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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma  – A rivederci

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma  – A rivederci

“… l’universo non fa altro che pulsare tra due momenti estremi …” [da : “Ti con zero”, Italo Calvino]

Roma 13 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

Ultima serata per Letterature Festival Internazionale di Roma che chiude la ventiduesima edizione; ci si accomiata dallo Stadio Palatino, dal Parco Archeologico del Colosseo, che ospita il Festival,  dai tanti volti ormai riconoscibili e riconosciuti di coloro che hanno assistito all’intera rassegna. Per quest’ultima serata il pubblico non tradisce e si registra di nuovo il tutto esaurito.

Italo Calvino ha segnato la strada, come un faro nella notte, per apprezzare nuovi talenti e scrittori già affermati  nostrani o stranieri che fossero.

Si chiude il Festival con i seguenti ospiti:

David Diop, Maaza Mengiste , Nicola Lagioia

La prima proposta letteraria arriva dallo scritto inedito “Michel Adanson et la mémoire du monde” di  David Diop, autore parigino di madre francese e padre senegalese, cresciuto in Senegal dove insegna “Letteratura del Diciottesimo secolo” all’università di Pau. Il 2019 lo vede protagonista con il romanzo “Fratelli d’anima” edito da Neri Pozza 2019, che è stato tradotto in tutto il mondo e con il quale si è aggiudicato il Prix Goncourt des lycéens, il Prix Kourouma, il Premio Strega Europeo, il Los Angeles Times Book Prize for Fiction e, come primo autore in lingua francese, il premio ’International Booker Prize. Ad aprile 2023 pubblica la sua nuova opera “La porta del non ritorno” sempre con l’editore Neri Pozza.

 

E’ quindi la volta di ascoltare “La memoria del mondo” lo scritto inedito proposto dalla scrittrice etiope  Maaza Mengiste;  nel 2007 è stata nominata “New Literary Idol” dal «New York Magazine» e nel 2020 ha ricevuto un Award in Literature dall’American Academy of Arts and Letters.

Con Neri Pozza nel 2010 pubblica Lo sguardo del leone , quindi nel 2019 per Einaudi pubblica  Il re ombra, con il quale vince il Premio The Bridge 2019 per la Narrativa. È entrata come finalista nel 2020, al Booker Prize , uno dei più importanti premi letterari al mondo, con l’opera The Shadow King (Il re ombra)

 

L’onore della chiusura dell’intera manifestazione spetta a Nicola Lagioia che regala al pubblico presente “Liberi dalle catene”. Nicola Lagioia inizia a pubblicare nel 2001 con la casa editrice minimum fax, proponendo  “Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj”; a seguire con Einaudi pubblica: “Occidente per principianti” (2004), “Riportando tutto a casa” (ultima edizione ET Scrittori 2017) opera con la quale vince il Premio Viareggio-Rèpaci, il Premio Vittorini, ed il Premio Volponi. Nel 2014 pubblica , sempre per Einaudi, “La ferocia” e con quest’opera vince il Premio Strega 2015. Tra gli ultimi lavori “La città dei vivi” edito nel 2020.

Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa , con la loro performance di “Acrobatica Aerea” ci fanno sembrare sempre più vicino gli scritti di Italo Calvino con  “La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche” , chiudendo così un discorso aperto nella serata inaugurale, che trova degno epilogo in questa performance circense.

Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa hanno creato il duo Les Amants e come ballerini ed acrobati, spaziano dalla danza alle discipline circensi. Claudio Ladisa ha lavorato con registi, coreografi e compagnie di fama internazionale come il Cirque du Soleil, La Fura dels Baus, I’Ensemble di Michael Van Hoecke. Barbara Fiorenza che nasce come ballerina di danza classica e moderna, allarga il suo orizzonte artistico con il circo contemporaneo; di lei si ricorda la partecipazione come acrobata aerea all’Elisìr d’amore di Donizetti per il Teatro dell’Opera di Roma.

L’ensamble musicale di cui fanno parte: Teho Teardo/elettronics, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Gabriele Coen al clarinetto, con brani di loro produzione, ha trasportato il pubblico presente nelle atmosfere magiche dei racconti surreali ed esilaranti del vecchio Qfwfq.

