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Ligabue al PalaEUR di Roma con il suo INDOOR TOUR 2023 – DEDICATO A NOI

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Il secondo concerto romano di Luciano Ligabue, tenutosi il 9 dicembre al Palazzo dello Sport, ha concluso temporaneamente il suo “Indoor Tour“. Il tour, che ha presentato l’ultimo album “Dedicato a noi“, ha avuto come particolarità quella di presentare a ogni serata una scaletta diversa.

Il live del 9 dicembre è stato quindi un’occasione per i fan di vecchia data, dato che di “Dedicato a noi” sono stati presi soltanto tre brani su undici. Ligabue ha quindi cantato canzoni che arrivano massimo al 2013.

Ad accompagnare Ligabue sul palco, tutti in grande forma, sono stati: il batterista Ivano Zanotti, il tastierista Luciano Luisi, il bassista Davide Pezzin e i chitarristi Niccolò Bossini, Max Cottafavi e capitan Federico Poggipollini.

Il concerto è iniziato alle 21 con “Una canzone senza tempo“, un omaggio alla capitale italiana. Il brano è stato seguito da “Si viene e si va” e “Balliamo sul mondo“, che hanno scaldato i fan facendoli alzare tutti in piedi.

Prima di cantare la quarta canzone, Ligabue ha ringraziato gli spettatori per aver riempito il palazzetto dopo l’imprevisto del 19 novembre, dedicandogli proprio “Dedicato a noi“. La canzone successiva è stata “Piccola stella senza cielo“, con le luci blu soffuse che hanno dato il giusto peso a questa hit immortale.

Il concerto poi è proseguito mescolando brani spesso presenti nei suoi live come “A che ora è la fine del mondo?” e “Non è tempo per noi” con brani più nascosti ma non per questo meno amati, come “I duri hanno due cuori” e la romantica “Viva!“.

La vera sorpresa in scaletta è stata però “Vivo morto o X“, dato che non aveva trovato spazio nell’Indoor Tour. Con “Marlon Brando è sempre lui” il rocker classe 1960 gioca gli “oh oh” del pubblico.

Il momento più intimo è arrivato però con “Lettera a G“, uno dei brani più malinconici e profondi dell’intero repertorio del cantautore dato che è dedicato a suo cugino Gianni, il quale è venuto a mancare dopo il padre di Ligabue.

Il concerto continua con altre hit, tra cui “Questa è la mia vita“, “Happy Hour“, “Tra Palco e realtà” e ovviamente “Certe notti“. Quest’ultima, oltre a precedere il bis, viene allungata di durata dando tempo a Liga di presentare la band.

Dopo qualche minuto, il gruppo torna sul palco per suonare l’ultimo singolo molto richiesto dai fan, si tratta della sentimentale “La metà della mela“. Prima di concludere il concerto con “Urlando contro il cielo” il cantautore ringrazia gli spettatori e tutto lo staff per aver dato vita a un tour unico e particolarmente difficile vista la scelta di cambiare continuamente scaletta.

La Scaletta:

  • Una canzone senza tempo
  • Si viene e si va
  • Balliamo sul mondo
  • Dedicato a noi
  • Piccola stella senza cielo
  • I duri hanno due cuori
  • A che ora è la fine del mondo?
  • Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
  • Viva!
  • I “ragazzi” sono in giro
  • Non è tempo per noi
  • Vivo morto o X
  • Marlon Brando è sempre lui
  • Lettera a G
  • Questa è la mia vita
  • Quella che non sei
  • Ti sento
  • Happy hour
  • Tra palco e realtà
  • Certe notti

 

  • La metà della mela
  • Urlando contro il cielo

 

Il Tour di Ligabue “Dedicato a noi” a Roma

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Dopo il grande successo del concerto allo Stadio Olimpico dello scorso luglio, Ligabue è tornato ad esibirsi a Roma, questa volta sul palco del Palazzo dello Sport.

Uno show in una bellissima cornice di pubblico per l’evento sold-out, con fan più o meno giovani che hanno seguito lo spettacolo con un forte entusiasmo e partecipazione.

Sul palco con la sua band storica, in un’intesa consolidata garanzia di successo, il rocker di Correggio ha presentato il suo ultimo album, dal titolo “Dedicato a Noi”, che è anche il titolo  del tour che lo sta portando lungo tutta la penisola.

Ovviamente non è mancata anche l’esecuzione dei brani di successo che lo hanno reso famoso e così amati dal suo pubblico, quali “Certe notti”, “Urlando Contro il Cielo”, “Bar Mario” e “Piccola stella senza cielo”, solo per citarne alcuni.

Il Liga anche questa volta ha riproposto le sue caratteristiche indelebili nello scenario della musica italiana di questi ultimi decenni, ovvero i suoi marchi di fabbrica quali il timbro di voce inconfondibile, i suoi stivali a punta e i suoi gilet.

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Roberto Bettacchi
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