Il Gruppo Mondadori ha annunciato il suo ingresso, attraverso Mondadori Libri S.p.A., in una startup dedicata allo sviluppo del mercato delle webnovel a livello europeo. Questa iniziativa comporta un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro nel 2024, con ulteriori 1,5 milioni di euro previsti per il 2025. L’accordo è stato siglato con Bookrepublic, un partner industriale con competenze specifiche che supporterà la crescita operativa futura.
La startup, guidata da Marco Ferrario, è un attore di spicco nel settore dell’editoria digitale in Italia da oltre 10 anni e si è sempre dimostrato attento alle nuove tendenze letterarie. L’operazione prevede il lancio, entro quest’anno, di un’app proprietaria chiamata Narae, sviluppata internamente. Inizialmente, l’app offrirà contenuti in italiano e francese, ma il suo raggio d’azione si espanderà gradualmente ad altri paesi europei.
Le webnovel, concepite per essere lette su schermi di smartphone, rappresentano una forma di narrativa seriale estremamente innovativa. Originariamente popolari in Corea del Sud, hanno guadagnato una solida base di fan anche in Giappone e Cina. Questi contenuti si presentano sotto forma di serie, principalmente nei generi romance, fantasy e crime, e possono essere fruiti anche in altri formati. Le webnovel sono caratterizzate da un gran numero di episodi brevi, spesso oltre cento, e possono prolungarsi indefinitamente in caso di successo.
Enrico Selva Coddè, Amministratore Delegato di Mondadori Libri, commenta: “Questo investimento riafferma la nostra volontà di osservare le tendenze più innovative nel panorama editoriale internazionale. Le webnovel, con la loro evoluzione, dimostrano creatività e la capacità di influenzare altri media, come il cinema, le serie televisive e persino l’editoria tradizionale”. Marco Ferrario, Amministratore Delegato di Bookrepublic, sottolinea che le webnovel rappresentano una reinterpretazione digitale dei romanzi d’appendice pubblicati sui quotidiani nell’Ottocento, con un approccio che attinge anche dal mondo dei videogiochi. La sfida ora è trovare una via europea per questo modello innovativo.