Si ringrazia tutta l’organizzazione di Letterature Festival Internazionale di Roma e l’Ufficio Stampa Tandem

LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – “…E poi non sapevo più cosa guardare e guardai il cielo…”[da “Gli amori difficili”, Italo Calvino]

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LETTERATURE Festival Internazionale di Roma – “…E poi non sapevo più cosa guardare e guardai il cielo…”[da “Gli amori difficili”, Italo Calvino]

Italo Calvino e la Roma di Domiziano protagonisti della 22° edizione di Letterature Festival Internazionale di Roma

Roma 03 giugno 2023

Foto e testo di Grazia Menna

 

Il palcoscenico naturale e di una bellezza disarmante dello Stadio Palatino, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, è il sito che ospita il Festival, che quest’anno festeggia la sua ventiduesima edizione.

Il Festival omaggia Italo Calvino nel centenario della sua nascita ed il filo conduttore della prima serata , l’opera che conduce gli spettatori nella scoperta-riscoperta di Calvino, è “La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche”, uscito in prima edizione nel 1975 edito da Einaudi, Torino. L’universo più i comics, cioè i fumetti, era la formula-base di quelle storie; come Calvino scrisse nella premessa all’opera:  “Combinando in una sola parola i due aggettivi cosmico e comico ho cercato di mettere insieme varie cose che mi stanno a cuore. […] Nell’uomo primitivo e nei classici il senso cosmico era l’atteggiamento più naturale; noi invece per affrontare le cose troppo grosse abbiamo bisogno d’uno schermo, d’un filtro, e questa è la funzione del comico»”

Con questa rilettura il pubblico verrà portato ad una narrazione contemporanea sull’origine dell’universo, con una molteplicità di visioni ponendo una riflessione sulla trasmissione del sapere e il racconto della letteratura.

Tutte le cinque serate prevedono letture di testi letterari inediti nei quali autrici e autori  del panorama internazionale , ospiti del Festival,  declineranno il tema in una suggestiva commistione di parole, immagini e suoni.

Questa prima serata ha tra i suoi ospiti: Luigi Lo Cascio, Fernando Aramburu, Julie Otsuka e Jean-Baptiste Del Amo

Si apre con Luigi Lo Cascio, attore e regista noto al tantissimo pubblico presente per le interpretazioni magistrali in pellicole quali: I cento passi (David di Donatello), oppure La meglio gioventù e tanti ancora se ne potrebbero citare. Lo Cascio nella sua immensa bravura ha deliziato gli spettatori con una lettura, che si potrebbe definire interpretata,  de: La memoria del mondo

Il secondo ospite Fernando Aramburu, scrittore spagnolo lo si conosce in quanto autore del romanzo Patria, che ha ottenuto, oltre ad un grande successo di critica e di pubblico in Spagna, il Premio de la Crítica, sempre in spagna ed è stato tradotto in 34 lingue. Nel 2017 Guanda lo pubblica in Italia dove vince il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

La terza ospite Julie Otsuka è l’autrice, anche lei nota al grande pubblico italiano, del romanzo Venivamo tutte per mare (2012 e 2022) edito da Bollati Boringhieri. La scrittrice californiana annovera tra i suoi tanti premi quello del PEN/Faulkner Award for Fiction e del Prix Femina Étranger nel 2012 e l’Asian American Literary Award nel 2003.

Ed infine, come quarto ospite Jean-Baptiste Del Amo, anche lui notissimo ai lettori nostrani attraverso le opere Regno Animale (Neri Pozza 2017) e Un’educazione libertina (vincitore del Prix Goncourt du Premier Roman, Neri Pozza 2019). Nel 2021 con l’opera Il figlio dell’uomo (Neri Pozza 2023) si è aggiudicato il Prix du Roman Fnac

La serata è stata animata dalla presenza della formazione circense di Giacomo Costantini del Circo El Grito,  che  attraverso la sua arte circense, coadiuvato da un’assistente d’eccezione, ci racconta la parola di Calvino proiettandoci nei suoi immaginari impossibili.

Ad accompagnare le letture ed il dibattito sono state eseguite musiche composte dall’ensable musicale di cui fanno parte: Teho Teardo/elettronics, Giovanna Famularial  violoncello,Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Gabriele Coen al clarinetto

La prima serata ha visto il tutto esaurito, con più di 900 persone presenti all’evento curato ed introdotto da Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature delle Biblioteche di Roma.

Grazia Menna
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