La legge di Bilancio in Pillole 

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Rilancio investimenti pubblici – Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli investimenti pubblici, soprattutto nell’ambito infrastrutturale, dell’adeguamento antisismico, dell’efficientamento energetico, dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Si crea inoltre una task forceper valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti d’investimento;

Niente clausole iva per 12,5 miliardi – il primo impegno del contratto di governo è la sterilizzazione degli aumenti che scattano, il primo gennaio 2019 (dal 10 all’11,5% per aliquota più bassa, dal 22 al 24% 

Pensione a quota 100 – garantire la possibilità di andare in pensione a chi tra età e contributi arriva a “quota 100”, probabilmente partendo dalla combinazione 62-38. Costo di 7 miliardi di euro

Reddito e pensioni di cittadinanza  per la bandiera del M5S servono 9 miliardi a cui aggiungere un ulteriore miliardo destinato al rafforzamento dei centri per l’impiego. L’assegno da 780 euro, verrà caricato sul bancomat, con una sorta di monitoraggio degli acquisti. Il sostegno sarebbe garantito solo a patto di frequentare i corsi di formazione e di prestare 8 ore a settimana di lavoro socialmente utili. 

Dalle pensioni D’oro 1 MLD in 3 anni  il taglio delle pensioni sopra i 4.500 euro netti al mese nella parte di assegno non coperta dai contributi pagati porterà nelle casse dello Stato 1 miliardo di euro nell’arco di un triennio.

Flat Tax per gli autonomi  il forfait esiste già ed è al 15% per i professionisti con ricavi fino a 30.000 euro e per le altre categorie con ricavi fino a 50.000 euro. Dai 65.000 ai 100.000 euro si pagherebbe un 5% addizionale. Le start up e le attività dagli under35 godrebbero di un super sconto al 5%.

Pace Fiscale”al 20% con tetto 100.000 EURO– aliquota al 20%per sanare il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Sarà prevista l’opzione di dichiarazione integrativa ma con la possibilità di far emergere fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d’imposta. Per ridurre il contenzioso, si potranno inoltre sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il 50% in caso di vittoria in primo grado).

Sgravi Ires  su utili reinvestiti taglio al 15%. Aliquota al 24% scenderebbe di 9 punti sugli investimenti in ricerca e sviluppo, in macchinari e in assunzioni stabili. Il costo sarebbe di 1,5 miliardi di euro.

7 Miliardi di tagli anche su Immigrazione  per legge i ministeri devono operare tagli per un miliardo l’anno. Lo sforzo richiesto potrebbe essere però superiore, pari a 3-4 miliardi. Promesso un taglio di 1,3 miliardi in 3 anni sull’immigrazione, di cui 500 milioni nel 2019.

Banche e assicurazioni  dal complesso degli investimenti fiscali sulle banche si stima un incasso di 0,07 punti percentuali di Pil il primo anno, oltre 1,2 miliardi. Poi le assicurazioni: il tasso dell’acconto d’imposta sui premi assicurativi salgono al 75% nel 2019 al 90% nel 2020 e al 100 per cento nel 2021 e gli anni successivi.

Task force spesa pubblica – si crea una task force per la revisione di tutta la spesa pubblica. Il team analizzerà nel dettaglio ogni singola voce di spesa nel bilancio dello Stato per intervenire sugli sprechi ed efficientare la spesa, intervenendo, tra l’altro, su auto blu, voli di Stato e scorte;

Rottamazione ter – si prevede, per chi aveva già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e quella di compensare i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione;

Stralcio debiti fino 1000 euro – si prevede la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro;

Fatturazione elettronica– si mantiene l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici;

Trasmissione telematica scontrini  oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l’obbligo generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi. Questo consentirà di eliminare alcuni adempimenti contabili come l’obbligo di tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un controllo maggiore e meno invasivo dell’Agenzia delle entrate. L’obbligo parte per chi ha un volume d’affari superiore a 400 mila euro dal primo luglio 2019. Per gli altri dal primo gennaio 2020;

Rc auto equa – per realizzare una RC auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio, si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro;

CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale – si consente la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti, che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il caso di crisi.

 

 

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