anni ’90 hanno investito nell’ecosistema cittadino, trovandone supporto e sviluppo per le proprie aziende. Infine, ha lanciato un messaggio importantissimo, riguardo una mancanza culturale delle famiglie dei ragazzi nel considerare i mestieri artigiani come ricchi di futuro per le giovani generazioni, quando si tratta di scegliere la formazione scolastica. Quest’ultimo messaggio mi sta particolarmente a cuore, in quanto da anni con la mia azienda porto avanti un impegno continuo nella formazione di giovani – che considero il motore dell’evoluzione del nostro sistema imprenditoriale – collaborando con scuole – come il CFP Terragni – ed università. – Sostiene l’autore Filippo Berto
I DESIGNER CASTELLO LAGRAVINESE STUDIO “Abbiamo partecipato alla “mission impossibile” di far star meglio le persone, partendo da una realtà dove mancavano alcune cose, ma la visione era chiara. Ci abbiamo creduto subito, ci è piaciuto e da quel giorno siamo riusciti a non fare errori, proprio perché siamo a diretto contatto con il pubblico, che ci aiuta a definire meglio.” l nostri designer hanno portato alla giornata un approfondimento sul nostro Made in Meda, la visione di chi lavora in prima linea sul futuro della proposta BertO. Un futuro che viene letteralmente testato ogni sabato, in forma di nuovi prodotti presentati alle coppie e alle famiglie che visitano i nostri showroom. È stata una giornata memorabile, ringrazio tutte le persone che hanno partecipato e che l’hanno resa tale.

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