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“Balla coi libri”: Marcello Baraghini si racconta

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Quella di “Balla coi libri” non è né una semplice biografia, né un’intervista, ma un vero e proprio dialogo, che racconta la storia di Marcello Baraghini, fondatore di “Stampa Alternativa” e dei libri “Millelire”. Il libro, edito Iacobelli editore, verrà presentato presso la Libreria del Palazzo delle Esposizioni di Roma, giovedì 11 maggio alle 18:30, introdotto da Marco Delogu. Lo stesso Baraghini sarà presente.

Daniela Piretti, insieme alla giornalista autrice della prefazione Francesca de Carolis e all’editore Roberto Iacobelli, ripercorrono l’avventura di Baraghini: da giovane radicale a giornalista, politico, editore. Una storia lunga 50 anni la sua, la storia di un mito della controcultura, semplice, ironico, sognatore.

L’iniziativa di Baraghini fu pioneristica e consolidò l’essenza stessa della letteratura, il cui compito è diffondere la libertà di pensiero e opinione. Per questo Baraghini decise di pubblicare testi brevi, che non avevano trovato spazio nel panorama nazionale se non nelle antologie letterarie: l’obiettivo era quello di farli rivivere, rendendoli alla portata di tutti. Nacquero così i “Millelire”, opere di qualità al prezzo simbolico di “una tazzina di caffè”, destinati a ribaltare la logica del mercato grazie al loro enorme successo editoriale.

Questa collana rivive oggi anche attraverso la mostra “Millelire di Stampa Alternativa”, in programma al Palazzo delle Esposizioni fino al 21 maggio. Un percorso espositivo, a cura di Roberto Iacobelli, che vede esibiti ben 750 titoli.

Marcello Baraghini, classe 1943, da giovane milita nel Partito Radicale e partecipa, a partire dagli anni ’60, atutte le iniziative per i diritti civili e la libertà personale. Nel 1970 collabora con il “Manifesto”, neonato quotidiano comunista e, nello stesso anno, fonda l’agenzia di servizi e di controinformazione Stampa Alternativa, sull’esempio delle Alternative press americane e inglesi. Raccoglie numerose denunce, tra cui quella di “istigazione all’aborto”, per aver consigliato alle giovani lettrici un numero telefonico che offriva assistenza psicologica per problemi connessi alla contraccezione, alla gravidanza e all’aborto. Nell’89, stanco delle regole troppo stringenti del mercato editoriale, inventa i “Millelire”, libri privi di ridondanza, potenti e soprattutto economici.

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